Gli Stati Uniti fanno sapere che risponderanno all'attacco in Giordania in cui sono morti 3 soldati americani. Media Usa: ci sarebbe l'ok di Tel Aviv sulla tregua in cambio del rilascio degli ostaggi. Nuovo lancio di razzi su Tel Aviv. L'Unrwa dichiara che non sarà in grado di continuare le operazioni oltre la fine di febbraio se i finanziamenti non verranno ripresi. Meloni: "Stasera 14 bimbi palestinesi in ospedali italiani"
Soldato travolto a Haifa, la polizia non esclude l'attentato
Un soldato israeliano è stato travolto e ferito oggi all'ingresso di una base militare a Haifa. Lo riferisce il sito Ynet secondo cui l'assalitore, che era in possesso di una scure, è stato ''neutralizzato''. La polizia non esclude che si tratti di un attentato.
Wafa: "23 civili uccisi nella notte in raid israeliano"
Almeno 23 civili sono stati uccisi e altri feriti in un attacco aereo israeliano contro una casa abitata a ovest del campo di Nuseirat. Lo afferma l'agenzia di stampa palestinese Wafa, ripresa dal Guardian, che riporta anche di attacchi aerei contro il quartiere di Al-Zaytoun, a sud di Gaza City, e l'area di Tal Al-Hawa, a ovest della città, provocando l'uccisione di diverse persone e causando molteplici vittime.
Al Jazeera: "Gruppo sciita filo-iraniano rivendica attacco a base Usa"
Il gruppo Resistenza islamica in Iraq (coalizione di milizie sciite filo-iraniane) ha rivendicato la responsabilità dell'attacco con droni che ha ucciso tre soldati americani e ne ha feriti altri 34 in una postazione Usa lungo il confine tra Giordania e Siria. Lo riporta Al Jazeera.
A Riad incontro segreto sul dopoguerra tra Anp, Egitto, Giordania e Arabia Saudita
Alti funzionari della sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) hanno incontrato in segreto dieci giorni fa a Riad gli omologhi di Egitto, Arabia Saudita e Giordania. Obiettivo dell'incontro, coordinare i piani per il dopoguerra nella Striscia di Gaza e il ruolo dell'Anp nel governo dell'enclave palestinese per il dopo Hamas. Lo scrive Axios citando tre fonti ben informate a condizione di anonimato, sottolineando che si tratta di un'altra dimostrazione dell'aumentato coordinamento tra Anp e Arabia Saudita dopo lo scoppio della guerra a Gaza.
L'evento di Riad è stato coordinato da consigliere per la sicurezza nazionale saudita Musaed bin Mohammed al-Aiban. Presenti il direttore generale del servizio di intelligence palestinese Majed Faraj e gli omologhi egiziano e giordano, hanno riferito le fonti. I funzionari israeliani e americani sono stati informati sull'esito dell'incontro, scrive Axios citando due delle sue fonti.
Libano: "Bombardamenti israeliani nel sud del paese"
L'artiglieria israeliana ha colpito stamani località nel sud del Libano a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, secondo cui i bombardamenti si sono concentrati nel settore occidentale e centrale della linea del fronte con gli Hezbollah filo-iraniani, in particolare nelle località di Yarin, Dhahira, Capo Naqura.
Hezbollah rivendica attacco a base di Israele in Alta Galilea
Gli Hezbollah libanesi affermano di aver colpito una base militare israeliana in Alta Galilea a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi. Nel comunicato si afferma che è stata colpita la base di Biranit, già presa di mira in passato. Media panarabi, che citano fonti israeliane, affermano che due soldati israeliani sono stati feriti nell'attacco di Hezbollah.
Wafa: "Uccisi a Gaza decine di civili, soprattutto bambini e donne"
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che “decine di civili, per lo più bambini e donne” sono stati uccisi nell’ultimo bombardamento israeliano della Striscia di Gaza. Le forze militari israeliane hanno effettuato attacchi aerei intensi e feroci contro il quartiere di Al-Zaytoun, a sud di Gaza City, e l'area di Tal Al-Hawa, a ovest della città, provocando l'uccisione di diverse persone e causando molti feriti.
La scorsa notte, almeno 23 civili sono stati uccisi e altri feriti in un attacco aereo israeliano contro una casa abitata.
Sondaggio, 58% italiani critico su Israele. Per il 62% Hamas dovrebbe accettare la tregua
Per il 44% Israele dovrebbe cessare i bombardamenti e accogliere le richieste dell'organizzazione. È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Quorum/YouTrend per Sky TG24. Il 37% ritiene che l'Italia debba convincere gli Houthi a negoziare prima di un'escalation. Il 51% esprime una visione positiva nei confronti della scelta strategica di rendere il nostro Paese indipendente dalla Russia dal punto di vista energetico coinvolgendo Paesi asiatici e africani. IL SONDAGGIO
Reuters: "Tre membri del servizio militare statunitense sono stati uccisi e ben 34 feriti, hanno detto funzionari statunitensi, dopo un attacco di droni in Giordania che hanno collegato a militanti sostenuti dall'Iran"
Scontri vicino ad Hebron, ucciso un palestinese
Un palestinese è stato ucciso, dopo essere stato colpito alla testa, in scontri con le Forze di difesa israeliana (Idf) a Dura vicino a Hebron, in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Le truppe israeliane avrebbero cercato di arrestare l'uomo, che ha risposto al fuoco e poi è stato ucciso.
Licenziati dipendenti dell'UNRWA accusati di contatti con Hamas. VIDEO
Hezbollah: "Lanciato un razzo contro una base dell'Idf"
Hezbollah ha reso noto di aver lanciato un razzo Burkan contro la base israeliana di Biranit, nel nord di Israele, situata vicino al confine con il Libano. Lo scrive Ynetnews.
Due palestinesi uccisi in Cisgiordania durante gli scontri
Due palestinesi sono rimasti uccisi nelle ultime ore in Cisgiordania in scontri con l'esercito israeliano. La agenzia di stampa ufficiale Wafa riferisce che uno di loro e' stato colpito a morte durante scontri avvenuti a Dura, presso Hebron. Secondo media israeliani il giovane aveva minacciato i militari con un'arma da fuoco. La agenzia di stampa Maan riferisce intanto di un altro episodio, avvenuto ad el-Yamun (presso Jenin) in cui un altro giovane e' stato colpito a morte. Le circostanze di questo incidente non sono ancora note.
L'Austria sospende i finanziamenti all'Unrwa
Il ministero degli Esteri austriaco ha dichiarato questa mattina che "tutti gli ulteriori pagamenti all'Unrwa (l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi) saranno temporaneamente sospesi in coordinamento con i partner internazionali", in seguito alle accuse di un coinvolgimento di suoi impiegati nel massacro del 7 ottobre. Lo riporta il Kronen Zeitung. "Le Nazioni Unite devono mantenersi al di sopra delle critiche nell'interesse della propria credibilità", ha sottolineato il Ministero in un comunicato. E' necessaria è una "indagine ampia, rapida e completa. Le accuse sono scioccanti".
Media: "L'Egitto ha chiesto a Houthi e Iran di ridurre gli attacchi nel Mar Rosso"
L'Egitto ha chiesto alla leadership dei miliziani Houthi nello Yemen di ridurre gli attacchi contro le navi che attraversano il Mar Rosso. Lo scrive il giornale Al-Arabi Al-Jadid sottolineando il calo del traffico marittimo nel Canale di Suez e i danni economici che ne sono derivati. Secondo il giornale, agli Houthi l'Egitto avrebbe chiesto di non condurre attacchi regolari, ma saltuari. I miliziani yemeniti, però, avrebbero rifiutato.
Allo stesso modo, prosegue il giornale, Il Cairo ha mandato lo stesso messaggio a Teheran, al quale è stato chiesto di fare pressione sui miliziani yemeniti. ''L'aumento delle attività degli Houthi peggiorerà la crisi economica in atto'', hanno detto i funzionari egiziani a quelli iraniani. La fonte citata da Al-Arabi Al-Jadid ha spiegato che l'Egitto ha chiesto a Iran di ''evitare un ulteriore peggioramento della situazione di sicurezza nella regione''.
L'Idf: "Uccisi decine di terroristi, continuano le attività a Khan Younis e Gaza City"
L'esercito israeliano ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di aver ucciso “decine di terroristi armati in battaglie nella Striscia di Gaza centrale” e annuncia che le attività “contro operatori e infrastrutture terroristiche continuano a Khan Younis e Gaza City”. Lo scrive il Guardian.
L'Idf aggiunge di aver “localizzato grandi quantità di armi, equipaggiamento militare e risorse tecnologiche” all’interno della Striscia di Gaza, e di aver ucciso “quattro terroristi che si stavano preparando a effettuare un attacco contro truppe israeliane vicino all'ospedale Al-Amal”.
Papa Francesco: "A Gaza è urgente il cessate il fuoco globale"
A Gaza "è urgente un cessate il fuoco globale: non ci stiamo accorgendo, o facciamo finta di non vedere, che siamo sull'orlo dell'abisso". Lo dice in un'intervista esclusiva a La Stampa Papa Francesco. "Adesso il conflitto si sta drammaticamente allargando - aggiunge -. C'era l'accordo di Oslo, tanto chiaro, con la soluzione dei due Stati. Finché non si applica quell'intesa, la pace vera resta lontana". Il pontefice teme più di tutto "l'escalation militare" Però "allo stesso tempo in questo momento coltivo un po' di speranza, perché si stanno svolgendo riunioni riservate per tentare di arrivare a un accordo". Una tregua sarebbe già un buon risultato". Rispetto al ruolo di mediazione della Chiesa "una figura cruciale è il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini. È un grande. Si muove bene". Invece sul fronte Ucraina, il Cardinale Zuppi, "sta attuando una costante e paziente opera diplomatica per mettere da parte le conflittualità e costruire un'atmosfera di riconciliazione".
Ministri israeliani chiedono il reinsediamento di Gaza
Ministri israeliani di estrema destra e appartenenti al partito Likud di Benjamin Netanyahu hanno partecipato a una conferenza sul reinsediamento a Gaza, nella quale il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha affermato che gli israeliani devono “trovare un modo legale per far emigrare volontariamente i palestinesi”. Lo ha riferito il quotidiano Haaretz.
Alla conferenza a Gerusalemme hanno partecipato migliaia di persone tra cui il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, così come altri membri della Knesset e del governo di coalizione, rabbini, attivisti degli insediamenti e famiglie di soldati che combattono a Gaza. Nel suo discorso, Ben Gvir ha detto: "Se non vogliamo un altro 7 ottobre, dobbiamo tornare a casa e controllare Gaza. Dobbiamo trovare un modo legale per fare emigrare volontariamente i palestinesi e imporre condanne a morte ai terroristi… Mi rivolgo a te, primo ministro Netanyahu: questo è il momento di decisioni coraggiose".
I membri del partito Likud, che hanno parlato apertamente di “emigrazione volontaria” dei palestinesi dall’inizio della guerra, sono tornati sul tema alla conferenza. Il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi ha affermato che in guerra “il volontariato a volte è uno stato che si impone a qualcuno finché non dà il suo consenso”. Il ministro del turismo Haim Katz ha dichiarato: “Oggi, dopo 18 anni dal disimpegno da Gaza, abbiamo l’opportunità di ricostruire ed espandere la terra di Israele. Questa è la nostra ultima opportunità”.
Rapporto ottenuto dal Nyt: "Impiegato Unrwa partecipò a rapimento di una donna israeliana"
Secondo un rapporto ottenuto dal Nyt, su 12 degli impiegati licenziati dall'Unrwa 10 sono di Hamas e uno della Jihad islamica. Il quotidiano ha poi riferito in particolare che uno degli impiegati è implicato nel rapimento di una donna israeliana e un secondo nel trasporto del corpo di un soldato morto a Gaza. I dettagli della vicenda sono stati rivelati dal quotidiano Usa nell'ambito del dossier sull'Agenzia dei rifugiati dell'Onu che ha portato al blocco dei finanziamenti da parte di alcuni Paesi. Secondo questo rapporto, uno degli impiegati - consigliere di una scuola dell'Unrwa a Khan Yunis nel sud della Striscia - è accusato di " aver lavorato con il figlio per rapire una donna in Israele". Il secondo, "di Nuseirat, nella parte centrale di Gaza, è accusato di aver aiutato a portare il corpo di un soldato israeliano morto nella Striscia così come di aver distribuito munizioni e coordinato i veicoli il giorno dell'attacco del 7 ottobre".
Gli "Houthi lanciano razzo su nave da guerra Usa in sud Yemen"
Gli Houthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran, hanno lanciato un razzo contro la nave da guerra statunitense Lewis B. Puller mentre navigava nel Golfo di Aden domenica: lo ha dichiarato oggi il portavoce militare del gruppo in un comunicato, come scrive Al Arabiya sul suo sito.