Secondo il presidente ucraino il primo ministro ungherese Orban "non ha motivo di bloccare l'adesione dell'Ucraina all'Unione europea". Intanto è salito a 53 feriti, tra cui bambini, il bilancio di un attacco missilistico su Kiev. Il capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina Popko ha specificato che tutti sono stati soccorsi e non si hanno al momento notizie di decessi. Registrati "una decina di casi di caduta di detriti" di proiettili che hanno colpito il distretto di Desnyansky
Fonti: 'Ucraina non c'entra più, Orban guerreggia con l'Ue'
L'opposizione di Viktor Orban all'apertura dei negoziati di adesione dell'Ucraina nell'Ue non avrebbe più "nulla a che fare" con il dossier in sé ma troverebbe spiegazione in una "battaglia personale" del premier magiaro con l'Europa, slegata persino dalla questione dei fondi bloccati dalla Commissione. È quanto sostengono fonti ucraine bene informate. Sullo sfondo ci sarebbe anche l'avvicinamento alle elezioni europee di giugno, nel tentativo da parte di Orban di "accreditarsi" come il leader dei radicali nell'est europeo.
Meloni sente Zelensky, sostegno a Kiev in ogni ambito
"Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi, alla vigilia del Consiglio Europeo, una conversazione telefonica con il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. Il Presidente Meloni ha confermato il sostegno del Governo italiano in ogni ambito alle Autorità e alla popolazione ucraine". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.
M.O. e Ucraina, Biden: la palla è nel campo repubblicani
"I repubblicani alla Camera vogliono lasciare la citta' senza approvare finanziamenti cruciali per Israele e Ucraina. Non puoi dire che c'e' una crisi e poi dire che vuoi partire per tre settimane. La palla e' nel loro campo. Sto facendo il mio lavoro. I repubblicani dovrebbero fare la loro parte". Lo scrive il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sui finanziamenti per Israele e Ucraina in discussione al Congresso Usa.
Orban: non sosteniamo l'ingresso rapido di Kiev nell'Ue
"La rapida adesione dell'Ucraina all'Unione Europea avrebbe conseguenze devastanti per gli agricoltori europei, il bilancio dell'Ue e la sicurezza europea. Non è nell'interesse né dell'Ungheria né dell'Unione Europea, quindi non possiamo sostenerla!". Lo scrive su X-Twitter il premier ungherese Viktor Orban alla vigilia del Consiglio Europeo. Orban è già a Bruxelles per partecipare al summit con i Balcani occidentali.
Scholz: nel bilancio 2024 restano clima, coesione e Ucraina
"Questo vale anche per il bilancio 2024: stiamo portando avanti la trasformazione del nostro Paese in senso climatico, stiamo rafforzando la coesione sociale e continuiamo a stare al fianco dell'Ucraina": lo ha scritto su Twitter il cancelliere tedesco Olaf Scholz sintetizzando l'accordo sul bilancio raggiunto oggi. "Tuttavia, una cosa è chiara: dovremo accontentarci di una somma significativamente inferiore. Questo significa anche tagli e risparmi. Rispetteremo la regola del debito", ha scritto ancora il cancelliere notando che "questi difficili colloqui sul bilancio richiedono solitamente diversi mesi, mentre noi li abbiamo condotti in poche settimane". "Sono previsti risparmi e tagli, che si ripercuoteranno anche sui consumatori in termini di prezzi di elettricità, gas e benzina", sintetizza dal canto suo l'agenzia Dpa.
Ucraina, Kyivstar: graduale ripristino tlc dopo cyberattacco
Il principale operatore mobile ucraino Kyivstar ha annunciato il "graduale" ripristino dei servizi dopo l'attacco hacker di ieri mattina, di presunta matrice russa, che ha mandato in tilt le telecomunicazioni nel Paese. "I nostri esperti hanno cominciato a ristabilire le comunicazioni telefoniche in tutta l'Ucraina" ha riferito la portavoce di Kyivstar, Irina Lelitchenko, su Facebook, facendo notare che il ripristino dei servizi sara' "graduale" e che dei disservizi restano "possibili".
Ucraina, Kallas: non ottimista su accordo per ok negoziati
"E' importante ascoltare le preoccupazioni di tutti riguardo a questi punti che dobbiamo decidere. E spero che alla fine raggiungeremo un accordo. Ma in questo momento non sono così ottimista in merito". Lo ha dichiarato la premier estone, Kaja Kallas, rispondendo a una domanda sulle posizioni del premier ungherese, Viktor Orban, contro l'apertura dei negoziati di adesione dell'Ucraina all'Ue.
Ucraina, Orban: 'Adesione rapida a Ue avrebbe conseguenze devastanti'**
"La rapida adesione dell'Ucraina all'Unione Europea avrebbe conseguenze devastanti per i contadini europei, il bilancio dell'Ue e la sicurezza europea. Non serve gli interessi né dell’Ungheria, né dell’Unione Europea, quindi non possiamo sostenerlo!". Lo ha ribadito il premier ungherese Viktor Orban alla vigilia del vertice Ue.
Ucraina, fonti: Italia non blocca adesione né fondi
La "verità" è che l'Italia non bloccherà "mai" né l'allargamento dell'Ue all'Ucraina né l'assistenza finanziaria a Kiev. A spiegarlo è una fonte diplomatica europea. Tuttavia, osserva, "esistono anche altre priorità", tra cui i fondi per le migrazioni, come ha detto "non solo Giorgia Meloni", ma anche il premier olandese Mark Rutte. Non solo: c'è anche il problema della copertura finanziaria dei tassi di interesse aumentati sui bond Next Generation Eu, dal quale probabilmente partirà la discussione sulla revisione di medio termine dell'Mff 2021-27.
Inoltre, l'allargamento ai Balcani Occidentali è "non meno importante" dell'Ucraina, sia per l'Italia che per l'Europa, quindi Roma vorrebbe vedere nelle conclusioni sull'allargamento un linguaggio più favorevole sulla Bosnia-Erzegovina. Un'altra fonte diplomatica europea vede la posizione adottata dall'Italia in modo più critico: il Paese avrebbe espresso due concetti chiave, cioè "no adesione dell'Ucraina senza la Bosnia-Erzegovina" e "niente soldi freschi per l'Ucraina a meno che non ci siano soldi freschi" per "altri temi di interesse per l'Italia", tra cui le migrazioni, ma non solo. Secondo questa fonte, l'Italia farebbe parte di un gruppo di Paesi, che comprenderebbe anche "Ungheria, Slovenia, Slovacchia e Austria", che avrebbe "un approccio nuovo" alla questione Ucraina e nutrirebbe "ripensamenti".
Ucraina, Zelensky a Paesi nordici: se uniti Russia non prevarrà
"Il secondo vertice Ucraina-Europa del Nord si sta svolgendo puntualmente. Il nostro stile di vita europeo si basa sul rispetto delle comunita', dei Paesi e delle persone. Dobbiamo proteggerlo da un sistema russo opposto in cui una persona inizia guerre e sacrifica centinaia di migliaia di vite per le sue delusioni imperiali. Dobbiamo mantenere la pressione su di lui e sul suo sistema in modo che senta le perdite e si renda conto che deve rispettare l'Europa, il diritto internazionale e la nostra libertà, la libertà di tutte le nazioni libere. Finche' manteniamo l'unità, la Russia non sarà in grado di distruggere la nostra libertà. Ringrazio Norvegia, Finlandia, Danimarca, Islanda e Svezia per aver sostenuto l'Ucraina". Lo afferma il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, mentre a Oslo e' in corso il vertice tra Ucraina e Paesi nordici.
Ucraina, Zelensky vede premier islandese: coordinati i prossimi passi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito su X di aver incontrato la prima ministra islandese Katrin Jakobsdottir, durante il suo viaggio a Oslo, e di aver coordinato con lei "i prossimi passi internazionali e discusso del sostegno a lungo termine per il 2024 e oltre". "Il nostro obiettivo comune - ha scritto Zelensky postando una foto dell'incontro - è proteggere la libertà in Ucraina e in tutta Europa, e stiamo lavorando insieme per raggiungerlo". Il presidente ucraino ha poi ringraziato Reykjavik per "il sostegno politico, diplomatico, sanzionatorio e umanitario dell'Islanda, così come per l'istituzione del Registro dei danni e la posizione di principio sulla necessità di ritenere la Russia responsabile dei suoi crimini".
Ucraina, Copenaghen pronta a un pacchetto di aiuti da 1 miliardo per Kiev
Il governo danese presenterà un nuovo pacchetto di sostegno all'Ucraina del valore di 1 miliardo di euro. Lo ha annunciato la prima ministra Mette Frederiksen in una conferenza stampa a Oslo spiegando che giovedì presenterà il nuovo pacchetto di aiuti al Parlamento. Lo afferma Sky News. L'annuncio arriva mentre il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sta incontrando i leader dei Paesi nordici nella capitale norvegese. La Danimarca ha già fornito circa 2,8 miliardi di euro in aiuti militari a Kiev e altri 378 milioni di euro in aiuti umanitari dall'invasione della Russia.
Ucraina, Alemanno: sabato in piazza a Roma per la pace
Una fiaccolata per la pace tra Russia e Ucraina e per quella tra Israele e Palestina è stata organizzata dal movimento 'Indipendenza', la nuova creatura politica di Gianni Alemanno, per sabato pomeriggio nel centro di Roma. Partirà alle 16 dalla stazione della metro A Ottaviano ed arriverà in piazza Risorgimento. "Sia sullo scenario della guerra in Ucraina che in quello del conflitto in Medio Oriente, il governo italiano deve fare una profonda revisione delle sue posizioni, una revisione imposta non da scelte ideologiche, ma dalla constatazione della realtà. In Ucraina, dopo il viaggio di Zelensky negli Stati Uniti, è sempre più evidente che non è possibile conseguire una vittoria militare da parte della Nato, ed è sempre più urgente aprire un negoziato di pace che interrompa questo conflitto pagato sulla pelle del popolo ucraino", dice Alemanno, segretario nazionale del nuovo movimento che, il 16 dicembre, parlera' insieme a Nicola Colosimo, portavoce del movimento Magnitudo. "Per quanto riguarda il Medio Oriente, gli stessi Stati Uniti che hanno messo il veto al Consiglio di Sicurezza sulla risoluzione per il cessate il fuoco, hanno dichiarato, per bocca del presidente Biden, che il governo Netanyahu si deve fermare e non insistere ulteriormente nell'attacco a Gaza concentrandosi invece sulla
liberazione degli ostaggi. Nonostante questo, l'Italia si e'
ancora una volta astenuta all'Assemblea Generale dell'Onu sul cessate il fuoco. Tutti questi conflitti, oltre ad essere dei
disastri umanitari, hanno un impatto devastante sulla nostra
economia e sul nostro interesse nazionale, mentre il governo
sembra essere ormai piu' realista del re nell'insistere su
posizioni che oggi anche gli stessi Usa stanno abbandonando aggiunge Alemanno -. Per questo, sabato 16 dicembre il ovimento Indipendenza ha organizzato una fiaccolata per chiedere un impegno italiano per fermare tutte le guerre in corso e un profondo cambio di atteggiamento del governo Meloni, che proprio lo stesso giorno si diletta ad ospitare Elon Musk alla festa di Atreju. Vogliamo far sentire la voce di tanta gente proveniente da destra, come da altri schieramenti politici, che non accetta più questa politica totalmente asservita agli interessi atlantici e contraria al nostro interesse nazionale".
Ucraina, Danimarca promette pacchetto di aiuti militari per 1 miliardo di dollari
La Danimarca ha promesso di sostenere l’Ucraina con nuovi aiuti militari durante una conferenza stampa con i leader nordici e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Oslo mercoledì. Il primo ministro Mette Frederiksen ha annunciato il suo governo presenterà un pacchetto di aiuti per un totale di 1,1 miliardo di dollari al parlamento danese. Se adottato dal parlamento, il pacchetto dovrebbe includere munizioni, carri armati, droni e altre attrezzature. Zelensky è atterrato inaspettatamente mercoledì mattina a Oslo per partecipare al secondo vertice nordico-ucraino. I leader di Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia e Islanda hanno sottolineato ancora una volta il continuo sostegno all’Ucraina, che ormai da quasi due anni si difende da un’invasione russa su vasta scala. "Ora non è il momento di stancarsi della guerra che i coraggiosi soldati ucraini combattono ogni giorno... senza dubbio sosterremo la lotta dell'Ucraina finché sarà necessario", ha detto Frederiksen.
Ucraina, Zelensky incontra presidente Finlandia
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha incontrato il suo omologo finlandese, Sauli Niinisto, dopo i colloqui avuti in mattinata con le autorità norvegesi a Oslo. "Ho ringraziato la Finlandia per i 21 pacchetti di aiuti alla difesa per i nostri guerrieri, nonché per aver raddoppiato la produzione di munizioni per artiglieria", ha dichiarato Zelensky sul social X, definendo queste misure "fondamentali non solo per la nostra libertà ma anche per la libertà degli altri Paesi europei, in particolare di quelli che condividono il confine con la Russia". "Possiamo proteggere la nostra libertà solo agendo insieme e con un impegno a lungo termine", ha aggiunto Zelensky, specificando di aver parlato con Niinisto anche della Formula di Pace e di come "raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina, in tutta Europa ed oltre"
LEGGI QUA
Zelensky, 'al fronte non c'è una situazione crisi'
La situazione al fronte in Ucraina "non è una crisi", ma durante l'inverno sia le operazioni offensive che quelle difensive "rallentano", quindi è importante "scoraggiare gli occupanti". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa a Oslo, dove si trova in visita. Lo riporta Rbc Ucraina. Le parole di Zelensky rispondono a quanto affermato da un articolo del New York Times, secondo il quale leader militari americani e ucraini "sono alla ricerca di una nuova strategia che possano iniziare ad attuare all'inizio del prossimo anno per risollevare le sorti di Kiev e il sostegno in calo alla guerra del Paese contro la Russia". La spinta al nuovo approccio arriverebbe "dopo che la controffensiva dell'Ucraina, durata mesi, ha fallito nel suo obiettivo di riconquistare il territorio perduto e dopo settimane di incontri spesso tesi tra alti funzionari americani e le loro controparti ucraine". "Per quanto riguarda la dichiarazione dei generali statunitensi, alcuni, vi dirò questo: non si tratta della crisi, ma dell'inverno, e in inverno le operazioni rallentano sempre, controffensive o difensive. Quindi penso che questo segnale sia legato a questo", ha detto il presidente ucraino. Secondo Zelensky la cosa più importante per l'Ucraina ora è scoraggiare gli invasori. "In inverno tutto rallenta per molte ragioni, stiamo parlando della difesa dell'est dello Stato, perché la maggior parte delle truppe russe è concentrata lì. Ci hanno provato molte volte lì, dove il gruppo Wagner è stato sconfitto l'anno scorso. Ora hanno inviato lì un gran numero di truppe. Stiamo parlando di centinaia di migliaia di truppe. Pertanto, la cosa più importante è contenerli e distruggerli lì", ha sottolineato il presidente ucraino.
Russia: media, professore contro la guerra multato e rilasciato
La corte suprema della Repubblica dei Komi - in Russia nord-occidentale - ha inflitto una multa di 600.000 rubli (circa 6.000 euro) a Boris Kagarlitsky, un professore dell'Alta Scuola di scienze socio-economiche di Mosca arrestato a luglio con l'accusa di "giustificazione del terrorismo" presumibilmente per un commento online sull'attacco al ponte di Crimea, ma ne ha contestualmente ordinato il rilascio: lo riportano diversi media russi, tra cui il Moscow Times e Rbk. Il sociologo si era apertamente schierato contro l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe e la pubblica accusa aveva chiesto cinque anni e mezzo di reclusione. In estate, l'avvocato Sergey Yerokhov aveva spiegato al sito Agentstvo che dietro l'accusa vi era presumibilmente un post su Telegram in cui il professore analizzava le conseguenze militari dell'attacco al ponte di Crimea dell'ottobre del 2022. Il governo russo sta inasprendo sempre più la repressione del dissenso e all'inizio dell'invasione dell'Ucraina ha pure varato una legge bavaglio che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere giudicate "false" dalle autorità. Di fatto un modo per vietare ogni critica contro la guerra.
Zelensky, 'Orban non ha motivo per bloccare adesione Ue'
Il primo ministro ungherese Viktor Orban "non ha motivo di bloccare l'adesione dell'Ucraina all'Unione europea". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Fonti europee, 'su Ucraina testo del summit non è stabile'
Le conclusioni del vertice Ue, sul dossier Ucraina e sulla guerra in Medio Oriente "non sono ancora stabili". Lo ha spiegato un diplomatico europeo a poche ore dall'inizio del summit dei 27. Sul dodicesimo pacchetto di sanzioni a Mosca "c'è ancora qualche riserva da pochi Stati membri ma l'accordo è in arrivo", ha sottolineato la stessa fonte aggiungendo che, sul fronte allargamento, anche se ci fosse un'intesa con Budapest, sarebbe su Ucraina e Moldova. "La Bosnia non ha fatto i progressi sufficienti", ha precisato il diplomatico.
Scholz: attenti a un calo di sostegno all'Ucraina
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha messo in guardia sulle conseguenze di un calo del sostegno alla difesa dell'Ucraina contro l'attacco della Russia. "Putin è ancora determinato a mettere in ginocchio militarmente l'Ucraina", ha detto Scholz in una dichiarazione del governo in parlamento a Berlino. Il presidente russo conta sul fatto che il sostegno internazionale all'Ucraina si stia esaurendo e "il rischio che questo calcolo possa funzionare non può essere scartato a priori", ha detto il cancelliere come riferisce l'agenzia Dpa. Scholz ha sottolineato come il presidente degli Stati Uniti Joe Biden stia lottando per far approvare nuovi fondi a sostegno dell'Ucraina. Nell'Ue non c'è ancora un accordo su come stabilizzare il bilancio dell'Ucraina nei prossimi anni con un totale di 50 miliardi di euro. Scholz ha sottolineato: "L'Ungheria in particolare non ha ancora approvato".