Morte Navalny, la moglie Yulia: "Putin e il suo regime siano ritenuti responsabili"

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La consorte del dissidente russo morto in carcere ha parlato dal podio della Conferenza della sicurezza di Monaco dicendo che il presidente russo e i suoi sodali devono sapere che "saranno puniti" per quello che hanno fatto

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Yulia Borisovna, moglie di Alexei Navalny, ha preso la parola a margine della conferenza per la Sicurezza di Monaco, affermando che se la notizia della morte di suo marito fosse vera, il presidente russo Vladimir Putin e altri leader russi dovrebbero essere consapevoli che subiranno le conseguenze delle loro azioni. "Io voglio che loro sappiano che saranno puniti per quello che hanno fatto al nostro Paese, alla mia famiglia, a mio marito", ha detto,  aggiungendo di non avere ancora conferme indipendenti del decesso del marito nella colonia penale russa.  "Saranno portati davanti alla giustizia e questo giorno verrà presto", ha aggiunto parlando di Vladimir Putin e degli altri esponenti del regime. La donna ha avuto anche un incontro con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che le ha espresso le sue condoglianze.

"La comunità internazionale si unisca per combattere questo male"

"Vorrei - ha spiegato ancora - che tutta la comunità internazionale, tutte le persone nel mondo, si unissero e combattessero contro questo male" contro "questo orribile regime in Russia, oggi". In un passaggio molto commovente del suo discorso oggi alla conferenza sulla Sicurezza, Yulia Navalnaya ha confessato ai delegati che, dopo che i media statali russi hanno diffuso la notizia della morte di Alexey Navalny, non sapeva se doveva rimanere per fare il suo intervento. Ma poi ha capito che restare era quello che avrebbe fatto il marito.  "Ho pensato per un po', ho pensato 'devo rimanere qui per fare il mio discorso davanti a voi o devo tornare dai miei figli ? Ma poi mi sono chiesta: 'cosa avrebbe fatto Alexey al mio posto? Sono sicura che lui sarebbe salito su questo palco" ha detto, provocando la standing ovation dei delegati della conferenza. 

 

epa08988498 A handout photo made available by the Press Service of the Babushkinsky district court shows Russian opposition leader Alexei Navalny during a hearing of a case on slander charges in Moscow, Russia, 05 February 2021. In June 2020 the Russian Investigative Committee opened a criminal case against Alexei Navalny on charges of slander against WWII veteran Ignat Artemenko after Navalny’s comment about a video promoting the amendments to the Russian Constitution.  EPA/BABUSHKINSKY DISTRICT COURT PRESS SERVICE / HANDOUT  HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

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