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Guerra Israele-Hamas, Idf: uccisi i capi Hamas della strage di Beeri

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Medioriente, Hezbollah rivendica lancio razzi su Israele
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Medioriente, Hezbollah rivendica lancio razzi su Israele
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Sono stati uccisi in un attacco aereo nella Striscia di Gaza il comandante del battaglione Nuseirat di Hamas, Ismail Siraj, e il suo vice, Ahmed Wahaba. "Stiamo facendo in modo che non ci sia un'escalation  tra Israele e Libano" ha detto Il segretario di Stato Usa Blinken. Medici Senza Frontiere è stata costretta a evacuare il suo personale e le loro famiglie dall'area dell'ospedale Al-Aqsa. Hezbollah ha rivendicato il lancio di razzi dal Libano sul Monte Meron

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"Vogliamo evitare che si allarghi il conflitto" e "stiamo facendo in modo che non ci sia un'escalation tra Israele e il Libano". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken sottolineando che "stiamo esaminando le vie diplomatiche per cercare di dissipare queste tensioni". Le Forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno annunciato che il comandante del battaglione Nuseirat di Hamas, Ismail Siraj, e il suo vice, Ahmed Wahaba, sono stati uccisi in un attacco aereo stasera nella Striscia di Gaza. Il battaglione Nuseirat è responsabile del massacro nel Kibbutz Be'eri e in altre comunità di confine del 7 ottobre, scrive il Times of Israel. Medici Senza Frontiere è stata costretta a evacuare il suo personale e le loro famiglie dall'area dell'ospedale Al-Aqsa.

Hezbollah ha rivendicato il lancio di razzi dal Libano sul Monte Meron, nel nord di Israele. In una dichiarazione, il gruppo terroristico ha affermato di aver preso di mira un'installazione militare israeliana nell'area. L'attacco, afferma l'organizzazione, è "una risposta iniziale" al presunto assassinio israeliano del funzionario di Hamas Saleh al-Arouri in Libano la scorsa settimana Blinken è in Turchia, dove oggi incontrerà il suo omologo Fidan: al centro dei colloqui la guerra a Gaza e l'adesione della Svezia alla Nato.


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Liveblog del 7 gennaio 2024 sulla guerra Israele Hamas

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Borrell incontra alto esponente di Hezbollah a Beirut

Il capo della politica estera dell'Unione Europea Josep Borrell ha incontrato oggi a Beirut un alto esponente di Hezbollah, il 'Partito di Dio' sostenuto dall'Iran, come parte di una missione che punta a evitare che il Libano venga trascinato nella guerra tra Israele e Hamas.  Borrell ha avuto colloqui con il leader del gruppo parlamentare di Hezbollah, Mohammad Raad, hanno riferito i media libanesi. Una fonte dell'UE ha confermato l'incontro, avvenuto poche ore dopo che i militanti del gruppo hanno lanciato una raffica di razzi contro una base militare israeliana in risposta all'uccisione di un alto esponente di Hamas in un presunto attacco israeliano a Beirut martedì. L'Ue è "impegnata in un dialogo diplomatico con tutti i rappresentanti politici rilevanti che hanno influenza sulla situazione sul campo o che hanno un interesse in essa", ha detto la fonte. 

Blinken è arrivato in Giordania

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è atterrato in Giordania, ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller su X. "La Giordania è un partner vitale nel contribuire a prevenire la diffusione del conflitto nella regione, e apprezziamo la sua leadership nel facilitare l'invio di aiuti ai civili a Gaza", ha aggiunto.  Blinken è impegnato in un tour diplomatico di una settimana nella regione, nel quale avrà incontri con vari leader nel tentativo di impedire un'ulteriore escalation della guerra israeliana a Gaza. 

Idf, trovate gabbie di probabile detenzione ostaggi

Le forze israeliane hanno trovato gabbie nella Striscia di Gaza che potrebbero essere state utilizzate da Hamas per tenere ostaggi rapiti durante l'attacco del gruppo terroristico il 7 ottobre, lo riferisce l'emittente pubblica israeliana Kan. Il servizio televisivo cita risultati di intelligence non specificati che indicavano che le gabbie erano probabilmente usate per imprigionare ostaggi e spostarli in luoghi diversi, e potrebbero anche essere state usate da Hamas per tenere prigionieri palestinesi.

Israele, smantellata capacità militare Hamas in nord Gaza

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver "completato lo smantellamento" delle capacità militari di Hamas nel nord di Gaza. Il portavoce dell'IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, in una conferenza stampa ha affermato che l'esercito ha completato lo smantellamento della "struttura militare" di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Hagari fornisce una lunga spiegazione riguardo alle operazioni militari svolte finora a Gaza, sottolineando i risultati ottenuti dall'esercito ma sottolineando il tempo impiegato per realizzarli.


Msf evacua il personale dall'ospedale di Al-Aqsa a Gaza

Medici Senza Frontiere è stata costretta a evacuare il suo personale e le loro famiglie dall'area dell'ospedale Al-Aqsa, dopo giorni di combattimenti nella zona centrale di Gaza e in seguito all'ordine di evacuazione diffuso dalle forze israeliane in tarda mattinata con volantini nei quartieri attorno all'ospedale dove lavora l'organizzazione. Ne dà notizia Msf in una nota. "Con un grosso peso sul cuore siamo costretti ad evacuare mentre i pazienti, il personale ospedaliero e molte persone in cerca di un posto sicuro rimangono nei locali dell'ospedale", ha dichiarato Carolina Lopez, coordinatrice dell'emergenza di Msf all'ospedale. 

Israele, 'uccisi i capi battaglione del massacro di Beeri'

Le Forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno annunciato che il comandante del battaglione Nuseirat di Hamas, Ismail Siraj, e il suo vice, Ahmed Wahaba, sono stati uccisi in un attacco aereo stasera nella Striscia di Gaza. Il battaglione Nuseirat è responsabile del massacro nel Kibbutz Be'eri e in altre comunità di confine del 7 ottobre, scrive il Times of Israel.

Netanyahu: 'non fermare guerra fino a raggiungimento obiettivi'

"La guerra non deve finire finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi: l'eliminazione di Hamas, la restituzione degli ostaggi e la promessa che Gaza non costituirà più una minaccia per Israele". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu citato da Haaretz, sottolineando la necessità di "mettere tutto da parte e continuare con le forze unite finché non si otterrà una vittoria completa".

Blinken: 'evitare l'escalation tra Israele e Libano'

"Vogliamo evitare che si allarghi il conflitto" e "stiamo facendo in modo che non ci sia un'escalation tra Israele e il Libano". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken sottolineando che "stiamo esaminando le vie diplomatiche per cercare di dissipare queste tensioni". Il segretario americano, che oggi ha incontrato Erdogan in Turchia e il premier greco Mitsotakis in Grecia, ha poi ricordato che "parleremo con tutte le parti possibili, come facciamo dall'inizio" della crisi.

Calcio, Gaza: morto dopo bombardamento ct Olimpica Palestina

Mentre la nazionale di calcio maggiore della Palestina si accinge a giocare la Coppa d'Asia, quella Olimpica perde il suo commissario tecnico a poco più di tre mesi dal campionato continentale under 23 (15 aprile-3 maggio) che metterà in palio 3 o 4 posti per Parigi 2024.   Infatti la federcalcio palestinese ha fatto sapere che Hani Al-Masdar, che era appunto il ct della nazionale olimpica, è una delle vittime degli ultimi bombardamenti avvenuti sulla Striscia di Gaza. "La comunità sportiva palestinese si è svegliata questa mattina, sabato, con una nuova tragica notizia - è scritto in una nota -, il martirio del capitano Hani Al-Masdar, ex calciatore e allenatore della squadra olimpica nazionale, colpito dalle schegge di un missile sganciato da un aereo d'occupazione vicino alla sua casa nel villaggio  nel Governatorato Centrale della Striscia di Gaza". "Il quarantaduenne ha lasciato un segno distintivo negli stadi palestinesi - è scritto ancora nella nota -, come giocatore e allenatore, quindi la sua perdita costituisce un grande dolore nel cuore della sua famiglia e dei suoi tifosi, e un'altra nuova perdita per il calcio palestinese".   Viene poi ricordata la carriera di Hani Al-Masdar da calciatore e poi da tecnico, e poi che "nel 2021, Al-Musdar si è unito alla nostra squadra olimpica nazionale come primo allenatore nello staff tecnico. Ha partecipato alle qualificazioni asiatiche nel 2021 in Giordania, nel 2023 in Bahrein, al Campionato dell'Asia occidentale del 2023, che si è svolto in Iraq, ai Giochi arabi del 2023 in Algeria e ai Giochi asiatici del 2023 in Cina".   Infine viene sottolineato che in Palestina "dal 7 ottobre sono stati uccisi circa 88 tra giocatori e giocatrici di vari sport di squadra e atleti individuali, di cui 67 nel calcio. Sono stati uccisi anche 24 dirigenti e tecnici, mentre sono stati arrestati 8 esponenti del movimento sportivo, oltre a essere presi di mira più di 15 impianti sportivi".

Cacciatorpediniere Usa abbatte drone in Mar Rosso

Il Comando centrale degli Stati Uniti ha annunciato che il cacciatorpediniere lanciamissili USS Laboon ha abbattuto un drone sul Mar Rosso, lanciato da una zona dello Yemen governata dagli Houthi. Secondo il Comando centrale, il drone era vicino a diverse navi commerciali quando è stato intercettato in acque internazionali. Non sono stati segnalati danni o feriti. 

Blinken e Mitsotakis: ottime le relazioni Usa-Grecia

Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis hanno sottolineato oggi a Creta (Grecia) le buone relazioni tra i loro Paesi per affrontare le attuali sfide "difficili", in particolare le guerre in Europa e in Medio Oriente. "Siamo di fronte alle sfide piu' difficili, ma siamo uniti, che si tratti della guerra in Ucraina, della sicurezza e della stabilità in Medio Oriente o della guerra a Gaza. Questo ci dà forza per il futuro", ha detto Blinken dopo essere stato ricevuto da Mitsotakis. Il capo della diplomazia statunitense è stato ricevuto dal suo omologo greco, Yorgos Yerapetritis prima di trasferirsi nella casa di Mitsotakis nella citta' di Chania (Creta). Nella residenza, i due politici hanno iniziato un incontro privato dopo aver rilasciato brevi dichiarazioni in cui hanno assicurato che le relazioni tra Washington e Atene sono al massimo.


Media, la Turchia chiede agli Usa una tregua immediata a Gaza

La Turchia vuole un cessate il fuoco immediato a Gaza e un invio di aiuti umanitari nella Striscia senza interruzioni. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan durante un incontro a Istanbul con il Segretario di Stato degli Usa, Antony Blinken, secondo fonti diplomatiche citate da Anadolu. Durante il colloquio, durato oltre due ore, Fidan ha anche ribadito che la Turchia si aspetta che gli Usa approvino la vendita di caccia F-16 alle forze armate turche e che l'adesione della Svezia alla Nato, non ancora ratificata da Ankara, resta a discrezione del parlamento turco. Nelle ultime settimane, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che oggi ha visto Blinken a Istanbul dopo l'incontro con Fidan, aveva legato il via libera di Ankara all'entrata di Stoccolma nell'Alleanza Atlantica all'approvazione della vendita degli F-16 alla Turchia da parte degli Usa. Ankara chiede i caccia agli Stati Uniti dal 2019, in seguito all'esclusione dal programma di cooperazione militare sui caccia F-35 voluta dall'ex presidente americano Donald Trump, dopo che la Turchia scelse di acquistare il sistema di Difesa missilistico russo S-400. La Commissione Esteri dell'assemblea parlamentare turca ha approvato i protocolli di Stoccolma ma il voto finale da parte dei deputati non è ancora arrivato e il parlamento riaprirà il 16 gennaio, dopo la pausa di fine anno.

Blinken da Fidan, Turchia insiste per cessate il fuoco

Dal Ministero degli Esteri turco fanno sapere che durante l'incontro di oggi Fidan ha rinnovato l'impegno della Turchia a mediare tra Russia e Ucraina per riaprire il 'corridoio del grano', un passaggio sicuro attraverso il Mar Nero per far partire i beni alimentari bloccati nei porti ucraini. Altri argomenti dell'incontro tra i due ministri la situazione in Iraq e nel Caucaso, dove negli ultimi anni la situazione tra Armenia e Azerbaigian, stretto alleato di Ankara, e' spesso degenerata in scontri. Negli ultimi mesi un fragile accordo garantisce la pace tra i due Paesi, con la restituzione all'Azerbaigian delle terre contese. Un'intesa che pero non è stata accettata da diversi partiti politici armeni. Fidan e Blinken si sono incontrati per la terza volta dal 7 ottobre, giorno che ha segnato l'inizio del conflitto in Medio Oriente e che ha portato alla durissima reazione di Israele su Gaza. Dopo l'incontro con il ministro degli Esteri, Fidan ha avuto un colloquio di circa due ore con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Blinken da Fidan, Turchia insiste per cessate il fuoco

La Turchia insiste per un cessate il fuoco permanente a Gaza e riallaccia i fili del dialogo con gli Stati Uniti. Oggi il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha avuto un incontro di quasi due ore a Istanbul con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, durante il quale diversi sono stati i temi toccati. In base a quanto reso noto da funzionari del ministero degli Esteri di Ankara, Fidan ha colto l'occasione per rinnovare agli Stati Uniti l'invito a intervenire "con urgenza" per giungere a un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza. La Turchia non ha mai risparmiato critiche per il duro intervento di Israele e chiede che la popolazione civile possa avere accesso agli aiuti umanitari. Fidan ha ribadito la necessita' di avviare un processo politico che porti alla creazione di uno Stato palestinese, "unica via per la pace". Altro argomento sul tavolo l'ingresso della Svezia nella Nato. Gli Stati Uniti premono, ma Ankara oggi ribadisce che "l'ultima parola spetta al parlamento". La ratifica era stata inizialmente prevista nei lavori parlamentari della prima settimana di gennaio, salvo poi subire un rinvio. Manca solo il via libera del parlamento ed è difficile che, a questo punto, non arrivi. Il via libera è legato a doppio filo alla cessione di 40 jet da guerra F16 di fabbricazione americana e 40 kit per la modernizzazione della flotta di Ankara, attesi da più di due anni. A Blinken oggi Fidan ha dichiarato che la Turchia si aspetta "la finalizzazione del processo di cessione". In questo caso manca il via libera del Congresso Usa, ma l'allargamento alla Svezia dovrebbe sbloccare la situazione.

Israele testa al nord il sofisticato dirigibile Sky Dew

Israele testa al nord lo Sky Dew  ('Tal Shemayim'), il sofisticato dirigibile capace di rilevare le minacce, dagli aerei ai missili da crociera e quelli balistici. L'enorme dirigibile - scrive Ynet - si è alzato nel cielo oggi anche se è ancora in fase di implementazione e non è considerato operativo. In Libano lo hanno visto da lunga distanza e hanno riferito - riporta sempre il media israeliano - che era di fronte a Bint Jebel, città non lontana dal confine. Il sistema Tal Shemayim, assemblato all'interno di un pallone gigante, è stato sviluppato nel corso degli anni grazie alla cooperazione israeliana e americana: considerato dall'aeronautica militare il più grande del suo genere al mondo, ha decine di telecamere speciali, minuscoli computer e grandi radar. E' lungo 117 metri e pesa diverse tonnellate. Osserva e vede lontano, verso est, a centinaia di chilometri di profondità nel territorio nemico. Per aumentare il suo angolo di visione, può volare a grande altezza e quindi osservare da una distanza maggiore. Il nuovo pallone si unisce a quello più vecchio, che protegge il reattore di Dimona. 

Ceo McDonald's: "Boicottaggi duro colpo per noi"

Il ceo di McDonald's, Chris Kempczinsky, ha ammesso che i boicottaggi scattati in seguito alle operazioni militari israeliane a Gaza hanno colpito duramente la catena di ristorazione fast food più famosa nel mondo. Un colpo subito principalmente in Paesi mediorentali, le cui ripercussioni si sono pero' sentite anche altrove. "Riconosco che il business in diversi mercati del Medio Oriente, ma anche in altre regioni, ha subito un significativo impatto a causa della guerra. La disinformazione sta colpendo brand come McDonald's", ha detto Kempzinsky. McDonald's, come anche Starbucks e Kfc, e' finito nel mirino dell'opinione pubblica a causa delle accuse circa le relazioni finanziarie con Israele e il sostegno allo Stato ebraico. Per McDonald's la situazione è peggiorata dopo che, durante il conflitto, i rappresentanti del brand in Israele hanno pubblicato un video in cui viene mostrata la distribuzione di cibo ai soldati dello Stato ebraico. La reazione della catena di fast food è arrivata attraverso le filiali di Emirati, Kuwait, Giordania, Egitto, Oman, Libano e Arabia Saudita, che hanno diffuso comunicati in cui venivano negati i presunti rapporti con lo Stato ebraico e iniziato raccolte fondi a favore dei civili di Gaza. 

Haniyeh a Blinken: "Fermi l'aggressione contro i palestinesi"

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha rivolto un appello in un videomessaggio al segretario di Stato Usa Antony Blinken, esortandolo a sfruttare la sua missione nella regione per ''fermare l'aggressione contro i palestinesi'' e far sì che ''termini l'occupazione dei territori palestinesi''. Il leader di Hamas ha anche affermato che il sostegno degli Stati Uniti all'operazione israeliana a Gaza ha "causato massacri e crimini di guerra senza precedenti contro il nostro popolo" e ha detto di sperare che Blinken abbia "imparato la lezione degli ultimi tre mesi" .

Terminato dopo due ore incontro Erdogan-Blinken

E' terminato dopo poco meno di due ore l'incontro a porte chiuse tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il segretario di Stato americano, Anthony Blinken. Il faccia a faccia è avvenuto in una delle residenze presidenziali di Istanbul, alla presenza dei numeri uno dei servizi segreti dei due Paesi, Ibrahim Kalin per la Turchia e Jeffry Flake in rappresentanza della Cia. Il segretario di Stato americano prima di Erdogan aveva avuto un colloquio di quasi due ore con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. In base a quanto reso noto dal ministero degli Esteri di Ankara, il dialogo tra Fidan e Fake ha avuto come principali argomenti le operazioni militari israeliane e la crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza. I due hanno anche parlato dell'allargamento Nato alla Svezia, il cui destino è legato alla attesa ratifica da parte del Parlamento turco. Si tratta della prima tappa della missione che porterà Blinken in diversi Paesi del Medio Oriente e del Mediterraneo nei prossimi giorni. Il capo della diplomazia Usa sta per partire alla volta della Grecia e lunedì sarà in Israele. 

Borrell: "Necessario Libano non sia coinvolto in guerra"

Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, auspica che il Libano non sia "coinvolto in un conflitto regionale", malgrado le ostilità nel sud del Paese tra Hezbollah e Israele. "E' un imperativo evitare una escalation regionale in Medio Oriente, è assolutamente necessario evitare che il Libano sia trascinato in un conflitto regionale" ha detto Borrell parlando a Beirut con il suo omologo libanese. "Mando lo stesso messaggio a Israele: nessuno uscirà vincitore da un conflitto regionale", ha aggiunto. 


Blinken ricevuto da Erdogan, focus su Gaza e F-16

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è stato ricevuto a Istanbul dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riferisce l'account Twitter dell'Akp, il partito al governo di Turchia. In cima all'agenda dei colloqui la guerra nella Striscia di Gaza e la richiesta turca di acquistare F-16 dagli Stati Uniti.

Israele attacca in Libano dopo razzi rivendicati da Hezbollah

Israele ha effettuato una serie di attacchi nel sud del Libano dopo che circa 40 razzi sono stati lanciati nel nord di Israele questa mattina. Lo rende noto l'esercito israeliano affermando che i suoi aerei da combattimento hanno attaccato una serie di siti gestiti da Hezbollah nelle aree di Aita al-Sha'ab, Yaron e Ramya. Lo scrive il Guardian. Tra gli obiettivi c'erano un sito di lancio ed edifici militari.

Cominciato incontro Blinken-Erdogan a Istanbul

E' cominciato a Istanbul l'incontro fra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il segretario di Stato americano Antony Blinken. Lo riferiscono fonti diplomatiche. In precedenza Blinken aveva visto l'omologo turco Hanak Fidan. 

Il Papa, troppo morti: troppa distruzione, preghiamo per la pace

"E pensando a quello storico gesto di fraternità compiuto a Gerusalemme" da papa Paolo VI e dal patriarca Atenagora, "preghiamo per la pace, per la pace in Medio Oriente, in Palestina, Israele, in Ucraina, in tutto il mondo", ha detto papa Francesco all'Angelus. "Tante vittime delle guerre! Tanti morti! Tanta distruzione!", ha quindi esclamato, ribadendo: "Preghiamo per la pace".

Il Papa: vicino a popolo Iran per attacco terroristico a Kerman

"Esprimo la mia vicinanza al popolo iraniano, in particolare ai familiari delle numerose vittime dell'attacco terroristico avvenuto a Kerman, ai tanti feriti e a tutti coloro che sono colpiti da questo grande dolore". Così il Papa all'Angelus.

Iran, attacco Kerman: salito a 91 numero vittime

E' salito a 91 il numero delle vittime nell'attacco di tre giorni fa a Kerman, rivendicato dall'Isis, avvenuto durante le commemorazioni per il quarto anniversario della morte del generale Qassem Soleimani, ucciso in un raid americano a Baghdad. Lo ha reso noto la tv Irib, precisando che le due ultime vittime sono un bambino di 8 anni ed un uomo di 67. Un centinaio di persone restano ancora ricoverate in ospedale, di cui 11 in condizioni critiche.


Hamas: nuovo bilancio di 22.722 morti a Gaza

Il ministero della Sanita' di Gaza, gestito da Hamas, ha aggiornato il bilancio dei morti a Gaza dall'inizio della guerra con Israele. Sono almeno 22.722 le persone che sono state uccise. Sono 122 o morti nelle ultime 24 ore, mentre un totale di 58.166 persone sono state ferite nei quasi tre mesi di combattimenti.

Al via incontro Blinken-Fidan,atteso quello con Erdogan

E' iniziato da pochi minuti l'incontro tra il segretario di Stato americano Anthony Blinken e il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. Blinken e' atterrato a Istanbul ieri sera, prima tappa di una serie di incontri che il capo della diplomazia Usa ha in programma in diversi Paesi del Medio Oriente e del Mediterraneo. Blinken dovrebbe incontrare piu' tardi anche il presidente Erdogan, intorno alle 13 ora italiana. Il faccia a faccia tra i due è molto atteso per le tensioni da cui è stato preceduto. Il capo di Stato turco infatti è in assoluto il più critico nei confronti di Israele all'interno della Nato. 

Brasile critica Israele per proposta esodo palestinesi da Gaza

Il governo brasiliano ha manifestato preoccupazione per le "gravi dichiarazioni" delle autorità di Israele riguardanti la promozione dell'emigrazione dei palestinesi di Gaza verso altri Paesi, ricordando che esse costituiscono una violazione del diritto internazionale. In un comunicato pubblicato ieri sera il ministero degli Esteri brasiliano ha confermato di "aver preso atto con preoccupazione delle recenti dichiarazioni delle autorità governative israeliane che desiderano promuovere l'emigrazione della popolazione palestinese dalla Striscia di Gaza verso altri paesi, ripristinando gli insediamenti israeliani in quel territorio". Tali misure, si assicura, "costituiscono violazioni del diritto internazionale" che "aggravano le tensioni esistenti e danneggiano le prospettive di raggiungimento della pace nella regione". Il Brasile, si dice infine, "ribadisce la sua difesa della soluzione dei due Stati, con la creazione di uno Stato palestinese economicamente sostenibile che viva fianco a fianco con Israele, in pace e sicurezza, entro confini concordati di comune accordo e riconosciuti a livello internazionale". Le dichiarazioni che hanno suscitato la preoccupazione del Brasile sono state rilasciate il 31 dicembre dal ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, e nello stesso senso si è espresso anche il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir. 

Israele, circa 40 i razzi lanciati dal Libano

L'esercito israeliano ha riferito questa mattina di circa 40 razzi lanciati verso la regione di Meron dal vicino Libano, aggiungendo in un comunicato che le sue forze hanno colpito in risposta una cellula responsabile di alcuni di questi lanci.

Medioriente, Hamas: spero che Blinken abbia imparato la lezione

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, deve aver "imparato la lezione" e ora "dovrebbe concentrarsi sugli errori commessi sostenendo ciecamente Israele". Sono le parole del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, secondo quanto riferito da Times of Israel. "Ci auguriamo che il signor Blinken abbia imparato la lezione degli ultimi tre mesi e si sia reso conto della portata degli errori che gli Stati Uniti hanno commesso sostenendo ciecamente l'occupazione sionista e credendo alle sue bugie, che hanno provocato massacri e crimini di guerra senza precedenti contro il nostro popolo a Gaza", ha detto Haniyeh nel giorno in cui il responsabile americano ha iniziato il suo ennesimo tour in Medio Oriente. Blinken è arrivato a Istanbul ieri sera per la prima tappa di un viaggio che include visite in Israele e Cisgiordania, insieme a cinque stati arabi. Il suo tour si accompagna al crescente timore che il conflitto possa travolgere altre aree regionali.

Medioriente, Hezbollah rivendica lancio razzi su Monte Meron

Hezbollah ha rivendicato il lancio di razzi dal Libano sul Monte Meron, nel nord di Israele. In una dichiarazione, il gruppo terroristico ha affermato di aver preso di mira un'installazione militare israeliana nell'area. L'attacco, afferma l'organizzazione, e' "una risposta iniziale" al presunto assassinio israeliano del funzionario di Hamas Saleh al-Arouri in Libano la scorsa settimana.

Medioriente, media almeno 30 razzi lanciati verso Israele

Almeno 30 razzi sono stati lanciati verso Israele nelle prime ore del mattino oggi, scrive Ynet precisando che gli obiettivi della raffica sono stati in particolare Galilea e  alture del Golan. Secondo altre indicazioni, inoltre, alcuni missili hanno colpito il Monte Meron mentre altri sono stati intercettati. Nel nord del Paese sono riecheggiate le sirene d'allarme. 

Medioriente, Blinken in Turchia: focus su crisi Gaza e Svezia in Nato

Il capo della diplomazia americana Antony Blinken, è oggi in Turchia, prima tappa di un tour regionale in viaggio il Medio Oriente che lo porterà in Israele, nella Cisgiordania occupata e nel Qatar, per invocare maggiori aiuti a Gaza e parlare di come evitare una conflagrazione regionale, tre mesi dopo l'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Si tratta della quarta missione da ottobre del segretario di Stato Usa che, alla luce dei contrasti tra Usa e Israele sui continui attacchi di Tel Aviv a Gaza, si preannuncia molto difficile. Durante un incontro a novembre, Blinken aveva detto a Netanyahu che gli israeliani avrebbero dovuto accettare una serie di pause nei combattimenti a Gaza per far affluire più  aiuti nella zona di guerra e per consentire ai civili di lasciare le aree sotto attacco. Ma Erdogan resta uno dei critici più accesi di Israele, per l'uomo forte di Ankara, che non è riuscito a svolgere un ruolo di mediazione tra gli israeliani e Hamas, Israele e' uno "Stato terrorista" e il gruppo islamista un "gruppo di liberatori". La spinosa questione dell'adesione della Svezia alla Nato è l'altro motivo della visita di Blinken in Turchia. A fine dicembre la Commissione Affari Esteri del Parlamento turco ha semiaperto alla Svezia le porte dell'Alleanza Atlantica, ma il protocollo di adesione deve ancora essere approvato dalla maggioranza dei deputati per porre fine a una 'suspense' che dura da quasi 20 anni mese. La Turchia e' l'ultimo membro della Nato, insieme all'Ungheria, a bloccare la strada a questo paese scandinavo. Ankara critica la Svezia per la sua presunta clemenza nei confronti dei militanti curdi che si sono rifugiati sul suo territorio e usa il suo potere di blocco per ottenere la consegna di 40 aerei da combattimento americani F-16 e kit di ammodernamento per quelli che già possiede. Secondo una fonte diplomatica ad Ankara, il dossier F-16 è stato al centro di una conversazione telefonica la scorsa settimana tra Blinken e il suo omologo turco, Hakan Fidan. Blinken, incontrerà oggi anche il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan e, a fine giornata, farà una breve sosta in Grecia, preoccupata per la vendita di aerei da combattimento ad Ankara.

Medioriente, Unicef: 1,1 mln di bambini minacciati da conflitto, malattie e malnutrizione

I bambini della Striscia di Gaza si trovano ad affrontare una triplice minaccia mortale per le loro vite, con l'aumento dei casi di malattie, il crollo della nutrizione e l'escalation delle ostilità che si avvicina alla quattordicesima settimana. Lo scrive l'Unicef in una nota affermando che migliaia di bambini sono già morti a causa delle violenze, mentre le condizioni di vita dei bambini continuano a deteriorarsi rapidamente, con l'aumento dei casi di diarrea e la crescente povertà alimentare tra i bambini, aumentando il rischio di un aumento delle morti tra i bambini. "I bambini di Gaza sono intrappolati in un incubo che peggiora di giorno in giorno", ha dichiarato Catherine Russell, direttrice generale dell'Unicef. "I bambini e le famiglie della Striscia di Gaza continuano a essere uccisi e feriti nei combattimenti, e le loro vite sono sempre più a rischio a causa di malattie prevenibili e della mancanza di cibo e acqua. Tutti i bambini e i civili devono essere protetti dalla violenza e avere accesso ai servizi e alle forniture di base", ha aggiunto. I casi di diarrea nei bambini sotto i cinque anni sono passati da 48.000 a 71.000 in una sola settimana a partire dal 17 dicembre, pari a 3.200 nuovi casi di diarrea al giorno. L'aumento significativo dei casi in un periodo di tempo così breve è una forte indicazione del fatto che la salute dei bambini nella Striscia di Gaza si sta rapidamente deteriorando. Prima dell'escalation delle ostilità, si registrava una media di 2.000 casi di diarrea nei bambini sotto i cinque anni al mese. Questa recente impennata rappresenta uno sconcertante aumento di circa il 2000%.

Gaza, media: bilancio raid notturni Israele salito a 21 morti

E' salito ad almeno 21 morti e diversi feriti il bilancio dei bombardamenti israeliani di questa notte su Khan Yunis e Deir al-Balah, secondo quanto riporta l'emittente araba Al Jazeera. In particolare 18 vittime sono state registrate in una casa del quartiere al-Manara di Khan Yunis, nel sud della Strisci. Le altre tre sono state trovate tra le macerie di un'abitazione di Deir al-Balah, nel centro dell'enclave palestinese. 

Gaza, aerei Francia-Giordania lanciano carico aiuti medici

Parigi ha annunciato che un aereo da trasporto militare francese e uno giordano hanno lanciato 7,7 tonnellate di aiuti medici per un ospedale da campo della Striscia di Gaza nel corso di un'operazione congiunta. "La situazione umanitaria rimane critica a Gaza: in un contesto difficile, Francia e Giordania hanno consegnato aiuti alla popolazione e a coloro che la soccorrono", ha scritto ieri sera in un post su X il presidente francese Emmanuel Macron. L'operazione è stata effettuata nella notte tra giovedì e venerdì e aveva lo scopo di fornire aiuti medici all'ospedale da campo giordano della città meridionale di Khan Yunis. Il primo lancio aereo da parte di un Paese occidentale nella Striscia era stato concordato durante la recente visita di Macron in Giordania il mese scorso, ha detto la presidenza francese. Entrambi gli aerei C-130 avevano a bordo truppe francesi e giordane poiché l'operazione era strettamente coordinata, ha aggiunto Parigi.

Medioriente, media: almeno 15 morti in nuovi raid di Israele

Almeno 15 palestinesi sono morti e diversi altri sono rimasti feriti a seguito di un bombardamento effettuato stanotte da aerei da guerra israeliani a Deir al-Balah nel centro della Striscia di Gaza e a Khan Yunis nel sud, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.

Medioriente, Cameron sente il ministro degli Esteri dell'Anp

Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha sentito ieri sera al telefono il suo omologo dell'Autorità nazionale palestinese Riyad al-Maliki, riporta oggi la Wafa. Secondo il resoconto dell'agenzia di stampa palestinese, durante la chiamata Cameron ha chiesto l'urgente ingresso di maggiori aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e ha sottolineato la preoccupazione del Regno Unito per il mancato raggiungimento di una tregua. Maliki - riporta ancora la Wafa - ha ringraziato Cameron per il suo rifiuto delle dichiarazioni israeliane che chiedono lo sfollamento dei palestinesi e ha sottolineato il fallimento della comunità internazionale nel provvedere ai bisogni umanitari della Striscia. L'agenzia palestinese afferma infine che i due ministri hanno concordato di proseguire i contatti per coordinare le azioni volte a porre fine alla guerra, raggiungere un cessate il fuoco e accelerare l'arrivo degli aiuti necessari per far fronte alla carestia a Gaza. 

Medioriente, Ruanda: nessun colloquio con Israele per trasferimenti

Il governo del Ruanda ha smentito le recenti notizie apparse sul Times of Israel secondo cui il Paese africano avrebbe discusso la possibilità di accogliere i palestinesi "trasferiti" da Gaza. Kigali "prende atto della disinformazione pubblicata su un organo di stampa che sostiene colloqui tra Ruanda e Israele sul trasferimento dei palestinesi da Gaza. Questo è completamente falso", ha affermato il Ministero degli Affari esteri ruandese in post sul suo account X. "Nessuna discussione del genere ha avuto luogo né ora né in passato, e tale disinformazione dovrebbe essere ignorata", viene aggiunto. Poche ore prima la stessa smentita era arrivata dalla Repubblica democratica del Congo. Tre giorni fa Zman Yisrael, il portale in lingua ebraica del quotidiano israeliano, aveva scritto di colloqui segreti del governo di Netanyahu con diversi paesi riguardo a un programma di migrazione "volontaria" per i palestinesi. 

Medioriente, Oim servono 63 milioni di euro per aiuti a palestinesi

L'agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni ha lanciato un appello urgente per raccogliere 63 milioni di euro per sostenere la sua risposta ai crescenti e critici bisogni umanitari nei territori palestinesi. In un comunicato, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha affermato che centinaia di migliaia di civili hanno un disperato bisogno di aiuti, ma che ottenerli continua a essere ostacolato da "lunghe procedure di sgombero per i camion umanitari al confine e dalle intense operazione sul terreno e di combattimento". Le "frequenti interruzioni" delle reti di comunicazione hanno inoltre impedito il coordinamento degli aiuti umanitari, così come "l'insicurezza, le strade bloccate e la scarsità di carburante".

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