La destra americana e le teorie complottiste su Taylor Swift

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Silvia Donnini

Silvia Donnini

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La popstar è al centro di un'ondata di speculazioni cospirazioniste, diffuse da alcuni esponenti dell'estrema destra statunitense, che la vedono come una "pedina del Pentagono". Secondo queste teorie, la cantante sarebbe stata scelta dall'attuale presidente per promuovere la sua campagna in vista delle presidenziali di quest'anno. Nel mirino dei complottisti anche il fidanzato e campione di football, Travis Kelce

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Popstar dei record, fenomeno musicale capace di dare una spinta all’economia statunitense, “Persona dell’anno” secondo il Time e ora, secondo qualche assurda teoria dell’estrema destra americana, anche “fantoccio di Biden”. Taylor Swift è al centro di un’ondata di speculazioni complottiste da parte di alcune figure del partito repubblicano, che la vedono come una “pedina del Pentagono” e una “manipolatrice” degli elettori, strategicamente selezionata dall’attuale presidente per promuovere la sua campagna.

Taylor Swift e la teoria del complotto anti-Trump

Stando a queste folli teorie del complotto, la cantante di West Reading, che nel 2020 si era apertamente schierata contro Trump e aveva anche postato una foto con dei biscotti glassati “pro-Biden”, farebbe parte di una complessa “operazione psicologica” organizzata dal partito democratico e dalla Nfl (la National Football League) per contrastare Trump e far vincere l’ex senatore del Delaware alle presidenziali di quest’anno. Ma che cosa c’entra la Nfl? Secondo i cospirazionisti del movimento trumpiano Maga - probabilmente “intimoriti” dal potere mediatico di Swift che, con un solo post sui social, ha già spinto 35mila giovani americani a iscriversi sulla piattaforma elettorale - anche la relazione tra la popstar e Travis Kelce, campione di football dei Kansas City Chiefs (la squadra che il prossimo 11 febbraio si contenderà il Super Bowl con San Francisco) sarebbe una strategia architettata dal Pentagono. Nemmeno Kelce è visto di buon occhio da alcuni sostenitori di Trump che, dopo la sua partecipazione a una campagna pubblicitaria per il colosso farmaceutico Pfizer, lo hanno etichettato come “Mr. Pfizer”. 

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Le cospirazioni su Taylor Swift e Travis Kelce

Il fatto che una star come Taylor Swift possa finire al centro di qualche teoria del complotto non è una novità. Prima di lei, è toccato a Paul McCartney, che secondo una leggenda metropolitana sarebbe morto in un incidente stradale nel 1966 per poi essere sostituito da un sosia in occasione delle sue apparizioni in pubblico. Anche Avril Lavigne sarebbe stata rimpiazzata diversi anni fa da una certa Melissa Vandella, mentre Elvis Presley sarebbe ancora vivo.

Le speculazioni su Taylor Swift sono state però alimentate anche da Fox News e dal conduttore Jesse Watters che, in prima serata, ha parlato della cantante come di una “risorsa del Pentagono”. “Vi siete mai chiesti perché o come è esplosa in questo modo?”, ha detto l’anchorman.

Secondo Jack Posobiec, un teorico della cospirazione di destra, l’amministrazione Biden starebbe pianificando “un’operazione per utilizzare Taylor Swift nelle elezioni contro Trump, a favore di Biden”, ha detto in un video sul social media del tycoon, Truth. Posobiec ha poi aggiunto che l’obiettivo dei democratici è quello di “trasformare gli Swifties (i fan della popstar, ndr.) in elettori”.

In un post di Laura Loomer, attivista politica della destra conservatrice, si legge che “non è una coincidenza che gli attuali ed ex funzionari amministrativi di Biden stiano sostenendo Taylor Swift e Travis Kelce. Utilizzeranno Taylor Swift come testimonial della loro campagna pro-aborto”. C’è anche chi, come Mike Crispi, conduttore di Salem Media, sostiene che “la Nfl è totalmente truccata” e starebbe abbracciando la propaganda democratica. “Lo dico subito: i Kansas City vincono, vanno al Super Bowl, Swift esce durante l'intervallo e 'sostiene' Joe Biden con Kelce a centrocampo”. 

BALTIMORE, MARYLAND - JANUARY 28: Travis Kelce #87 of the Kansas City Chiefs celebrates with Taylor Swift after a 17-10 victory against the Baltimore Ravens in the AFC Championship Game at M&T Bank Stadium on January 28, 2024 in Baltimore, Maryland. (Photo by Patrick Smith/Getty Images)
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L’influenza (politica) di Taylor Swift

Una cosa, però, è certa. Taylor Swift non è solo un fenomeno musicale, ma anche politico. Tutto è iniziato nel 2020 quando l'artista, che fino a quel momento non si era mai esposta politicamente, aveva dichiarato pubblicamente - con un post su Instagram - il suo sostegno ai democratici in vista delle elezioni di Midterm. Il suo endorsement aveva scatenato numerose reazioni, compresa quella dell'allora presidente Trump che aveva replicato: "Ora la sua musica mi piace il 25% in meno". Oltre ad aver convinto 35mila giovani americani a registrarsi su vote.org, la piattaforma per votare negli Stati Uniti, Taylor Swift è stata citata di recente anche dal vicepresidente della Commissione Ue, Margaritīs Schinas, il quale spera che la cantante possa sfruttare il suo “potere mediatico” per spingere i ragazzi europei a votare alle Europee 2024. “Gli individui e i mezzi di informazione che diffondono teorie del complotto su Taylor Swift appaiono ridicoli”, ha detto Jared Holt, esperto di estremismo e disinformazione, citato dalla Cnn. “Ma sono anche tra le principali fonti di informazione per i conservatori moderni, e hanno il sostegno finanziario delle élite repubblicane per diffondere esattamente questo tipo di sciocchezze”, ha aggiunto.

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