Papa Francesco: "Pace a rischio, prego per chi soffre in Ucraina, Palestina e Israele"

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"La pace non è una responsabilità di pochi, ma dell'intera famiglia umana. Cooperiamo tutti a costruirla con gesti di compassione e di coraggio", le parole del Pontefice durante l'Angelus

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"Invito a pregare per la pace alla quale il mondo tanto anela e che oggi più che mai è messa a rischio in molti luoghi". Sono state queste le parole di Papa Francesco all'Angelus. "Essa non è una responsabilità di pochi, ma dell'intera famiglia umana. Cooperiamo tutti a costruirla con gesti di compassione e di coraggio", ha sottolineato il Pontefice. E ancora: "Invece, quando scopriamo il vero volto del Padre, la nostra fede matura: non restiamo più 'cristiani da sacrestia', o 'da salotto', ma ci sentiamo chiamati a diventare portatori della speranza e della guarigione di Dio. E Dio non è un padrone distaccato che ci parla dall'alto. Al contrario, è un Padre pieno d'amore che si fa vicino, che visita le nostre case, che vuole salvare e liberare, guarire da ogni male del corpo e dello spirito". (PAPA FRANCESCO: SULLA BENEDIZIONE ALLE COPPIE GAY NON TEMO SCISMA NELLA CHIESA)

"La vita ha valore immenso, superiamo visioni ideologiche"

Inoltre, il Papa ha ricordato che oggi in Italia si celebra la Giornata per la vita. "Mi unisco ai vescovi italiani nell'auspicare il superamento di visioni ideologiche per riscoprire che ogni vita umana, anche quella più segnata dai limiti, ha un valore immenso ed è capace di donare qualcosa agli altri". Aggiungendo ancora: "Tanti fratelli e sorelle vengono ingannati con false promesse e poi sottoposti a sfruttamenti e abusi. Uniamoci tutti per contrastare il drammatico fenomeno globale della tratta di persone umane. Infine, preghiamo anche per i morti e i feriti dei devastanti incendi che hanno colpito il centro del Cile".

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La preghiera per la pace

"Invito a pregare per la pace - ha detto il pontefice -, alla quale il mondo tanto anela, e che oggi più che mai è messa a rischio in molti luoghi. Essa non è una responsabilità di pochi ma dell’intera famiglia umana, cooperiamo tutti a costruirla, con gesti di compassione e di coraggio. Continuiamo a pregare per le popolazioni che soffrono per la guerra, specialmente in Ucraina, Palestina e Israele".

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