Usa, la Camera approva l'impeachment del ministro degli Interni Mayorkas

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Con un unico voto di scarto, 214 a 213, i repubblicani riescono nell'impeachment che gli era fallito la scorsa settimana. Nato a Cuba, Mayorkas è il primo ministro degli Interni immigrato e il primo membro del governo a essere messo sotto accusa in quasi 150 anni. Biden: "Decisione senza merito"

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La Camera Usa ha messo sotto accusa il ministro degli Interni Alejandro Mayorkas per l'emergenza sull'immigrazione. Con un unico voto di scarto, 214 a 213, i repubblicani riescono così nell'impeachment che gli era fallito la scorsa settimana mettendoli in profondo imbarazzo. La risoluzione probabilmente non farà molta strada in Senato, dove diversi repubblicani non ritengono che le azioni di Mayorkas possano essere descritte come 'gravi crimini e misfatti' che meritano una condanna. I conservatori hanno premuto e voluto fortemente la messa in stato d'accusa per mantenere alta la pressione su Joe Biden per l'emergenza al confine con il Messico.

Biden: "Decisione incostituzionale"

Nato a Cuba, Mayorkas è il primo ministro degli Interni immigrato e il primo membro del governo a essere messo sotto accusa in quasi 150 anni (in tutto il secondo nella storia americana). Una decisione, quella dell'impeachment, aspramente criticata dal presidente Joe Biden che l'ha definita 'senza merito' e 'incostituzionale': i repubblicani della Camera - lascia intendere il presidente - dovrebbero occuparsi del provvedimento per gli aiuti all'Ucraina e a Israele, e quindi relativo alla sicurezza nazionale americana, invece che lasciarsi andare in manovre politiche. L'impeachmente arriva mentre il numero dei migranti che ha attraversato illegalmente il confine dal Messico è calato del 50% in gennaio.  

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