Guerra Israele-Hamas, a Parigi negoziati su ostaggi. Media: “Alcuni progressi”

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L’ufficio di Netanyahu sottolinea che il meeting è stato efficace, ma che ci sono ancora divari tra le parti. Nei prossimi giorni si terranno altri incontri. A quello di oggi hanno partecipato il capo del Mossad, il premier del Qatar, il direttore della Cia e quello dell'intelligence egiziana

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Con la situazione sul campo in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio attraverso mappe, schede e approfondimenti.

 

Nell'incontro di Parigi, per un possibile accordo sugli ostaggi che si trovano ancora a Gaza, sono stati compiuti "alcuni progressi". A dirlo - alla tv israeliana Kan - è una fonte diplomatica. Inoltre, secondo quello che riporta il quotidiano Haaretz, in serata l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che l'incontro di oggi è stato efficace, ma che ci sono ancora divari tra le parti. Secondo l'ufficio, nei prossimi giorni si terranno altri incontri (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL CONFLITTO).

L'incontro

Al meeting hanno preso parte il capo del Mossad, il premier del Qatar Mohammed bin Hamad bin Khalifa Al Thani, il direttore della Cia William Burns e quello dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel. Sul tavolo negoziale c’era una pausa nella guerra di due mesi, in cambio del rilascio di oltre 100 ostaggi. Ma già in giornata fonti israeliane, citate da Canale 12, avevano ridimensionato le attese sui negoziati, sottolineando che il maggiore ostacolo a un accordo è la richiesta di Hamas che lo stato ebraico fermi il conflitto e si ritiri del tutto dalla Striscia di Gaza, con la fazione islamica ancora al potere nell'enclave palestinese. 

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