Usa Weekly News, Biden ai minimi di popolarità: Trump lo supera di quattro punti
Nella settimana in cui il Senato americano non approva un decreto-legge straordinario per aiutare Kiev nella guerra contro Mosca, la popolarità di Joe Biden è ai minimi, come racconta un sondaggio del Wall Street Journal. E lo stesso Biden ammette in un evento elettorale di raccolta fondi che, se non ci fosse stato Donald Trump, probabilmente non si sarebbe ricandidato alla presidenza. Trump, intanto, nel sondaggio del WSJ supera Biden di quattro punti sui sondaggi in vista di Usa 2024
A cura di Valentina Clemente
Nessun aiuto - Salta l’avanzamento di un decreto-legge straordinario per aiutare Kiev nella guerra contro Mosca. Nel disegno il Congresso avrebbe stanziato circa 111 milioni di dollari, di cui la maggior parte erano aiuti all’Ucraina. Sarebbero serviti 60 voti per fare passare la legge, ma a favore si sono espressi solo in 51, contro 49. E il presidente Joe Biden non può far altro che ratificare la sconfitta. Oltre ai senatori repubblicani, anche l’indipendente Bernie Sanders si è espresso contro il decreto straordinario

"Se non ci fosse Trump…" - Parlando ad un evento elettorale di raccolta fondi a Boston, Biden ha detto che, se non tra i candidati alle presidenziali del prossimo anno non ci fosse Trump, lui probabilmente non si candiderebbe. Ha, inoltre, aggiunto che alle elezioni del prossimo anno la “democrazia è a rischio” perché Trump e i suoi alleati intendono distruggere le istituzioni democratiche. “Non possiamo lasciarlo vincere”, ha ammonito il presidente

Popolarità al minimo - Joe Biden è ai minimi di popolarità nella sua presidenza: secondo il nuovo sondaggio del Wall Street Journal, il capo della Casa Bianca è dietro Donald Trump di 4 punti percentuali. La popolarità di Biden continua a diminuire, anche se si registra soprattutto tra gli elettori di tendenza Democratica (che potrebbero poi anche votarlo nell’Election Da)y. Biden, che cerca la rielezione, è al 43% contro il 47% Trump. E se nel sondaggio vengono considerati altri candidati, il vantaggio di Trump su Biden aumenta, rispettivamente al 37% e al 31%

Nessuna interferenza - Il presidente Joe Biden ha ribadito di non aver mai interferito negli affari del figlio Hunter o del fratello James che ha testimoniato negli scorsi giorni alla Commissione sorveglianza della Camera. “Sono tutte bugie”, ha detto seccamente rispondendo ad una domanda dei giornalisti alla Casa Bianca

La dittatura di Trump (secondo Robert Kagan) – Un forte campanello d’allarme sul possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca arriva dal Washington Post, in un lungo editoriale firmato dall’analista Robert Kagan e intitolato "La dittatura di Trump è sempre più inevitabile. Dovremmo smettere di fingere"

Secondo Kagan, dopo che Trump vincerà il Super Tuesday di marzo e avrà la nomination, il partito repubblicano e l’establishment finanziario si appiattiranno su di lui e, una volta alla Casa Bianca, difficilmente lo si potrà fermare. Niente è inevitabile, premette Kagan, elencando anche tutto quello che non è stato fatto per fermare il ritorno di The Donald

Usa 2024 - Il governatore del Nord Dakota Doug Burgum ha ritirato la sua candidatura dalla corsa per la Casa Bianca dopo aver registrato nei sondaggi percentuali ad una cifra e non essere riuscito a qualificarsi per il terzo e il quarto dibattito tv. Burgum è l’ultimo candidato a gettare la spugna, dopo Tim Scott, Mike Pence, Francis Suarez. Con Donald Trump, che intende boicottare tutti i duelli tv, restano in gara quattro candidati: Ron DeSantis, Nikki Haley, Vivek Ramaswamy e Chris Christie

Quarto dibattito – Tante scintille nel quarto dibattito presidenziale repubblicano in tv, con l’ex ambasciatrice all’Onu Nikki Haley sotto attacco da parte di Ron DeSantis e Vivek Ramaswamy, che l’hanno accusata di essere finanziata e condizionata dalle big corporations Usa. Ramaswamy le ha dato della “corrotta” e detto che è “l'unica persona più fascista di Joe Biden", ma il pubblico ha disapprovato. L’ex governatore del New Jersey Chris Christie ha preso le sue difese contro attacchi "rivolti non alle sue posizioni politiche ma alla sua intelligenza"

Il bestseller di Liz - Le memorie di Liz Cheney diventano subito un bestseller. Il suo libro è uno dei più venduti, e temporaneamente esaurito su Amazon. Oath and Honor: A Memoir and a Warning, parla del partito repubblicano, del periodo che precede l’attacco al Campidoglio il 6 gennaio 2021 e del pericolo di una potenziale vittoria di Trump nel 2024. Il libro dà nuovi dettagli sulla rivolta al Congresso, con l’ex speaker della Camera Kevin McCarthy che dice a Cheney di essere andato a Mar-a-Lago dopo l’attacco perché Trump era depresso e non mangiava

McCarthy out of Congress - Kevin McCarthy, ex speaker repubblicano della Camera cacciato dal suo stesso partito dopo soli nove mesi, lascia ufficialmente il Congresso. “Ho deciso di lasciare la Camera alla fine di quest’anno per servire l’America in modi nuovi. So che il mio lavoro è solo all’inizio”, ha scritto in un editoriale sul Wall Street Journal. McCarthy mette fine così a una carriera parlamentare quasi ventennale, segnata dalle sue aperte aspirazioni a diventare speaker, ma sgambettata dalla fronda trumpiana

Aborto in Texas per una gravidanza a rischio - Continua in Texas la battaglia legale contro una donna alla 20esima settimana di gestazione che ha ottenuto da una giudice di poter abortire per una gravidanza a rischio, nonostante il divieto statale vigente dopo la sesta settimana. Il procuratore generale dello stato ha impugnato la decisione davanti alla corte suprema statale e ha minacciato di perseguire qualunque medico o ospedale faccia abortire la donna, che rischia dei serissimi problemi di salute

Storico sciopero al WP - Centinaia di dipendenti del Washington Post hanno aderito allo sciopero di 24 ore indetto dopo 18 mesi di trattative infruttuose su contratti, salari e tagli al personale. Secondo i leader sindacali, è il primo sciopero del Post dagli Anni ‘70. Secondo Challenger, Gray and Christmas, una società di consulenza sulle risorse umane, il settore dei media ha visto circa 17.500 tagli di posti di lavoro solo nella prima metà del 2023

Alfabetizzazione mediatica – L’anno prossimo la California diventerà uno dei pochi Stati americani e al mondo a insegnare agli studenti l’alfabetizzazione mediatica, ovvero come individuare le fake news. Secondo gli esperti il nuovo corso è un imperativo in un momento in cui la sfiducia nei media è ai massimi storici e le nuove tecnologie pongono sfide senza precedenti

Una legge approvata questo autunno impone alle scuole pubbliche di insegnare un insieme di competenze che includano il riconoscimento di dati falsificati, l’identificazione di fake news e la gestione di contenuti Internet in modo responsabile. Inoltre l’American Psychological Association ha esortato i genitori e le scuole a insegnare l’alfabetizzazione mediatica prima di esporre i figli alle piattaforme di social media

New Yorkers are back - I ricchi sono tornati in massa nello stato di New York. Lo scrive il New York Times citando il Fiscal Policy Institute, organizzazione non profit di ricerca. Si tratta di quell’1% della popolazione con un reddito superiore agli 800 mila dollari. Una parte andata via durante la pandemia, spinta anche dal lavoro in remoto

I dati rivelano che le famiglie che stanno andando o sono andate via sono quelle con un reddito tra i 32 mila e i 65 mila (per lo più afroamericani e ispanici) e tra i 104 mila e i 172 mila. Tra luglio 2020 e luglio 2022, lo stato di New York ha perso oltre 430 mila residenti, il 94% della perdita della popolazione veniva dalla città di New York