Slitta nuovamente il voto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla nuova risoluzione su Gaza. Lo ha fatto sapere il segretario di Stato americano Antony Blinken: "Gli Stati Uniti sono concentrati anche a riportare gli ostaggi a casa". Intanto, è atteso il voto del Consiglio di sicurezza sulla risoluzione Onu che prevede ampie pause umanitarie
Unesco, crescono i giornalisti uccisi nelle zone di conflitto
Sono 38 i giornalisti uccisi nel 2023 mentre operavano in zone di guerra, erano stati 28 nel 2022 e 20 nel 2021. La maggior parte delle vittime, come attesta l'Unesco nel suo rapporto annuale, si trovava in Medio Oriente: 19 in Palestina, 3 in Libano, 2 in Israele. Le altre vittime sono cadute in Afghanistan, Camerun, Siria e Ucraina. "Se il numero totale dei giornalisti morti nell'esercizio del loro lavoro è diminuito, passando dalle 88 vittime del 2022 alle 65 del 2023, questa tendenza nasconde un fenomeno grave e cioè l'aumento dei giornalisti uccisi nelle zone di guerra" ha detto la Direttrice generale dell'Unesco Audrey Azoulay. Inoltre sono innumerevoli le infrastrutture e gli uffici dei media danneggiati o distrutti. Sono state infine numerose le minacce, come attacchi fisici, detenzioni, confisca di attrezzature subite dai giornalisti in queste aree del mondo. Per questo, sottolinea l'Unesco, un gran numero di operatori dei media è fuggito o ha smesso di lavorare, creando "zone di silenzio" in molti paesi in conflitto, con gravi conseguenze per l'informazione sia per la popolazione locale che per il resto del mondo. L'Unesco infine lancia l'allarme per quello che potrà accadere il prossimo anno, nel corso del quale oltre ai conflitti ancora in atto si apre una stagione elettorale che riguarderà 2,6 milioni di persone che si recheranno alle urne in 60 paesi e l'aumento della violenza contro i giornalisti nei periodi elettorali è documentato da 759 attacchi in 70 paesi tra gennaio 2019 e giugno 2022, tra cui 5 omicidi.
Esercito ha bombardato "più di 300 siti in 24 ore"
L'esercito israeliano ha reso noto che le sue forze hanno bombardato più di 300 siti nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. E' la conferma che, nonostante Israele si sia detto disposto a concordare una nuova pausa nei combattimenti in modo da avere gli ostaggi indietro, le sue truppe sono ancora impegnate in battaglie e scontri diretti nell'enclave palestinese.
Gaza all'oscuro, Internet bloccato nella Striscia
L'accesso a Internet e alle telecomunicazioni è completamente bloccato a Gaza. Lo ha annunciato Jawwal, l'azienda di telecomunicazioni palestinese che fornisce comunicazioni via cavo e internet a Gaza, su X. "Siamo spiacenti di annunciare che tutti i servizi di telecomunicazione nella Striscia di Gaza sono andati perduti a causa dell'aggressione in corso. Gaza è nuovamente oscurata". Si tratta del settimo 'shutdown' completo dal 7 ottobre.
Iran: Raisi, 'è necessario fornire aiuto al popolo di Gaza'
"È necessario che tutti utilizzino pienamente le loro capacità per fornire assistenza al popolo di Gaza". Lo ha affermato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante una conversazione telefonica con l'omologo del Turkmenistan, Sardar Bardimohamedov. "Le atrocità del regime sionista e degli Stati Uniti contro i palestinesi a Gaza non hanno colpito profondamente e fatto infuriare soltanto le nazioni musulmane, ma il mondo intero", ha aggiunto il presidente della Repubblica islamica, citato da Irna. Durante il colloquio, Raisi e Bardimohamedov hanno espresso soddisfazione riguardo alla crescita delle relazioni tra i due Paesi, soprattutto a livello commerciale.
Onu, 360mila casi malattie infettive tra sfollati Gaza
Sono stati rilevati oltre 360mila casi di malattie infettive tra il milione e mezzo di sfollati che si sono rifugiati nelle strutture delle Nazioni Unite a Gaza, malattie amplificate dalle pessime condizioni igieniche e della mancanza di cibo. E' quanto segnala il rapporto quotidiano dell'Onu sul conflitto. Tra gli sfollati nei centri dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, sono stati rilevati casi di meningite, varicella, ittero e altre malattie respiratorie, cutanee e di altro tipo, indica il documento.
Washigton Post, Israele sta valutando tregua prolungata
Israele sta valutando un cessate il fuoco prolungato, "forse della durata di due settimane", per consentire ad Hamas di radunare gli ostaggi e trasferirli in un luogo sicuro prima di consegnarli. Lo scrive il Washington Post, secondo cui Israele potrebbe anche impegnarsi a ritirare le sue truppe dopo questo cessate il fuoco e condurre operazioni più mirate, soprattutto nel Nord della Striscia di Gaza.
Cameron, 'ora un cessate il fuoco sarebbe controproducente'
"Un cessate il fuoco lascerebbe Hamas al suo posto, con la loro ambizione di perpetrare altri attacchi terroristici come quelli del 7 ottobre: dunque non puoi avere un cessate il fuoco immediato e una soluzione basata sui due Stati, sono mutualmente incompatibili. Vogliamo un cessate il fuoco sostenibile, dunque non appena Hamas è messa fuori gioco e non sia più una minaccia per Israele: allora possiamo avere un cessate il fuoco allo stesso tempo di un processo di pace". A dichiararlo, in un'intervista al 'Corriere della Sera', è stato il ministro degli Esteri britannico David Cameron.
Hamas, 'Israele a Gaza ha ucciso 100 palestinesi in un giorno'
Gli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza avrebbero provocato la morte di "circa 100" palestinesi e il ferimento di altre centinaia in un solo giorno di guerra, secondo quanto afferma il ministero della salute di Hamas, che non distingue fra civili e miliziani nella conta delle vittime, citato dalla tv qatariota Al Jazeera.
Israele, altro soldato ucciso a Gaza, bilancio ora a 133
L'esercito ha annunciati la morte di un altro soldato ucciso in combattimento nel sud della Striscia. Si tratta di Lior Sivan, un riservista di 32 anni. Il bilancio dei soldati morti in battaglia, dall'inizio delle operazioni di terra a Gaza, è ora di 133.
Haniyeh incontra ministro ran, prima di volare in Egitto
Prima di partire all'Egitto per i colloqui sul cessate il fuoco e l'accordo sul rilascio degli ostaggi, il capo del Politburo di Hamas Ismail Haniyeh ha incontrato a Doha il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian. Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è atteso in Egitto alla guida di una delegazione "di alto livello", ha reso noto ieri una fonte di Hamas. Secondo la stessa fonte nell'organizzazione, il leader di Hamas parlera' con il ministro dell'Intelligence egiziano Abbas Kamel di "cessare l'aggressione e la guerra per preparare un accordo per liberare ostaggi e prigionieri e porre fine all'assedio sulla Striscia di Gaza".
Malaysia vieta ingresso porti alle navi israeliane
Il governo della Malaysia ha annunciato che vieterà l'ingresso nel Paese a qualsiasi nave battente bandiera israeliana o che faccia scalo nei porti malesi diretta verso Israele, e ha vietato alla compagnia di navigazione israeliana Zim di utilizzare le sue infrastrutture portuali. Lo ha annunciato il premier malese, Anwar Ibrahim, che è anche ministro delle finanze. Le navi Zim che finora attraccavano regolarmente nei porti malesi, anche se Malaysia e Israele non hanno relazioni diplomatiche.
Unicef, senza acqua molti altri bambini moriranno a Gaza
"I bambini e le loro famiglie sono costretti a utilizzare acqua proveniente da fonti non sicure, altamente salata o inquinata. Senza acqua sicura, molti altri bambini moriranno di privazioni e malattie nei prossimi giorni". Lo ha dichiarato il direttore esecutivo dell'Unicef Catherine Russell.
"L'accesso a quantità sufficienti di acqua pulita è una questione di vita o di morte, e i bambini di Gaza hanno a malapena una goccia da bere", ha aggiunto. Nei rifugi della Striscia, sottolinea l'Unicef, "lunghe code di donne e bambini esausti aspettano di poter usare, in media, un bagno ogni 700 persone, spingendo le persone a ricorrere ad altre strategie di coping, come l'uso di secchi o la defecazione a cielo aperto. Le docce sono ancora meno disponibili e le opzioni igieniche sono quasi inesistenti, con un impatto soprattutto su donne ragazze. Questo potrebbe portare a un ulteriore aumento della diffusione di malattie". Secondo le stime dell'Unicef, i bambini sfollati di recente nel sud della Striscia di Gaza hanno accesso solo a 1,5-2 litri d'acqua al giorno, ben al di sotto dei requisiti raccomandati per la sopravvivenza. Per gli standard umanitari, la quantità minima di acqua necessaria in caso di emergenza è di 15 litri, che comprende acqua per bere, lavarsi e cucinare. Per la sola sopravvivenza, il minimo stimato è di 3 litri al giorno.
Cnn, Israele propone a Hamas tregua per rilascio 40 ostaggi
Israele ha presentato ad Hamas una proposta che prevede una pausa di una settimana nei combattimenti nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio di 40 ostaggi: lo afferma Barak Ravid, analista di politica estera della Cnn che cita due funzionari israeliani e un'altra fonte a conoscenza della questione. Segnalata per la prima volta dal sito di notizie americano Axios, la proposta mira a far rilasciare donne, anziani e persone che necessitano di cure urgenti. L'accordo verrà presentato ad Hamas attraverso i mediatori del Qatar, ha detto Ravid. L'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Michael Herzog, ha confermato alla Cnn che Israele è disposto a mettere una pausa nei combattimenti se ciò significa rilasciare il maggior numero possibile di ostaggi.
L'attacco israeliano nella città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza
Bombardamento israeliano su un edificio residenziale della città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
Gaza, Mezzaluna rossa: 8 morti in raid su Deir al-Balah
Almeno otto persone sono morte e altre 34 sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano su un edificio residenziale della città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza: lo rende noto oggi la Mezzaluna rossa palestinese, citata dall'emittente araba Al Jazeera.
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti LEGGI
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi L'APPROFONDIMENTO