"Nello spazio di un minuto, abbiamo perso tutto", ha detto Luis Vial, un pensionato di 69 anni, in piedi davanti alle macerie della sua casa nel quartiere di Villa Independencia, sulle colline di Valparaiso
In Cile sono saliti a 99 i morti per gli incendi che stanno colpendo il centro del Paese e in particolare la regione di Valparaiso. Lo hanno riferito le autorità cilene che hanno definito la tragedia la più grave dopo il terremoto del 2010 (evento che causò 525 vittime e migliaia di feriti. (LE FOTO DELL'INCENDIO). Delle vittime oltre 30 sono già state identificate
Le dichiarazioni
"Nello spazio di un minuto, abbiamo perso tutto", ha detto Luis Vial, un pensionato di 69 anni, in piedi davanti alle macerie della sua casa nel quartiere di Villa Independencia, sulle colline di Valparaiso. Già il presidente cileno Gabriel Boric aveva avvertito che il numero delle vittime sarebbe sicuramente aumentato con il passare delle ore. "È un disastro senza precedenti, la regione di Valparaiso non ha mai vissuto una crisi di questa portata", ha dichiarato Macarena Ripamonti, sindaco della famosa località balneare Vina del Mar, particolarmente colpita. I forti venti hanno alimentato le fiamme e una coltre di fumo nero ha ricoperto le strade, dove le esplosioni si sono susseguite. Sono stati emessi ulteriori appelli all'evacuazione, anche se non è stato possibile determinare quanti residenti siano rimasti nelle loro case.
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Intanto, continuano ad avanzare in Cile, propiziati da favorevoli condizioni meteorologiche, gli incendi. Tutto questo nonostante gli sforzi dei vigili del fuoco e di oltre 300 membri di corpi speciali anti-incendio. Le evacuazioni di persone, ordinate dalle autorità cilene nell'ambito dell'emergenza derivante dallo stato di catastrofe, si sono moltiplicate in varie località dove per tutta la giornata di ieri è stato in vigore un coprifuoco per permettere ai soccorritori di muoversi con celerità. Fra gli incidenti più gravi delle ultime ore sono stati segnalati lo scoppio di un deposito di gas a Viña del Mar, accompagnato da molteplici esplosioni, e la distruzione della fabbrica di vernici Tricolor, e di impianti chimici vicini, nel settore El Salto della zona industriale di Viña del Mar.
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Il bilancio degli incendi
Al termine di una riunione del Comitato di gestione del rischio di catastrofi (Cogrid), la delegata presidenziale di Valparaíso, Sofía González ha chiarito che anche l'ultimo bilancio delle vittime è provvisorio, e che quindi non è escluso che altre persone abbiano perso la vita fra le fiamme di almeno 34 roghi. Inoltre la responsabile ha indicato che ci sono 30.000 persone senza acqua potabile e 22.000 senza elettricità. Da parte sua, sul tema di una possibile origine dolosa degli incendi, il governatore di Valparaíso, Rodrigo Mundaca, ha sostenuto che "evidentemente c'è stata intenzionalità" e che quindi "tutte le autorità eserciteranno il massimo rigore" nei confronti dei possibili responsabili, dato che "si sono resi responsabili di omicidi".