Alabama, chi era Kenneth Smith, il primo giustiziato con l’azoto

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Il detenuto 59enne, rimasto nel braccio della morte per 34 anni, è stato giustiziato con l'azoto. Aveva ucciso nel 1988 Elizabeth Sennett su commissione del marito, un pastore con debiti che voleva riscuotere il premio dell'assicurazione e che poi si è suicidato. Al processo la giuria votò 11-1 per dare all'imputato l'ergastolo, ma il giudice annullò la decisione e inflisse la pena capitale. Il primo tentativo oltre un anno fa con un'iniezione letale andò male, trasformandosi in una vera tortura

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Kenneth Smith è stato ucciso con l'azoto, un metodo di esecuzione usato per la prima volta nella storia su un essere umano. La Corte Suprema americana aveva respinto la richiesta di impedire all'Alabama di giustiziare con questo metodo, per la prima volta negli Usa ma anche nel mondo, un condannato per omicidio. Smith era sopravvissuto a un'iniezione letale fallita nel 2022.

I giudici si erano rifiutati di ascoltare la tesi dei suoi legali, secondo cui un secondo tentativo di esecuzione - dopo i trami causati dal fallimento del primo - avrebbe violato le protezioni dell'ottavo emendamento della Costituzione contro punizioni crudeli e inusuali. A nulla sono valsi i numerosi appelli per bloccare la pena capitale con un metodo che per vari esperti equivale ad una forma di tortura. L'ultimo è arrivato dall'Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, che ha scritto alla governatrice dello Stato Usa: "Credo che quello che succederà in Alabama sia assolutamente orribile. Nel 21esimo secolo il mondo dovrebbe sbarazzarsi di questo orribile modo di punire", aveva detto in un'intervista. 

L’esecuzione

La governatrice repubblicana Kay Ivey aveva fissato per il 25 gennaio l'inizio del periodo di 36 ore durante il quale doveva avvenire l'esecuzione di Smith, legato e costretto a respirare azoto puro in una maschera, sino al soffocamento. Smith, nel William C. Holman Correctional Facility, è stato portato alla camera della morte della prigione e messo su una barella con una maschera sul viso, con due minuti per pronunciare le sue ultime parole. Secondo la procedura, il pompaggio del gas nella maschera era previsto per almeno 15 minuti.

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Chi era Smith

Il detenuto aveva 59 anni e da 34 anni era nel braccio della morte nella prigione di Holman per aver ucciso nel 1988 Elizabeth Sennett su commissione del marito, un pastore con debiti che voleva riscuotere il premio dell'assicurazione e che poi si è suicidato. Al processo la giuria votò 11-1 per dare all'imputato l'ergastolo, ma il giudice annullò la decisione e inflisse la pena capitale. Il primo tentativo oltre un anno fa con un'iniezione letale andò male, trasformandosi in una vera tortura: i medici gli trafissero mani e braccia per più di un'ora con la siringa ma non riuscirono a trovare la vena, sospendendo l'esecuzione per il rischio di non riuscire a rispettare i tempi previsti. Ora invece l'esecuzione è avvenuta con un metodo alternativo mai sperimentato prima: l'ipossia da azoto.

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Come la pensano gli americani

"Ho paura che le cose vadano male", aveva confessato il condannato dopo il monito di alcuni esperti, secondo cui la maschera prevista rischiava di avere perdite provocando atroci sofferenze. Stando ai sondaggi, in America c'è ancora una leggera maggioranza a favore della condanna a morte (l'81% dei repubblicani e il 32% dei democratici), anche se il numero delle esecuzioni si è ridotto, dal picco di 98 nel 1999 a 24 lo scorso anno. Joe Biden, a differenza di Donald Trump, è per l'abolizione della pena capitale ma la scorsa settimana il suo ministero della Giustizia ha annunciato che chiederà di giustiziare il suprematista bianco che ha ucciso 10 afroamericani in un supermarket di Buffalo, nello Stato di New York.

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