A quasi due anni dall'invasione su larga scala lanciata dalla Russia, il futuro dell'Ucraina al centro della riunione a Davos tra il governo di Kiev ed i rappresentanti di circa 80 Paesi. L'evento, focalizzato sulla 'Formula di pace' proposta dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è tenuto prima dell'inizio dell'incontro annuale del World Economic Forum (Wef) nella località svizzera
Guerra in Ucraina, così account fake su TikTok hanno diffuso la disinformazione russa
Un network di profili fasulli individuato dalla BBC ha pubblicato video che hanno ottenuto milioni di visualizzazioni con lo scopo di minare il sostegno a Kiev. La piattaforma ha fatto sapere di aver rimosso più di 12mila account. LEGGI
Tutte le elezioni del 2024 nel mondo, dalle presidenziali Usa a quelle in Russia
Quest'anno circa la metà della popolazione mondiale sarà chiamata a esprimere il proprio voto in quasi 50 Paesi tra elezioni nazionali, comunitarie e locali. Si comincia con Taiwan, poi gli importanti appuntamenti elettorali in India, Europa e nel Regno Unito. Appaiono già scontati i risultati in Russia, Iran e Bielorussia. L'APPROFONDIMENTO
Ucraina, rifiuta preghiera vittoria, destituito sacerdote russo
In Russia, un noto sacerdote liberale rischia l'espulsione dalla chiesa ortodossa per essersi rifiutato di leggere una preghiera che chiedeva a Dio di guidare la Russia nella vittoria sull'Ucraina. Lo ha deciso il tribunale diocesano in una riunione ieri, sabato. Il tribunale ha spiegato che padre Alexei Uminsky, ex rettore della chiesa della Trinità di Mosca a Khokhly ha "violato il giuramento sacerdotale, rifiutandosi di adempiere alla benedizione patriarcale di leggere la preghiera per la Santa Russia durante la Divina Liturgia", preghiera che Vladimir Putin ha reso obbligatoria durante le funzioni religiose. La sessione del tribunale si è tenuta senza la partecipazione di Alexei Uminsky, che peraltro non si era presentato neppure ai due incontri precedenti; e ora la decisione deve essere approvata dal patriarca Kirill, strenuo difensore delle scelte del Cremlino. In un'intervista dello scorso novembre, Uminsky aveva affermato che il linguaggio della guerra e dell'"operazione militare speciale" non e' "in alcun modo compatibile" con la liturgia ecclesiastica; e aveva incoraggiato i credenti a cercare sacerdoti che "pregano più per la pace che per la vittoria e capiscono che ogni vittoria e' sempre una vittoria di Pirro in queste guerre". Nella preghiera ci sono frasi del tipo: "Alzati, o Dio, per aiutare il Tuo popolo, e concedici la vittoria con la Tua potenza" e "Poichè Tu sei intercessione, vittoria e salvezza per coloro che confidano in Te, e a Te mandiamo gloria". Non è la prima volta che i sacerdoti vengono puniti per sfidare la linea ufficiale della Chiesa ortodossa. Al sacerdote Ioann Koval, della Chiesa di Sant'Andrea il Primo Chiamato, è stato vietato di servire perche' aveva sostituito la parola "vittoria" con "pace" nella stessa preghiera; poi un tribunale ecclesiastico lo ha destituito. Nell'aprile 2021, Uminsky ha invitato le autorita' a mostrare misericordia cristiana e a consentire a un medico di visitare il blogger anti-Putin Alexei Navalny, che all'epoca era in sciopero della fame.
Ucraina, bombe russe sul Kherson, sei civili feriti
Sei civili sono rimasti feriti nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale, durante i bombardamenti russi di ieri: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform. "Nelle ultime 24 ore, il nemico ha lanciato 103 attacchi sparando 406 proiettili da mortai, artiglieria, Grad (sistemi missilistici a lancio multiplo, ndr), carri armati, Uav (droni, ndr) e aerei. Il nemico ha sparato 28 proiettili contro la città di Kherson... Sei persone sono rimaste ferite a causa dell'aggressione russa", si legge nel messaggio. Prokudin ha aggiunto che l'esercito russo ha preso di mira i quartieri residenziali degli insediamenti della regione e le infrastrutture portuali.
Ucraina, a Davos riunione con 80 Paesi, focus su Formula di pace
A quasi due anni dall'invasione su larga scala lanciata dalla Russia, il futuro dell'Ucraina sarà al centro di una riunione oggi a Davos tra il governo di Kiev ed i rappresentanti di circa 80 Paesi. L'evento, focalizzato sulla 'Formula di pace' proposta dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si terrà prima dell'inizio dell'incontro annuale del World Economic Forum (Wef) nella località svizzera. Il piano in 10 punti di Zelensky, presentato per la prima volta alla fine del 2022, prevede il ritiro di tutte le forze russe dai territori occupati dell'Ucraina, compresa la Crimea, il perseguimento dei crimini di guerra russi, risarcimenti e garanzie di sicurezza. Inoltre i leader russi sarebbero tenuti a rendere conto del loro ruolo nell'invasione. Mosca rifiuta il piano e non è stata invitata ai precedenti incontri. Zelensky non dovrebbe partecipare al quarto round dei colloqui, l'ultimo dei quali si è svolto lo scorso ottobre a Malta, ma prenderà parte al Wef con l'obiettivo di rinsaldare l'appoggio dell'Occidente a Kiev. Negli ultimi due anni, Zelensky ha partecipato al Forum in videoconferenza, ma lo scorso anno a Davos si era recata la moglie Olena.
Ucraina, la guerra colpisce gli anziani con isolamento e povertà
Un report di Amnesty International spiega che le persone più in là con l'età sono fortemente colpite dal conflitto. Il loro è uno stato di vulnerabilità crescente, dovuto anche all'emigrazione o al reclutamento dei giovani. LE FOTO
Kiev: 370mila soldati russi uccisi dall'inizio della guerra
Sono circa 370mila i soldati russi uccisi dalle forze ucraine dall'inizio dell'invasione del Paese da parte di Mosca: lo annuncia lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, come riporta Ukrinform. Nella sola giornata di ieri i morti sono stati oltre 840. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che si registrano anche 329 caccia, 324 elicotteri e 6.861 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 6.075 carri armati russi, 8.747 sistemi di artiglieria, oltre a 23 tra navi da guerra e imbarcazioni, un sottomarino e 1.814 missili da crociera.
Ucraina, a Davos riunione con 80 Paesi, focus su Formula di pace
A quasi due anni dall'invasione su larga scala lanciata dalla Russia, il futuro dell'Ucraina sarà al centro di una riunione oggi a Davos tra il governo di Kiev ed i rappresentanti di circa 80 Paesi. L'evento, focalizzato sulla 'Formula di pace' proposta dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si terrà prima dell'inizio dell'incontro annuale del World Economic Forum (Wef) nella località svizzera.
Il piano in 10 punti di Zelensky, presentato per la prima volta alla fine del 2022, prevede il ritiro di tutte le forze russe dai territori occupati dell'Ucraina, compresa la Crimea, il perseguimento dei crimini di guerra russi, risarcimenti e garanzie di sicurezza. Inoltre i leader russi sarebbero tenuti a rendere conto del loro ruolo nell'invasione. Mosca rifiuta il piano e non è stata invitata ai precedenti incontri.
Ucraina, tredici navi da guerra russe nel Mar Nero
Il gruppo navale russo nel Mar Nero si è espanso a 13 navi, inclusa una con otto missili da crociera di tipo Kalibr a bordo. Lo scrive l'agenzia Ukinform, citando una dichiarazione rilasciata dalle forze di difesa meridionali dell'Ucraina su Telegram. "Nonostante la tempesta, il gruppo navale nemico nel Mar Nero si è espanso fino a comprendere 13 navi, tra cui cinque grandi navi da sbarco e una portamissili di superficie", afferma il rapporto. La fregata russa Admiral Makarov è entrata in servizio di combattimento con otto missili da crociera di tipo Klaibr a bordo, precisa la stessa fonte.
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