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Summit "Primo.Innovare", le startup italiane incontrano le big tech americane a Seattle

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Nove startup innovative italiane attive nei settori dell’intelligenza artificiale e dell’aerospazio hanno partecipato al programma di internazionalizzazione, creato da Area Science Park e Serena – Private Operating Foundation, che offre la possibilità di entrare in contatto con alcuni tra i più importanti player del mercato americano

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Una giornata a tu per tu con alcuni tra i più grandi colossi tecnologici mondiali, per proporre le proprie soluzioni innovative e crescere nel mercato americano. Nove startup innovative italiane attive nei settori dell’intelligenza artificiale e dell’aerospazio hanno partecipato il 4 dicembre al World Trade Center di Seattle, negli Stati Uniti, al Summit “Primo. Innovare.”, il programma di internazionalizzazione creato da Area Science Park e Serena – Private Operating Foundation, che offre alle startup italiane la possibilità di entrare in contatto con alcuni tra i più importanti player del mercato americano.

L'incontro a Seattle

La giornata è cominciata con una visita alla factory di Boeing di Renton, nell'area metropolitana di Seattle. Le startup hanno avuto modo di entrare in contatto con il cuore produttivo del colosso degli aeromobili, raccontando le loro soluzioni innovative. Nel pomeriggio l’evento vero e proprio, al World Trade Center di Seattle. Il “summit” è stato introdotto dai saluti del vice-console generale d’Italia a San Francisco Davide Corriero, per poi lasciare spazio alle startup, che si sono presentate a Joseph Williams, riporto diretto del Governatore Jay Inslee e responsabile innovazione dello Stato di Washington, e a una platea di un centinaio tra investitori e grandi aziende del territorio, tra cui membri del network Greater Seattle Partners, che conta oltre 900 imprese locali nel solo settore aerospace (tra le altre, oltre alla già citata Boeing, anche Blue Origin). Alcune delle più importanti sono state protagoniste della tavola rotonda in cui sono intervenuti executive di Boeing, Amazon (Project Kuiper) e Google (NASA Project), oltre a Umbra Group – realtà industriale italiana già fornitore di Boeing e presente nello stato di Washington. All’evento hanno partecipato anche Eviation Aircraft, produttore del primo bimotore completamente elettrico Alice, e l’analista AIR-Aerospace Intelligence. Primo Innovare non termina però con l’evento fisico: i pitch delle startup saranno caricati e rimarranno disponibili nell’expo virtuale creato sul sito www.primoinnovare.org – un’ulteriore occasione di coltivare opportunità di business anche da remoto e a distanza di tempo, nel corso dei prossimi mesi.

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L'incontro a Seattle

Prossimo appuntamento a Las Vegas

“Nelle relazioni con il mercato globale, e in particolare con gli Stati Uniti, l’ecosistema dell’innovazione italiana sta cambiando approccio”, ha commentato Fabrizio Rovatti, dirigente tecnologo di Area Science Park. “Le nostre startup sono ormai altamente competitive, soprattutto nell’ambito del deep tech e ancor di più dell’intelligenza artificiale. Guardare all’estero non significa più solo andare a caccia di capitali difficilmente reperibili in Italia, ma mettersi in gioco per ambire a diventare veri e propri partner tecnologici di aziende del calibro di quelle presenti a Primo. Innovare. a Seattle”, ha aggiunto Rovatti. L’ente nazionale di ricerca accompagnerà una ricca delegazione di startup italiane anche al CES di Las Vegas ai primi di gennaio: Area Science Park da diversi anni infatti affianca Agenzia ICE nell’organizzazione del padiglione italiano all’interno della più grande fiera tech del mondo.

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“Messo in luce innovazioni e competenze”

“Le startup italiane che hanno partecipato hanno saputo mettere in luce le loro innovazioni e competenze stimolando l’interesse delle grandi corporation americane presenti”, ha invece affermato Davide Viganò co-fondatore e presidente di Serena Corp, una fondazione non-for-profit focalizzata sul mettere in risalto il bello dell’Italia, della sua cultura imprenditoriale e soprattutto creare valore, collaborazioni, opportunità di innovazione per l’Italia nel Pacific Northwest degli Stati Uniti. “Quello aerospaziale è un settore a grandissima trazione nel territorio del Pacific Northwest, e i margini per collaborare e creare valore e posti di lavoro di qualità in Italia sono enormi. Siamo felici che il format di questi eventi, che fa incontrare piccole realtà italiane con grandi aziende a caccia di idee disruptive, continui a essere apprezzato dai nostri partner negli Stati Uniti», ha concluso Viganò.  

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