Il tycoon ha chiesto di respingere la richiesta del procuratore speciale Jack Smith di esaminare con urgenza il suo ricorso sull' immunità che rivendica nel procedimento per l'assalto al Congresso. L'obiettivo, secondo gli osservatori, è ritardare quanto più possibile l'inizio del processo, previsto per il 4 marzo
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Donald Trump ha chiesto alla Corte suprema di respingere la richiesta del procuratore speciale Jack Smith di esaminare con urgenza il suo ricorso sull'immunità rivendicata nel procedimento per l'assalto al Congresso. La difesa dell’ex capo della Casa Bianca invita quindi i saggi ad attendere l'esito dell'impugnazione nei gradi inferiori, senza bypassare il normale iter d'appello. L'obiettivo, commentano gli analisti, è quello di ritardare quanto più possibile l'inizio del processo: la data di avvio era prevista per il 4 marzo, ma nel frattempo è stato sospeso nella sua attività preliminare. Intanto, oggi – 20 dicembre - la Corte suprema del Colorado ha escluso Donald Trump dal voto delle primarie repubblicane per la Casa Bianca per il suo ruolo nell'assalto al Capitolo del 6 gennaio 2021. Non era mai successo: il tycoon ed ex capo della Casa Bianca diventa il primo candidato presidenziale della storia Usa a essere dichiarato ineleggibile in base al 14esimo emendamento, che esclude appunto dalle cariche pubbliche i funzionari coinvolti in "insurrezioni o rivolte" contro il governo americano (COSA POTREBBE SUCCEDERE). Tutto potrebbe legarsi adesso proprio al processo del 4 marzo.
Trump e la decisione dei giudici del Colorado
"Interferenza elettorale da repubblica delle banane", ha denunciato il Trump sul suo social Truth, accusando tra l’altro Joe Biden di aver orchestrato tutte le "false incriminazioni penali e civili" contro di lui. Ma Biden replica: “Non ci sono dubbi che Trump abbia sostenuto un'insurrezione". La decisione è sospesa sino al 4 gennaio, ma comunque si applica solo alle primarie repubblicane in Colorado nel Super Tuesday del prossimo 5 marzo. Anche se il Colorado è da sempre considerato uno Stato saldamente democratico - quindi Joe Biden lo potrebbe vincere a prescindere dalle sorti di Trump - la sentenza potrebbe influenzare lo 'status' dell'ex presidente nelle elezioni generale del 5 novembre 2024. Sarà molto probabilmente la Corte Suprema Federale - su richiesta del team di Trump - a decidere sulle sorti delle prossime presidenziali americane, come successo già nel 2000, quando bloccarono il riconteggio dei voti in Florida chiesto da Al Gore nella risicata vittoria di George W. Bush.
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Il processo del 4 marzo
L'accertamento dell'"insurrezione" o "rivolta" che Trump avrebbe istigato contro il Capitol passa dal processo federale fissato per il 4 marzo, proprio quello per cui Trump ha chiesto di respingere la richiesta del procuratore speciale Jack Smith di esaminare con urgenza il suo ricorso sull' immunità. Anche per questo Trump punta a guadagnare tempo e far slittare il dibattimento.