Richiesta la protezione del Secret Service, il corpo di agenti che protegge i leader politici americani, per le intimidazioni subite durante la corsa per la Casa Bianca, dove è rimasta l'ultima candidata repubblicana a sfidare Donald Trump
Secondo quanto riportato dalla Cnn, la candidata presidenziale repubblicana Nikki Haley ha richiesto la protezione del Secret Service, l'agenzia incaricata di proteggere i leader politici americani, a causa delle minacce ricevute durante la sua corsa per la Casa Bianca. Haley è l'ultima avversaria rimasta a sfidare Donald Trump. "Abbiamo avuto molteplici problemi - ha spiegato l'ex governatrice della South Carolina - ma questo non mi fermerà dal fare ciò che ho bisogno di fare". La richiesta di protezione è stata presentata ai rappresentanti federali. Non è chiaro che tipo di sicurezza le verrà garantita. Nel frattempo il suo staff sta pensando a come proteggere Haley nei suoi spostamenti da un posto all'altro per incontrare gli elettori.
Gli episodi che hanno portato Haley a chiedere protezione
Negli ultimi mesi l'ex ambasciatrice all'Onu era rimasta vittima di due episodi di 'swatting', ossia di falsi allarmi telefonici per inesistenti incidenti nella sua abitazione che hanno fatto scattare l'intervento di unità d'elite della polizia. Il lavoro che la candidata aveva fatto con l'Iran al tempo in cui era stata ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Uniti, potrebbe essere un fattore che ha portato alle minacce, riporta il Wall Street Journal, anche se non è chiaro in che modo. La scorsa settimana a Columbia, South Carolina, una donna era stata bloccata da un membro della sicurezza privata di Haley, mentre stava tentando di salire sul palco di un evento elettorale. Nei giorni scorsi ci sono state manifestazioni di protesta nei suoi confronti a causa del sostegno manifestato dalla candidata all'Ucraina e a Israele.
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Haley: "Questo fai questo lavoro le minacce fanno parte della realtà delle cose"
Ad Haley era stato chiesto la scorsa settimana quale fosse la situazione riguardo la sicurezza ai suoi eventi elettorali. "Quando fai questo tipo di attività - aveva ammesso - ricevi minacce. Fa parte della realtà delle cose". La candidata repubblicana ha spiegato che le maggiori misure di sicurezza non hanno influito sulla regolarità della sua campagna. "Alla fine - ha detto - usciremo e stringeremo tutte le mani, risponderemo a tutte le domande, e ci assicureremo che saremo là per fare tutto quello che è necessario fare". Mercoledì 7 e giovedì 8 febbraio in Nevada sono in programma le consultazioni repubblicane, ma che per una questione di conflitti interni al partito e con i democratici, che hanno cambiato la legge che regola le primarie, saranno divise in due giorni: nelle prossime ore si terranno le primarie classiche, in cui è in gara Haley ma che non assegneranno delegati da inviare alla Convention repubblicana che nominerà il candidato ufficiale alle presidenziali di novembre. Due giorni dopo si terranno, sempre in Nevada, i caucus, le assemblee degli iscritti, in cui è candidato Trump. In questo caso verranno eletti i delegati. In pratica Haley parteciperà solo in modo simbolico, con altri tre candidati minori, mentre Trump correrà contro sé stesso due giorni dopo.