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Israele-Hamas, Biden a colloquio con Netanyahu: "Soluzione a due Stati non è impossibile"

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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu hanno discusso della responsabilità di Israele di ridurre i danni contro i civili a Gaza, degli sforzi per una pace durevole e la soluzione dei due stati, nonchè degli sforzi per liberare gli ostaggi: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. I miliziani di Hamas hanno diffuso un nuovo video di un ostaggio israeliano morto: "Ucciso da attacchi israeliani"

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Hezbollah rivendica due attacchi contro l'esercito israeliano

Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato tre attacchi compiuti nel pomeriggio contro caserme e postazioni militari israeliani in Alta Galilea, a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi. Lo si apprende da comunicati dello stesso movimento sciita diffusi su Telegram.   In due casi, si legge nei comunicati, i combattenti del Partito di Dio hanno usato razzi di tipo 'Burkan' (vulcano), a corta gittata e che non possono essere intercettati dalla piattaforma difensiva Iron Dome. In un terzo caso non si precisa il tipo di arma usato per colpire l'obiettivo nemico. 

Pakistan-Iran, primo colloquio telefonico tra ministri degli Esteri

C'è stata una conversazione telefonica tra il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdullahian e il ministro degli Esteri pakistano Jalil Abbas Jilani. E' stata la prima volta che i due diplomatici hanno discusso dell'attuale escalation. Amir-Abdollahian ha detto al collega che l'Iran rispetta la sovranità e l'integrità territoriale del Pakistan. Jilani ha replicato che Islamabad è disposta a lavorare con Teheran "su tutte le questioni basate sullo spirito di fiducia reciproca e cooperazione". 

Idf: "Nel corso della sua visita presso il quartier generale del comando settentrionale dell'IDF, l'ambasciatore Lew è stato informato sulle minacce rappresentate dall'organizzazione terroristica Hezbollah lungo la Linea Blu"

Migliaia di sostenitori Houthi in piazza a Sanaa contro i raid

Migliaia di sostenitori Houthi sono scesi in piazza a Sanaa, nello Yemen, per esprimere la loro solidarietà ai palestinesi e protestare contro i raid aerei statunitensi. 

Bankitalia: "Da attacchi nel Mar Rosso rischi a import Italia"

Gli attacchi alle navi nel Mar Rosso rappresentano un rischio per le importazioni italiane. Come si legge in un focus del bollettino economico della Banca d'Italia, il trasporto navale in quelle acque riguarda quasi il 16% delle importazioni italiane di beni in valore. Su questa rotta transita una larga parte degli acquisti di beni dalla Cina (secondo mercato di approvvigionamento del nostro paese dopo la Germania), dalle altre economie dell'Asia orientale e dai paesi del Golfo Persico esportatori di materie prime energetiche. Vi passa poi un terzo delle importazioni italiane nella filiera della moda. 

Rutte a Netanyahu: "Maggiori aiuti a Gaza e ridurre drasticamente violenza"

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a ridurre “drasticamente” il livello di violenza contro i palestinesi nella guerra con Hamas a Gaza, consentendo l'ingresso di maggiori aiuti nella Striscia.

“Israele deve far entrare molti più beni di prima necessità e molto più rapidamente”, ha detto Rutte nel corso di una telefonata con Netanyahu. “Abbiamo parlato di misure concrete per farlo”.

Rutte

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Israele intercetta un drone lanciato dal Libano

L'Idf ha identificato un veicolo aereo senza pilota nell'area di Acri, nel nord di Israele. Lo scrive il Jerusalem Post, aggiungendo che il drone era entrato in territorio israeliano dal Libano e che è stato intercettato dall'Iron Dome.

Medioriente, ministro Esteri Pakistan: "Non vogliamo l'escalation con l'Iran"

Il Pakistan "non ha interesse né vuole un'escalation" con l'Iran. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Islamabad, Jalil Abbas Jilani, nel corso di un colloquio con il suo omologo turco, Hakan Fidan, incentrato sulle recenti tensioni con l'Iran. Secondo una nota diffusa dal portavoce della diplomazia pakistana, Jilani ha condivisivo con il suo collega il punto di vista di Islamabad e ha affermato che l'operazione 'Marg Bar Sarmachar' del Pakistan è stata mirata "ai campi terroristici all'interno dell'Iran".

Erdogan: "Netanyahu è il nuovo Fuhrer, assetato di sangue compie un genocidio"

Il primo ministro israeliano Benjamin ''Netanyahu è il Fuhrer di oggi'' e la comunità internazionale ''resta a guardare mentre commette il genocidio dei palestinesi'' insieme alla sua ''squadra assetata di sangue e accecata dal rancore''. Parole di fuoco quelle usate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che si rivolge anche a ''coloro che esprimono giudizi sui diritti umani e le libertà hanno chiuso un occhio sui bambini e sulle donne brutalmente uccise negli ultimi 105 giorni'' nella Striscia di Gaza. 

Colloquio con Hamas a Mosca, la Russia chiede il rilascio degli ostaggi

Nel corso di un colloquio svoltosi a Mosca, l'inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha chiesto a Musa Abu-Marzouk, membro del Politburo di Hamas, che vengano rilasciati tutti gli ostaggi, compresi tre cittadini russi. Lo fa sapere il ministero degli Esteri russo citato dall'agenzia Ria Novosti. 

Medioriente, Schlein: evitare invio armi Israele, rischio uso per crimini guerra

“Dobbiamo porci la questione di evitare di alimentare questi conflitti, di evitare l'invio di armi e l'esportazione di armi verso i conflitti, verso il conflitto in Medio Oriente, in particolare in questo caso ad Israele. Perché non si può rischiare che le armi vengano utilizzate per commettere quelli che si possano configurare come crimini di guerra”. Così Elly Schlein a seminario a Gubbio. 

Medioriente, tensioni tra l'Amministrazione americana e l'alleato israeliano


Unrwa: a Gaza rischiamo di perdere una generazione

"A Gaza corriamo il rischio di perdere una generazione". E' l'allarme rilanciato dalla Bbc di Phillippe Lazzarini, il commissario generale dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite con la responsabilità specifica per i rifugiati palestinesi,  "Ci sono oggi più di mezzo milione di bambini e ragazzi che frequentavano le scuole primarie e secondarie. Come faranno a tornare in aula se non è possibile riportare le persone nelle loro case che sono state completamente distrutte?", si chiede Lazzarini, appena tornato dalla sua quarta visita a Gaza dall'inizio della guerra.  Secondo gli ultimi dati almeno il 60% delle case di Gaza sono state "distrutte o danneggiate". Nove scuole su 10 hanno subito "danni significativi". Colpiti anche ospedali, edifici pubblici e reti elettriche. 

Medioriente, Israele: congedi a riservisti a Gaza, ma saranno richiamati

In un incontro con truppe dislocate a Gaza il capo di stato maggiore israeliano gen. Herzi Halevi ha assicurato che i vertici dell'esercito si rendono conto del fardello ricaduto sui riservisti in seguito a un conflitto che si protrae da oltre tre mesi. ''Noi comprendiamo - ha detto - che fra i riservisti esiste una tensione insita fra il servizio sul campo di battaglia ed il ritorno a casa''. ''Noi stiamo attuando un piano - ha aggiunto - in base al quale una parte delle forze di riserva vengono ora congedate, ben sapendo al tempo stesso che dovremo richiamarle di nuovo''. In un editoriale dedicato alla questione, Haaretz prevede che nei mesi a venire l'onere che ricadrà sui riservisti è destinato a crescere ulteriormente. Il giornale sollecita dunque il governo di Benyamin Netanyahu (che si basa fra l'altro sul sostegno di due partiti ortodossi) ad avviare una coscrizione obbligatoria per i giovani ebrei ortodossi, ''decine di migliaia dei quali - polemizza - stanno nei loro collegi rabbinici senza dare alcun contributo né allo sforzo militare né a quello economico del Paese''. 

Medioriente, relatore speciale Onu: Israele ha violato diritto internazionale a Gaza

La relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi afferma che Israele ha violato il diritto internazionale bombardando la Striscia di Gaza, distruggendo interi quartieri e uccidendo oltre 23.000 palestinesi. “Israele ha fatto una serie di cose che sono in gran parte illegali - ha detto Francesca Albanese in una conferenza stampa a Madrid - Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato per proteggere le persone che non partecipano ai combattimenti: civili, prigionieri di guerra, malati e feriti". “Ciò significa distinguere tra combattenti e civili - ha aggiunto - e garantire che gli attacchi militari siano proporzionati per evitare danni eccessivi alla popolazione. Invece, quello che è successo sono stati più di 100 giorni di pesanti bombardamenti. Nelle prime due settimane sono state usate 12.000 bombe, ordigni del peso di circa una tonnellata, in zone molto affollate”.

Medioriente, Hamas: 142 morti in 24 ore, sono 24.762 da inizio guerra

Il ministero della Sanità a Gaza, che è gestito da Hamas, ha reso noto che, nelle ultime 24 ore, sono state uccise sotto i bombardamenti israeliani 142 persone e altre 278 sono rimaste ferite nella Striscia. Secondo il ministero, inoltre, dallo scoppio della guerra, sono stati uccisi 24.762 palestinesi e altri 62.108 feriti.

Medioriente, raid Iran su Erbil, Paesi Bassi denunciano uccisione bebè olandese

Un neonato olandese è morto nel raid condotto nei giorni scorsi dall'Iran su Erbil, nel quale - secondo i Guardiani della Rivoluzione - è stato colpito il "quartier generale" del Mossad nel Kurdistan iracheno. Lo ha confermato la ministra degli Esteri dei Paesi Bassi, Hanke Bruins Slot, che ha chiesto "chiarimenti" al suo omologo iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, e ha convocato l'ambasciatore di Teheran. "La morte di questo bambino, che aveva meno di un anno, è devastante", ha affermato Slot, che ha trasmesso le sue condoglianze ai familiari del piccolo, aggiungendo che il governo olandese ha già offerto assistenza consolare in "questo momento difficile". La ministra ha condannato "fortemente" anche l'attacco stesso.

Missione Ue nel Mar Rosso, almeno tre navi contro missili e droni Houthi

La missione che l'Ue sta preparando nell'area del Mar Rosso, per proteggere il traffico mercantile bersagliato dagli Houthi yemeniti, conterà su almeno "tre navi" militari, in grado di attuare il mandato, che sarà quello di abbattere "missili, razzi o droni" lanciati contro le imbarcazioni dirette o provenienti dal Canale di Suez. Lo spiega una fonte diplomatica europea, in vista del Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo a Bruxelles, nel quale i ministri discuteranno anche della missione, oltre che della guerra in Ucraina, del conflitto nella Striscia di Gaza e della situazione in Armenia e Azerbaigian.  
L'idea, conferma la fonte, è quella di "costruire" sulla missione Agenor, che già opera in un'area di operazione centrata sullo stretto di Hormuz, estesa verso nord a tutto il Golfo Persico e verso sud alla zona di Oceano Indiano in corrispondenza delle coste dell'Oman. Come Agenor, cui partecipa già la Norvegia, la missione sarà "aperta" alla partecipazione di Paesi non Ue, interessati a preservare la libertà di navigazione nel Mar Rosso. Lo scopo dell'operazione sarà difensivo: si occuperà prevalentemente di abbattere il "fuoco in arrivo" e non prevede "operazioni a terra". I ministri ne discuteranno sicuramente lunedì, ma non sono previste decisioni definitive.  
L'idea, spiega, è quella di approvare la missione nel Consiglio Affari Esteri del 19 febbraio, ma si vorrebbe anche "accelerare un po'", per lanciarla "il più presto possibile". Le difficoltà di navigazione nel Mar Rosso potrebbero provocare ulteriori tensioni inflazionistiche, tanto che la Commissione, che il prossimo 15 febbraio presenterà le previsioni economiche d'inverno, ha ripetutamente avvertito che la situazione va monitorata con molta attenzione. Lunedì prossimo, comunque, "non penso che i ministri discuteranno su chi sarà il comandante", ma "penso che ci sarà una larga convergenza sulla necessità di avere una missione simile", conclude la fonte.

Al Jazeera: 10 uccisi in raid israeliani a Khan Yunis

È di 10 morti il numero delle vittime dopo i bombardamenti israeliani nella notte nella zona Abasan di Khan Yunis. Secondo l'emittente qatariota al Jazeera ai raid aerei notturni si sono aggiunti i carri armati e i veicoli dell'esercito israeliano che si sono spinti nelle vicinanze dell'ospedale Nasser e dell'ospedale da campo giordano.

Gantz re dei sondaggi a scapito di Netanyahu, 50% contro 31%

Il leader centrista, ora ministro del Gabinetto di guerra, Benny Gantz è l' incontrastato re della scena politica a scapito di Benyamin Netanyahu, secondo un nuovo sondaggio del quotidiano Maariv che gli assegna il 50% dei favore rispetto al 31% del premier. Rilevazione che, tuttavia, assegna una crescita anche al discusso leader di destra radicale, e ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir. Secondo il sondaggio del quotidiano, 'Unità nazionale' partito di Gantz avrebbe, se si votasse oggi, una maggioranza di 39 seggi alla Knesset mentre il Likud di Netanyahu otterrebbe 16 seggi, un divario di più del doppio. 'Potere ebraico' di Ben Gvir salirebbe invece a 9 seggi, il massimo di rappresentanza fino ad oggi. Il leader dell'opposizione Yair Lapid - che è rimasto fuori dal governo di guerra - vedrebbe confermati i 13 seggi del suo partito. Nella divisione per blocchi, l'attuale opposizione - anche se Unità nazionale di Gantz fa parte del governo di emergenza - avrebbe nel complesso 66 seggi alla Knesset contro i 44 della corrente maggioranza, una prevalenza schiacciante.

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