"Solo la vittoria totale garantirà l'eliminazione di Hamas e il ritorno dei nostri ostaggi", ha ribadito il premier israeliano. Per il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, le "uccisioni civili da parte d'Israele" sono "senza precedenti". Una nota del ministero della Sanità di Gaza afferma che sono oltre 25mila i morti a Gaza da inizio guerra e che circa 62.681 persone sono rimaste ferite negli scontri tra le Forze israeliane e i militanti palestinesi
Hamas chiede fine immediata dell'occupazione israeliana
Hamas ha chiesto la fine dell'"aggressione israeliana" a Gaza e ha affermato che solo il popolo palestinese dovrebbe decidere il futuro del territorio. "Rifiutiamo categoricamente qualsiasi piano internazionale o israeliano per decidere il futuro della Striscia di Gaza", scrive il movimento palestinese in un documento che spiega il suo attacco in territorio israeliano del 7 ottobre e in cui ha chiesto la "fine immediata dell'aggressione israeliana".
Hamas, l'attacco del 7 ottobre "un passo necessario"
In un documento il movimento islamista palestinese Hamas ha affermato che l'attacco del 7 ottobre contro Israele è stato "un passo necessario" e una "risposta normale" a "tutti i complotti israeliani contro il popolo palestinese". Hamas ha aggiunto che nel "caos" intorno al confine tra Israele e la Striscia di Gaza, "forse sono stati commessi degli errori", ma ha negato di aver preso di mira i civili, se non "per caso e durante gli scontri con le forze di occupazione", nonostante le 1.140 persone uccise in questo attacco senza precedenti, la maggior parte delle quali civili, secondo un conteggio Afp basato su dati ufficiali israeliani, tra cui più di 360 frequentatori del festival a Reim.
Tv, '2 morti tra file Hezbollah in raid drone in Libano, scortavano i leader del gruppo'
Due combattenti di Hezbollah sono morti nel raid di un drone, attribuito a Israele, che ha colpito un'auto nella località di Kafra, nel sud del Libano. Lo riferiscono al-Arabiya e al-Hadath citando fonti secondo cui i due facevano parte dell'unità delle 'scorte' di Hezbollah. Viene fatto il nome di Fadi Suleiman, come uno dei due uomini di Hezbollah uccisi nel raid. Stando alle notizie il raid non avrebbe colpito l'obiettivo principale.
Comunità ebraica: cessi il fuoco delle parole contro di noi
"Cessate il fuoco delle parole lo diciamo noi a chi continua ad accusare Israele di crimini di guerra e genocidio, con slogan basati sulla nazionalità e sulla fede, dando credito solo alla propaganda di Hamas e nuova vita a pregiudizi che speravamo estinti". Così la presidente dell'Ucei (Unione Comunità Ebraiche Italiane) Noemi Di Segni facendo appello "a tutti gli schieramenti politici, a chi insegna all'università o nelle scuole affinché cessi la violenza verbale, un assist al terrorismo e allo squadrismo di centri sociali o di neofascisti, in nome della solidarietà con un popolo e una terra che non conoscono per nulla".
Gaza, Guterres: situazione straziante e inaccettabile
Nasce associazione Setteottobre: 'rischio fine occidente, reagire a deriva'
"Abbiamo dato vita a Setteottobre perché vediamo il rischio della fine dell’occidente democratico, perché non possiamo rimanere inermi di fronte a questa deriva, dobbiamo reagire". Lo ha detto il presidente Stefano Parisi nel corso dell’incontro di presentazione della nuova associazione, tenutosi oggi al teatro Sala Umberto di Roma.
"La barbarie e la disumanità del massacro commesso il 7 ottobre dai terroristi di Hamas e della Jihad islamica rappresenta un’orrenda lezione sui metodi e sui propositi di nemici dichiarati della democrazia, della libertà, delle donne, dello stato di diritto. La reazione di una parte significativa dell’Occidente tra silenzi, ambiguità, manifestazioni antisemite, fino alla legittimazione del terrorismo come “atto di resistenza” che abbiamo visto nelle piazze, nei campus universitari grazie all’acquiescenza delle autorità accademiche, nelle scuole complici docenti e presidi, letto negli appelli girati sui social, rappresenta il virus dell’odio istillato da ideologie totalitarie, che sta corrodendo le più importanti conquiste delle nostre società - ha denunciato - Dal mese di ottobre alla fine dell'anno sono triplicati i casi di antisemitismo in Italia e questo è intollerabile. Quando si attacca Israele, quando si attaccano gli ebrei, si colpisce il nostro sistema di valori".
Sanchez a Israele: 'basta bombardamenti indiscriminati a Gaza'
"Contro il razzismo negli stadi ci vogliono sanzioni esemplari e prese di posizione forti, a cominciare dalle società. Gli episodi avvenuti in Udinese Milan, ma anche a Sheffield, sono gravissimi". Lo afferma in una nota la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, componente della commissione cultura e sport del Senato e responsabile sport del partito. "Bisogna capire - spiega - che i responsabili di quei cori non sono tifosi, ma che vanno trattati alla stregua di quanti provocano disordini e violenze. Il calcio dovrebbe trasmettere, come accade con le altre discipline, valori positivi: la salute, la tolleranza, la sportività. Gli stadi devono diventare un luogo di gioco e spettacolo, in cui le famiglie e i giovani possano tornare in sicurezza e nel divertimento".
Media, '75 morti finora nei raid Usa-Gb contro gli Houthi'
Gli attacchi aerei britannici e americani contro le strutture Houthi nello Yemen hanno provocato finora la morte di 75 persone, tra cui agenti del corpo delle Guardie della rivoluzione islamica dell'Iran e degli Hezbollah libanesi. Lo hanno rivelato fonti yemenite a Sky News Arabia, citato a sua volta da altri media, tra cui il canale israeliano I24news. Secondo quanto riferito, nove delle vittime degli attacchi aerei erano esperti stranieri, tre dei pasdaran e sei di Hezbollah. La maggior parte delle vittime nello Yemen - sostengono le fonti - sono state uccise durante i raid contro i siti militari Houthi a Hodeidah, Hajjah, Dhamar, Taiz e Al-Bayda. Gli attacchi aerei hanno provocato la distruzione di piattaforme missilistiche e magazzini di droni, oltre a ostacolare le operazioni degli Houthi, riferiscono ancora le fonti a Sky News Arabia.
Mar Rosso: Tajani,ora missione più ampia, difensiva ma armata
"Stiamo facendo di tutto per proteggere le nostre esportazioni, che rappresentano il 40% del Pil. Domani sarò a Bruxelles, spero per convincere tutti a dar vita a una missione europea per proteggere le rotte delle navi che, attraverso il Mar Rosso, esportano o importano beni commerciali fondamentali per noi", ha premesso Tajani. "Gia' stanno lavorando i nostri militari con la missione Atalanta, ma bisogna fare una missione piu' larga, che abbia più competenze. Sarà una missione difensiva, non offensiva. Ma sara' una difesa forte determinata, una difesa armata: questo deve essere chiaro. Faremo di tutto per proteggere la liberta' di navigazione", ha detto.
Onu, uccisioni civili da parte d'Israele senza precedenti
"Le operazioni militari di Israele hanno diffuso distruzioni di massa e ucciso civili su una scala senza precedenti durante il mio mandato come segretario generale. Questo è straziante e assolutamente inaccettabile. Il Medio Oriente è una polveriera, dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che il conflitto si accenda in tutta la regione". Lo ha affermato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres al vertice del G77+Cina nella capitale ugandese Kampala, secondo quanto riportato dal Guardian.
Da Israele ok a trasferimento fondi per Anp a Norvegia
Il governo israeliano ha approvato il piano per trasferire alla Norvegia i fondi destinati all'Autorita' nazional palestinese ma congelati dopo la guerra. A sua volta, Oslo li trasferira' a Ramallah solo con l'esplicito via libera di Israele, a seguito di un accanito dibattito interno e di una forte pressione americana. La decisione del governo fa seguito alla riunione di gabinetto di giovedi' scorso sulla proposta di trasferimento delle entrate fiscali - che vengono raccolte da Israele per conto dell'Anp, tramite un Paese terzo, conclusasi pero' senza votazione.
Media, "Dna degli ostaggi in una cella nei tunnel di Hamas"
In una sala sotterranea scoperta dall'esercito di Israele in una rete di tunnel a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, sono state trovate tracce di Dna di ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre dal kibbutz Nir Oz. Lo ha affermato alla televisione commerciale israeliana Canale 12 la nuora di uno degli ostaggi, l'ottantenne Yoram Metzger. "Non era sangue, ma tracce di Dna rimaste negli abiti", ha precisato. La moglie Tamar, di 78 anni, era stata catturata con lui ed è stata rilasciata a novembre. Il mese scorso Hamas ha pubblicato un video in cui Yoram Metzger compariva assieme con due altri ostaggi anziani, in condizioni fisiche degradate. Secondo il portavoce militare in quella cella - senza luce e con scarsità di aria - sono stati detenuti per un certo periodo una ventina di prigionieri israeliani, la cui sorte resta ignota. "Non so dove si trovino adesso - ha aggiunto la nuora di Metzger. - Si tratta di diversi anziani in condizioni fisiche precarie. E' chiaro che rischiano di non uscirne vivi".
Israele-Hamas, trovato tunnel a Khan Yunis dove erano tenuti alcuni ostaggi
La struttura sotterranea presente nel sud della Striscia di Gaza si trovava sotto la residenza di un dirigente di Hamas e ha ospitato a varie riprese una ventina di ostaggi, compresa una bimba poi rilasciata. Secondo l'Idf, il tunnel scoperto era lungo circa 830 metri. I soldati che hanno fatto irruzione si sono scontrati con i terroristi prima di poter accedere. La struttura è stata distrutta. I DETTAGLI
Londra, "deludente rifiuto di Netanyahu a Stato palestinese"
L'opposizione del premier israeliano Benyamin Netanyahu alla costituzione di uno Stato palestinese è "deludente". Lo ha affermato il ministro della Difesa del Regno Unito, Grant Shapps, citato dal Guardian. "Penso che sia deludente sentire Benyamin Netanyahu dire che non crede nella soluzione dei due Stati. In tutta onestà, l'ha detto per tutta la sua carriera politica, per quanto ne so. Non penso che arriveremo a una soluzione se non avremo due Stati", ha affermato Shapps intervistato questa mattina da Sky News, aggiungendo che il Regno Unito continua a sposare la soluzione a due Stati e che "non esiste altra opzione".
A Khan Yunis estese operazioni sopra e sotto il terreno
Israele prosegue anche oggi una vasta operazione nell'area di Khan Yunis, la principale città nel sud della Striscia di Gaza, dove ieri ''diversi terroristi sono stati eliminati, con l'aiuto dell'aviazione''. Lo ha riferito il portavoce militare, secondo cui in questa operazione i militari hanno scoperto ''ingenti quantità di armi'' immagazzinate in una struttura di Hamas. A Khan Yunis l'esercito opera sia sopra sia sotto il terreno, all'interno di una vasta rete di tunnel e di bunker estesa sotto il tessuto urbano della città. A Daraj Tufach, nel nord della Striscia, i militari hanno eliminato ieri ''15 terroristi'' durante un'incursione in una base di Hamas dove erano nascoste armi ed uniformi. Ai combattimenti, ha precisato il portavoce militare, prende parte attiva anche la Marina militare che ieri ha colpito un edificio di Gaza da dove Hamas cercava di tendere un agguato a forze di terra. ''In quel modo la minaccia è stata rimossa'', ha concluso il portavoce.
Leader Hamas ha incontrato ministro Esteri turco
C'è stato nelle scorse ore un incontro tra il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, e il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, sugli sviluppi nella Striscia di Gaza, la possibilità un cessate il fuoco, l'aumento degli aiuti umanitari alla popolazione dell'enclave palestinese, il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri dall'attacco del 7 ottobre in Israele e la soluzione dei due stati. La notizia arriva dall'agenzia turca Anadolu che cita fonti diplomatiche secondo cui Fidan, ex capo dell'intelligence di Ankara, ha "ricevuto" ieri Haniyeh. L'agenzia non precisa il luogo dell'incontro.
Israele annuncia la morte di un soldato, bilancio sale a 195
L'esercito israeliano ha annunciato oggi la morte di un soldato, Uriel Aviad Silberman, avvenuta ieri nel corso di combattimenti nel settore meridionale della striscia di Gaza. E' salito così a 195 il numero complessivo dei militari israeliani caduti sul terreno a partire dall'inizio delle operazioni terrestri nella striscia di Gaza, ossia dalla fine di ottobre.
Wall Street Journal, "Israele ha eliminato 20-30% forze combattenti di Hamas"
Israele avrebbe ucciso tra il 20% e il 30% delle forze combattenti di Hamas nella Striscia. E' la stima - ripresa dal Wall Street Journal - dell'intelligence Usa che è "di poco più bassa" di quella di Israele, che ritiene di aver ucciso 10.000 miliziani di Hamas, di cui 1.000 nell'attacco del 7 ottobre. Secondo le stesse fonti, Hamas avrebbe ancora abbastanza munizioni per continuare i combattimenti per mesi e sta tentando di ristabilire la sua presenza militare in alcune parti di Gaza City.
Hamas, "oltre 25.000 morti a Gaza dall'inizio della guerra"
Il bilancio delle vittime a Gaza dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas ha superato quota 25.000: lo ha reso noto il ministero della Sanità della Striscia controllato da Hamas. Nel complesso dal 7 ottobre scorso sono state uccise 25.105 persone.
Iran, "veto Usa all'Onu ha causato la morte di palestinesi"
"L'ingiusto meccanismo del potere di veto ha indebolito la posizione dell'Onu": lo ha affermato il primo vicepresidente iraniano, Mohammad Mokhber, sottolineando che "se tale potere non fosse esistito, gli Stati Uniti non avrebbero potuto porre il veto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu su Gaza, e quindi così tanti palestinesi non sarebbero stati uccisi nella guerra di Gaza". Mokhber ha parlato ieri sera durante un incontro con il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, a margine del vertice del Movimento dei Paesi non allineati (Nam) tenutosi in Uganda. Da parte sua, Guterres ha affermato che l'Iran, in quanto uno dei principali pilastri del nuovo Medio Oriente, dovrebbe svolgere un ruolo attivo nella promozione della pace. Lo riporta l'agenzia di stampa Irna.