"Se non fosse stato per la posizione dell'Occidente, i combattimenti in Ucraina sarebbero cessati un anno e mezzo fa", ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista, citato da Interfax. "Le forze russe hanno liberato Avdiivka nella Repubblica popolare del Donetsk il 17 febbraio, avanzando poi di 8,6 chilometri", ha detto il ministero della Difesa russo secondo quanto riferisce la Tass. L'amministrazione Usa prevede di inviare armi ad Israele per un importo stimato di decine di milioni di dollari
Medvedev, spingerci a confini '91 porterà a guerra globale
"I tentativi di riportare la Russia entro i confini del 1991 porteranno solo a una cosa: verso una guerra globale con i Paesi occidentali utilizzando l'intero arsenale strategico del nostro Stato" contro "Kiev, Berlino, Londra, Washington e contro tutti gli altri bellissimi luoghi storici che sono stati a lungo inclusi negli obiettivi della nostra triade nucleare". Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Putin: "Siamo pronti per il dialogo con l'Ucraina"
"Siamo pronti per il dialogo con l'ucraina. Se non fosse stato per la posizione dell'Occidente, i combattimenti in Ucraina sarebbero cessati un anno e mezzo fa". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista, citato da Interfax. "La Federazione russa anche dopo l'inizio" dell'operazione speciale "ha cercato di porre fine al conflitto, ma l'Ucraina non lo voleva", ha aggiunto. Alla domanda "Perché la Russia non ha avviato prima l'operazione militare speciale", il leader del Cremlino ha affermato: "Speravamo nella decenza dei nostri partner", facendo riferimento all'attuazione degli accordi di Minsk. "Mosca non sapeva che gli europei non li avrebbero attuati", ha affermato Putin nell'intervista a Pavel Zarubin, riporta Ria Novosti.
Putin: "Per la Russia è questione di vita o di morte"
Gli eventi sul campo di battaglia in Ucraina sono una questione di "vita o di morte" per la Russia e potrebbero determinarne il destino, ha detto il presidente Vladimir Putin in un discorso trasmesso in tv. Il Cremlino ha ripetutamente definito il conflitto come una battaglia per la sopravvivenza della Russia, nel tentativo di mobilitare il sentimento patriottico tra la sua popolazione. "Penso che sia ancora importante per noi stessi, e ancora di più per i nostri ascoltatori e telespettatori all'estero,
comprendere il nostro modo di pensare", ha detto Putin in un'intervista alla TV statale. "Tutto ciò che sta accadendo sul fronte ucraino: per loro è un miglioramento della loro posizione tattica, ma per noi è il nostro destino, e' una questione di vita o di morte", ha detto.
Bombardieri: "Lunedì in piazza per Navalny, democrazia non muoia in una prigione"
La Uil scenderà in piazza lunedì pomeriggio per ricordare il dissidente russo, Alexey Navalny morto nella colonia penale a regime speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo-Nenets, dove era rinchiuso. "La democrazia non muoia mai in una prigione", commenta il leader Pierpaolo Bombardieri che ricorda come "da sempre, la Uil sostiene democrazia, libertà, diritti”. "La Uil - prosegue in una nota- è figlia delle lotte per la democrazia e i diritti. Sin dalla nostra fondazione abbiamo sostenuto le aspirazioni alla libertà dei sindacati di tutto il mondo. Lo facciamo ancora oggi con i nostri amici del sindacato ucraino, con quelli del sindacato bielorusso costretti all’esilio e con tanti altri".
Putin: "Kiev continua a ricevere denaro per transito gas russo"
"L'Ucraina continua a ricevere denaro dalla Russia per il transito del suo gas verso l'Europa, nonostante le ostilità in corso". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, stando a Interfax. "Per quanto strano possa sembrare" gli ucraini "continuano a ricevere denaro da noi per il transito" del gas russo. "Ci chiamano aggressori, ma i soldi non puzzano e loro stanno raccogliendo denaro. Pochissime persone ne parlano", ha precisato Putin in un'intervista al giornalista Pavel Zarubin. "Loro ricevono ancora soldi da Gazprom", ha sottolineato il leader del Cremlino.
Kiev, "ad Avdiivka i russi hanno perso quasi 50.000 soldati"
Nella fase attiva dei combattimenti per Avdiivka, iniziata il 10 ottobre 2023, l'esercito russo ha perso quasi 50.000 soldati e più di 1.300 unità di equipaggiamento militare: lo ha reso noto il comandante delle truppe 'Tavria' schierate nel settore, Oleksandr Tarnavsky, come riporta Suspilne.
Media, a giugno i caccia F-16 Usa all'Ucraina
L'Ucraina dovrebbe ricevere i primi caccia F-16 americani a giugno: lo hanno detto al magazine Usa Foreign Policy due funzionari europei. "Penso che a giugno li vedremo in Ucraina", ha affermato il ministro della Difesa lituano Arvydas Anusauskas, citando una cronologia confermata da un altro funzionario europeo presente a Monaco. Il governo ucraino prevede che 12 piloti saranno addestrati sugli aerei da combattimento entro settembre, ricorda la testata.
Putin: "Gli europei decidano se hanno bisogno della Russia"
Gli europei devono decidere da soli se hanno bisogno del gas russo, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista alla tv Rossiya 1. "Lasciamo che gli europei decidano da soli, se hanno bisogno del nostro gas, lasciamo che lo comprino, altrimenti ce la faremo", ha detto Putin che ha ricordato come, nonostante la guerra, l'Ucraina continua a ricevere denaro dalla Russia per il transito del suo gas verso l'Europa. "Per quanto strano possa sembrare, continuano a ricevere denaro da noi per il transito. Continuano a chiamare la Russia aggressore, ma i soldi non puzzano e stanno ricevendo denaro per il transito. Eppure pochissimi ne parlano".
Ong, 'fermati 401 manifestanti pro-Navalny in Russia'
"La Russia ha invitato tutte le fazioni palestinesi che si incontreranno il 26 a Mosca". Lo ha detto il premier dell'Autorità palestinese, Mohammad Shtayyeh, alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. "Noi siamo pronti a impegnarci - ha affermato nelle dichiarazioni rilanciate dalla tv satellitare al-Jazeera - Se Hamas non lo è, è una storia diversa. Serve l'unità palestinese".
Lituania, 'l'opposizione russa sia attiva nel Paese'
"E' necessario che l'opposizione al regime di Putin sia attiva non solo all'estero, ma anche nella stessa Russia. Solo così si potranno raggiungere concreti cambiamenti nel sistema politico russo". Lo ha affrmato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, incontrando a Monaco i rappresentanti dell'opposizione russa Mikhail Khodorkovsky, Gary Kasparov e Dmitry Gudkov. Il politico lituano ha, a tal proposito, ribadito che la presenza di Putin al Cremlino rappresenta un pericolo per il mondo intero e che il sostegno all'opposizione democratica russa rappresenta un dovere per tutto l'Occidente. "Putin - ha continuato Landsbergis - è convinto che nessuno lo punirà, non si preoccupa dell'opinione dell'Occidente, pensa che le mani dell'Occidente non lo raggiungeranno. Proprio per questa ragione, abbiamo il dovere di fare pressione sul regime di Putin e sanzionare le persone che hanno contribuito all'omicidio di Navalny".
Putin: politiche del governo in Germania danneggiano lo sviluppo
"L'economia tedesca si è sviluppata grazie all'energia a basso costo e adesso ha perso il suo vantaggio competitivo". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista con il giornalista russo Pavel Zarubin, precisando inoltre che "le politiche del governo tedesco danneggiano lo sviluppo economico del Paese". Lo riporta la Tass. Putin - aggiunge Ria Novosti - ha poi detto che "in Germania è in corso una lotta politica interna piuttosto complessa, e non è facile comprenderla dall'esterno, per questo preferisce non fare valutazioni. È difficile per me dire qualcosa su questo argomento adesso. Spetta al governo tedesco determinare le priorità. C'è una lotta politica interna piuttosto complessa in corso", ha sottolineato.
Stoltenberg: sostenere Kiev è miglior modo per onorare Navalny
"Il mondo è diventato più pericoloso, ma la Nato è più forte. Alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera ho sottolineato che l'Europa e il Nord America devono continuare a rimanere forti insieme nella Nato. È inoltre vitale e urgente continuare a sostenere l'Ucraina. Questo è il modo migliore per onorare la memoria di Navalny". Lo scrive su X il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, precisando inoltre di avere avuto una "buona discussione con il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Al Thani alla Conferenza sulla sicurezza, anche sulla guerra della Russia all'Ucraina e sugli sforzi per portare la pace in Medio Oriente. Il Qatar è un partner attivo e impegnato della Nato e non vediamo l'ora di fare di più insieme".
Kiev, abbattuto jet militare russo, quarto in 2 giorni
L'aeronautica ucraina rivendica di aver abbattuto un altro aereo russo sul fronte orientale, il quarto in due giorni. Come riportato sull'account Telegram dell'Eastern Air Command "i soldati hanno colpito un cacciabombardiere Su-34". Il giorno prima aveva gia' affermato di aver distrutto due cacciabombardieri Su-34 e un caccia Su-35 nella stessa zona.
Inoltre, durante la notte i sistemi di difesa aerea hanno
intercettato 12 droni iraniani Shahed e un missile guidato
Kh-59, ha detto l'aeronautica. Le forze russe hanno lanciato un totale di sei missili guidati antiaerei S-300, tre missili da crociera Kh-22, un missile Kh-59 e 14 droni Shahed.
Kiev, pilota russo colpito ha diretto aereo su centro abitato
Il pilota di uno dei caccia russi abbattuti ieri dalle forze ucraine ha diretto il suo jet danneggiato su un centro abitato della regione di Lugansk (est) provocando un numero ancora imprecisato di vittime: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Artem Lysohor, come riporta Ukrinform. "Il pilota di un aereo da caccia russo ieri ha sganciato diverse bombe guidate sulle posizioni di difesa ucraine. E quando era già spacciato, pensava solo a se stesso a bordo dell'aereo danneggiato. Pertanto, ha diretto l'aereo non verso i campi e le foreste, ma verso insediamenti della comunità di Antratsyt, nella regione occupata di Lugansk", ha scritto Lysohor, aggiungendo che "il numero delle vittime non è ancora noto". Ieri le forze ucraine hanno abbattuto tre aerei da combattimento russi: due cacciabombardieri Su-34 e una caccia Su-35.
Missili e droni russi fanno 3 morti nell'est, 'abbattuto' un caccia di Mosca
Almeno tre persone sono morte nell'est dell'Ucraina in attacchi russi, con missili e droni. Lo denunciano le autorità ucraine. Due corpi senza vita sono stati estratti dalle macerie di un palazzo nella città di Kramatorsk colpito nella notte da un missile, come ha reso noto via Telegram il governatore della regione di Donetsk, Vadym Filashkin. I soccorritori sono ancora al lavoro, ha detto, e non è escluso che il bilancio delle vittime possa aggravarsi. Si ritiene siano stati colpiti anche siti industriali a Kramatorsk. E nella vicina Sloviansk è stata distrutta una scuola. Dalla vicina regione di Kharkiv, il governatore Oleh Syniehubov ha denunciato che almeno una persona è morta e altre cinque sono rimaste ferite in un attacco contro un palazzo di due piani a Kupiansk.
Secondo i miliari ucraini, nella notte la Russia ha lanciato sei missili S-300, convertiti per colpire obiettivi a terra, tre missili da crociera Ch-22 e un missile Ch-59 che è stato intercettato, oltre a 14 droni Shahed, 12 dei quali sono stati abbattuti. Abbattuto anche, stando all'Aeronautica ucraina, un caccia russo.
Kuleba chiede a Wang aiuto per una pace "giusta"
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, ha incontrato l'omologo cinese, Wang Yi per discutere della guerra in Ucraina e della necessità di riportare la pace in modo "giusto" e duraturo. Kuleba ha informato Wang sulla visione dell'Ucraina per il prossimo vertice mondiale sulla pace in Svizzera pocghe ore dopo che il ministro degli Esteri cinese aveva assicurato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco che Pechino, uno dei maggiori alleati della Russia di Vladimir Putin, aveva assicurato che i suoi legami con Mosca sono "un rapporto normale tra due Paesi importanti". Riguardo specificatamente alla guerra in Ucraina, Wang ha assicurato che la Cina "non ha mai rinunciato a promuovere la pace, ne' ha rallentato i suoi sforzi per i negoziati", e ha osservato che il presidente Xi Jinping ha "svolto un ruolo costruttivo ruolo" con i leader mondiali, in particolare quelli di Russia e Ucraina.
Putin: 'Ucraina per noi è questione di vita o di morte'
L'Ucraina è per la Russia "questione di vita o di morte". Parola di Vladimir Putin. Per l'Occidente "si tratta di migliorare la loro posizione tattica, ma per noi si tratta del nostro destino, di una questione di vita o di morte", ha detto il presidente russo al giornalista Pavel Zarubin della radiotelevisione russa in un'intervista rilanciata dall'agenzia russa Tass.
Putin ha voluto commentare l'intervista dei giorni scorsi al giornalista americano Tucker Carlson, ex anchorman di Fox News, sottolineando come fosse "importante" che tanto tra i russi quanto all'estero si capisse quanto per la Russia sia importante "tutto quello che accade nella direzione ucraina". "Volevo che le persone ascoltassero per capire - ha affermato - Non spetta a me giudicare l'effetto".
Navalny, Bonetti: unità partiti a fiaccolata segnale importante
"L'adesione di tutti i partiti alla proposta di Carlo Calenda per onorare Navalny è un segnale importante per il nostro Paese. L'Italia unita sceglie di stare dalla parte della libertà e della democrazia. Ci vediamo lunedì alle 18:30, a Roma in Piazza del Campidoglio". Così su X la vicecapogruppo di Azione-Per-Renew alla Camera, Elena Bonetti.
Navalny, mistero sul corpo. Oltre 400 arresti per le proteste in Russia
Il cadavere del dissidente non si troverebbe nell'obitorio che era stato indicato dalle autorità russe, come sostengono i collaboratori del 47enne morto in carcere. La portavoce Kira Yarmysh accusa le autorità di "mentire" sulle cause della morte dell'oppositore. L'ultima versione di Mosca: il decesso è avvenuto per una sindrome da morte improvvisa. Intanto sale la tensione per le manifestazioni in diverse città russe. LEGGI QUI
Kiev, 'almeno due morti per le bombe russe sul Donetsk'
Due persone sono state uccise e altre due sono rimaste ferite ieri nella regione del Donetsk (est) a causa di attacchi russi: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Vadym Filashkin, come riporta Ukrinform. "Il 17 febbraio, i russi hanno ucciso due residenti della regione del Donetsk, a Kramatorsk. Altre due persone sono rimaste ferite nella regione", ha scritto Filashkin. Nel complesso, dall'inizio della guerra nella regione di Donetsk sono morte 1.865 persone e 4.577 sono rimaste ferite.