Papa all'Angelus: "In Ucraina quante vittime, non si vede la fine della guerra"

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All’Angelus Papa Francesco esorta a tenere sempre gli occhi fissi sul volto luminoso di Cristo nei sentieri della vita e a cercare la sua luce nella preghiera e nelle persone: "Ecco un buon proposito per la Quaresima". Poi esprime vicinanza per le zone colpite dalla guerra e dall'odio 

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Davanti a 20 mila fedeli presenti in piazza Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus, il  Papa ha rinnovato il suo "vivissimo affetto al martoriato popolo ucraino" ha assicurato le sue preghiere "per tutti, in particolare le numerosissime vittime innocenti". Infine ha chiesto una soluzione diplomatica "per una pace giusta e duratura".

Papa: supplico di ritrovare umanità per pace giusta

"Ieri 24 febbraio abbiamo ricordato con dolore il secondo anniversario dell'inizio della guerra su vasta scala in Ucraina. Quante vittime, feriti, distruzioni, angustie, lacrime, in un periodo che sta diventando terribilmente lungo e di cui non si intravede ancora la fine". Cosi' Papa Francesco al termine dell'Angelus. "E' una guerra che non solo sta devastando quella regione d'Europa ma che scatena un'ondata globale di paura, di odio” ha supplicato il Santo Padre. Mentre rinnovo il mio vivissimo affetto al martoriato popolo ucraino e prego per tutti, in particolare per le numerosissime vittime innocenti, supplico che si ritrovi quel po' di umanità che permetta di creare le condizioni di una soluzione diplomatica alla ricerca di una pace giusta e duratura" ha sottolineato il Pontefice.

 

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“Preghiamo per Palestina e Israele”

"Non dimentichiamoci di pregare per la Palestina, per Israele e per tanti popoli dilaniati dalla guerra, e aiutare concretamente chi soffre. Pensiamo a tanta sofferenza, pensiamo ai bambini feriti innocenti". Cosi' papa Francesco al termine dell'Angelus.

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Il Papa preoccupato per il Congo e per la Nigeria

Il Papa all'Angelus ha rivolto un pensiero al continente africano, e in particolare a quanto sta accadendo nella Repubblica Democratica del Congo e in Nigeria. "Seguo con preoccupazione l'aumento delle violenze nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. Mi unisco all'invito dei vescovi a pregare per la pace auspicando la cessazione degli scontri e la ricerca di un dialogo sincero e costruttivo" ha detto Papa Francesco aggiungendo anche che "destano apprensione i sempre più frequenti rapimenti che si verificano in Nigeria. Esprimo al popolo nigeriano la vicinanza mia e la preghiera auspicando che ci si impegni affinché il dilagare di questi episodi sia arginato il più possibile".

 

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Il pensiero alla Mongolia colpita da un'ondata di freddo

Il Papa all'Angelus è tornato a chiedere scelte sagge e coraggiose per arginare la crisi climatica. Francesco ha espresso la sua vicinanza "alla popolazione della Mongolia colpita da un'ondata di freddo intenso che sta provocando gravi conseguenze umanitarie. Anche questo fenomeno estremo è un segno del cambiamento climatico - ha evidenziato il Papa - e dei suoi effetti. La crisi climatica è un problema globale che incide in profondità sulla vita di molti fratelli e sorelle soprattutto sui più vulnerabili. Preghiamo per potere intraprendere scelte sagge e coraggiose per la cura del creato" ha concluso il Pontefice. 

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