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Guerra Israele–Hamas, media: nuovi attacchi Usa-Gb contro Houthi in Yemen

©Getty

Condotti nuovi attacchi aerei e missilistici su larga scala da Usa e Regno Unito contro le strutture dei ribelli Houthi nello Yemen, in risposta ai loro raid contro le navi nel mar Rosso. L'esercito israeliano ha stretto d'assedio l'edificio centrale della Mezzaluna Rossa a Khan Yunis (a sud di Gaza) e ha di fatto paralizzato tutte le sue attività, incluse quelle della unità di ambulanze: "L'operazione proseguirà per giorni". Borrell: "La situazione umanitaria a Gaza non potrebbe essere peggiore"

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Israele effettua raid aerei e lancia colpi di artiglieria nel sud del Libano

Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato una serie di raid nelle vicinanze delle città di Taybeh, Marwahin, Shihin e Tair Harfa, nel Libano meridionale. Ne dà notizia al Jazeera, precisando che l'artiglieria ha sparato proiettili incendiari contro le città di Kafr Kila e Al-Adisa. Missili sono stati lanciati invece contro un sito militare israeliano nell'Alta Galilea.

Familiari ostaggi irrompono in riunione Knesset

Decine di familiari degli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza hano fatto irruzione in una riunione della commissione Finanze della Knesset per chiedere al governo di fare di più per garantire il ritorno a casa dei sequestrati. "Ci ascolterete, non c'è più commissione, né Knesset, c'è un solo argomento di cui vi dovete occupare", hanno urlato.  Le proteste antigovernative si stanno moltiplicando: manifestanti si sono radunati stamane davanti alla Knesset chiedendo il ritorno dei sequestrati e le dimissioni dell'esecutivo, ieri sera familiari degli ostaggi si sono accampati vicino alla residenza del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, mentre nei giorni precedenti raduni ci sono stati di fronte alla sua casa delle vacanze a Caesarea. 

A Khan Yunis esercito circonda ospedale Nasser

Tensione elevata oggi a Khan Yunis (nel sud della Striscia di Gaza) mentre le forze israeliane avanzano gradualmente verso ovest, in direzione del mare, e verso sud, in direzione di Rafah. Secondo la radio militare l'esercito israeliano ha circondato oggi l'ospedale Nasser e sta completando l'isolamento del centro della città. Le truppe hanno inoltre raggiunto la università al-Aqsa e sono adesso ad un chilometro dall'area umanitaria di Moassi, in prossimità del mare, dove si trovano centinaia di migliaia di sfollati.

Polizia trascina via manifestanti davanti a Knesset

La polizia ha sgomberato con la forza i manifestanti che bloccavano la strada davanti alla Knesset a Gerusalemme, chiedendo le dimissioni del governo. Secondo quanto riferito da Times of Israel, gli agenti hanno trascinato via gli attivisti dal centro della strada, respingendoli dietro le transenne. Dal gruppo di manifestanti sono stati lanciati urli contro le forze dell'ordine "criminali" che hanno "distrutto il Paese".

Ong: in 18 anni solo 3% condanne per coloni violenti

Dal 2005 solo il 3% delle indagini della polizia circa attività violente di carattere ideologico in Cisgiordania da parte di israeliani verso palestinesi si sono concluse con condanne totali o parziali. Lo afferma la Ong israeliana Yesh Din. Di queste 1664 indagini, precisa, l'81 per cento si sono concluse con un nulla di fatto. Fra gennaio e settembre 2023, aggiunge Yesh Din, si sono avuti 160 casi di attacchi di coloni contro palestinesi, ma il 57,5 % delle vittime hanno preferito non sporgere denuncia, per sfiducia o per paura. La debolezza degli apparati di Stato, sostiene la Ong, "è sistematica e deliberata".

Hamas: bilancio salito a 25.295 morti e 63 mila feriti

 Il ministero della Salute a Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che il bilancio è arrivato a 25.295 morti e circa 63 mila feriti. Solo nelle ultime 24 ore 190 sono state uccise nella Striscia. 

Tramesso nuovo video su rapimento ostaggio il 7 ottobre

Nuove immagini video sull'attacco terroristico del 7 ottobre sono state trasmesse dall'emittente israeliana Channel 13: nel filmato si assiste al momento in cui i miliziani di Hamas sequestrano Yotam Haim, rapito dalla sua casa di Kfar Aza la mattina dell'attacco. Nelle immagini - si legge sul Times of Israel - si vede Haim - a torso nudo - mentre viene trascinato da quattro terroristi attraverso i campi del kibbutz e quindi costretto a salire su un veicolo nero.

Yotam Haim ed altri due ostaggi israeliani, Alon Shamriz e Samar Talalka sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco dalle truppe dell'Idf che li hanno erroneamente identificati come una minaccia, il 15 dicembre, nel quartiere Shejaiya di Gaza City. 

Gli Usa promettono una risposta dopo attacco a base in Iraq

Gli Stati Uniti hanno dichiarato che risponderanno all'attacco con missili balistici contro una base che ospita truppe americane in Iraq. Il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jon Finer, ha dichiarato ad Abc News che l’uso dei missili balistici “rappresenta una vera minaccia. Potete essere certi che stiamo prendendo la questione estremamente sul serio”.

I missili sono stati lanciati da combattenti sostenuti dall'Iran contro la base aerea di Ain al-Assad nell'Iraq occidentale nella tarda serata di sabato, hanno detto le forze armate statunitensi, provocando una vittima irachena e probabilmente anche una americana.

Terminato il blackout più lungo a Gaza, ripristinate le comunicazioni

E' terminato il blackout più lungo dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza, dove sono state ripristinate le comunicazioni. Lo rende noto il sito di monitoraggio Internet Netblocks spiegando che l'ultimo blackout, il nono dal 7 ottobre, è durato più di una settimana.

"La rete è tornata nel sud e nel centro di Gaz, ed è operativa nel nord. Ciò riguarda la comunicazione di telefonia mobile e Internet", ha spiegato alla Cnn Fares Samer, capo del fornitore di telecomunicazioni palestinese Ooredoo.

Gaza

©Ansa

Ministro degli Esteri della Spagna: "Serve il cessate il fuoco permanente"

Il ministro degli Esteri spagnolo José Albares Bueno "in nome della Spagna" solleciterà oggi "un cessate il fuoco permanente" nella Striscia di Gaza e parlerà "a favore del riconoscimento internazionale di uno Stato palestinese, che è l'unica garanzia di sicurezza e di stabilità per Israele, per la Palestina e per il popolo palestinese". Lo annuncia lo stesso ministro, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxellles.   Occorrerebbe anche, prosegue, organizzare "una conferenza di pace. Lo sforzo della Spagna è attuare la soluzione a due Stati. Serve uno Stato palestinese con Cisgiordania e Gaza, collegate da un corridoio, per avere continuità territoriale. Il popolo palestinese e quello israeliano hanno esattamente lo stesso diritto di vivere in pace e in sicurezza", in due Stati "riconosciuti dalla comunità internazionale". Per il ministro, "la pace e la sicurezza dei popoli del Medio Oriente passano per la creazione di uno Stato palestinese, con accesso al mare e capitale a Gerusalemme Est".

Media, sale a 13 uccisi il bilancio dei raid di Israele su Damasco

È salito a 13 il numero delle persone uccise sabato scorso in Siria, nella capitale Damasco, nel raid aereo attribuito a Israele.   Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria secondo cui ai cinque pasdaran iraniani, tra cui tre alti ufficiali, si aggiungono quattro rappresentanti siriani di unità combattenti filo-iraniane, due esponenti libanesi di Hezbollah e un capo milizia iracheno. A questi militari si aggiunge un civile siriano.   Il raid israeliano è avvenuto nel quartiere residenziale di Mezze, a ovest del centro storico di Damasco e una delle zone più benestanti della capitale. 

Giordania: "L'unica soluzione per la pace è due Stati"

"L'unico modo per garantire la sicurezza per tutti e' la soluzione a due Stati che definisce lo Stato indipendente della Palestina con capitale Gerusalemme sui confini 1967 in modo che possa vivere in sicurezza e pace al fianco di Israele". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles. 

Mar Rosso, Italia, Francia e Germania preparano la missione navale Aspides

Oggi al Consiglio Affari Esteri dell’Ue si discute del piano per una missione militare "forte", allargata e il più possibile partecipata. Sarà incaricata di difendere (anche con l’uso della forza), le navi mercantili sotto attacco per i raid degli Houthi, che stanno impattando sull’intero commercio internazionale. L'obiettivo è approvare la missione in via definitiva nella riunione del 19 febbraio. Tajani: “Si va verso la difesa comune europea”. Al vertice si parla anche di Israele e della “soluzione a due Stati”. I DETTAGLI

Ungheria: "Operazione di Israele a Gaza nell'interesse globale"

"Il successo delle operazioni antiterrorismo non è solo nell'interesse di Israele, ma anche nell'interesse globale. Dobbiamo fare in modo che in nessuna parte del mondo, mai più, si verifichi un attacco terroristico come quello che ha colpito Israele all'inizio di ottobre". Lo scrive su facebook il capo della diplomazia ungherese, Peter Szijjarto, in merito alla discussione sul conflitto in Medio Oriente alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue.

Mezzaluna Rossa: "L'Idf assedia il centro delle ambulanze nel sud di Gaza"

La Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) ha affermato che le proprie ambulanze non sono in grado di raggiungere i feriti a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, poiché le forze israeliane stanno "assediando" il loro centro ambulanze, "prendendo di mira chiunque tenti di spostarsi nell'area" .

La Prcs ha aggiunto che questa mattina carri armati israeliani si stavano avvicinando all'ospedale della città di al-Amal a Khan Younis e che avevano perso ogni contatto con la sua squadra nell'area a causa dell'offensiva di terra. Secondo Israele, molti membri e leader di Hamas si nascondono a Khan Younis, la principale città nel sud di Gaza.

Germania: "Urgente lanciare missione Ue nel Mar Rosso"

"Quasi ogni giorno gli Houthi dello Yemen attaccano a caso nel Mar Rosso navi del tutto estranee, attaccando così una delle arterie centrali della libera navigazione e quindi anche del commercio mondiale. Per noi è quindi importante lanciare congiuntamente un'operazione dell'Ue per il Mar Rosso. In tal modo dimostriamo che l'Ue è capace di agire e che è un partner affidabile per il diritto internazionale". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Annalea Baerbock, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles. "Pertanto, per me è fondamentale che ora chiariamo insieme, urgentemente, gli ultimi dettagli", ha aggiunto. 

Houthi

©Ansa

Idf, uccisi membri della cellula di Hamas nel centro di Gaza

Riservisti della Brigata israeliana Yiftah hanno ucciso la notte scorsa i membri di una cellula di Hamas che si stavano avvicinando ai militari in un'area situata nella parte centrale della Striscia di Gaza. A riferirne sono questa mattina le Forze di difesa israeliane citate dal Times of Israel. Successivamente, ha poi reso noto l'Idf, le truppe hanno avvistato altri miliziani che tentavano di tendere loro un'imboscata nella stessa zona. I soldati hanno disposto un raid aereo, con il quale i miliziani sono stati uccisi.

Roma-Parigi-Berlino: "Agire nel Mar Rosso, situazione grave"

"Data la gravità della situazione attuale e i nostri interessi geostrategici, è importante che l'Ue dimostri la sua volontà e le sue capacità di agire come attore di sicurezza globale, anche nel settore marittimo". Lo scrivono Italia, Francia e Germania in un documento che presenteranno al Consiglio Affari Esteri di questa mattina e nel quale tornano sulla missione navale Ue nel Mar Rosso. "La missione sarà in linea con la Convenzione Onu sul diritti del mare e sarà difensiva", si legge nel testo, che sottolinea "l'importanza di usare le strutture e le capacità già esistenti" della missione Emasoh/Agenor, nello stretto di Hormuz.

Francia: "Inquietanti le parole di Netanyahu sui due Stati"

Nel conflitto in Medio Oriente "la questione politica" è quella che prevede "la soluzione dei due Stati come prospettiva politica e, in questo, le dichiarazioni di Benjamin Netanyahu sono inquietanti: servirà avere uno Stato palestinese con delle garanzie di sicurezza per tutti". Lo ha dichiarato il ministro francese per l'Europa e gli Affari esteri, Stephane Sejournè, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell'Ue. "Dal punto di vista della sicurezza accolgo con favore le sanzioni adottate contro i terroristi di Hamas. Spero che vengano adottate sanzioni, nei prossimi giorni, anche contro i coloni violenti in Cisgiordania", ha aggiunto. "Ovviamente, la nostra posizione è umanitaria, poichè si sollevano dei punti sulla questione umanitaria e desideriamo far cessare il fuoco abbastanza rapidamente", ha sottolineato. "Ovviamente la liberazione degli ostaggi è per noi una priorità, tre nostri connazionali sono ancora in ostaggio", ha ricordato. 

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