Colombia, bambina di 10 anni uccisa da ameba mangia cervello dopo un bagno in piscina

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L'infezione è apparsa dopo aver trascorso alcuni giorni di vacanxza con la famiglia a Santa Marta, città sul mar dei Caraibi. Inizialmente l'episodio era stato trattato come una comune otite, poi il peggioramento e il decesso

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Stefanía Villamizar González, una bambina di 10 anni, ha perso la vita a causa di una misteriosa infezione contratta durante la sua permanenza a Santa Marta, una città situata sul Mar dei Caraibi in Colombia, dove trascorreva le vacanze con la famiglia. Dopo il decesso, gli esperti hanno individuato la causa al Naegleria fowleri, comunemente nota come ameba mangia-cervello, che di solito si trova in ambienti di acqua dolce, sebbene in alcuni casi la sua presenza sia stata riscontrata anche in parchi acquatici e piscine. Questo microrganismo è responsabile della morte nel 97% dei casi in cui viene contratto (LEGGI ANCHE: Ameba mangia-cervello: di cosa si tratta e dove si trova).

Inizialmente i malori curate come se fosse una otite

L’episodio risale a quest’estate. La piccola, secondo quanto riportato dai media internazionali, a Santa Marta trascorreva gran parte del suo tempo in piscina. Una volta tornata a casa, la bambina ha cominciato a manifestare problemi di salute, tra cui un intenso dolore all'orecchio, vomito e febbre. Inizialmente, l'episodio è stato trattato dai medici come una semplice otite e il dolore si è gradualmente attenuata. Qualche giorno dopo, il 4 luglio, la situazione è peggiorata drasticamente. La madre ha raccontato che Stefanía rifiutava di alzarsi dal letto e che la luce le provocava un intenso fastidio agli occhi. Poi sono cominciate le convulsioni ed è stata immediatamente ricoverata in pronto soccorso. Il 26 luglio le è stata diagnosticata la morte cerebrale, seguita da dichiarazione di decesso due giorni dopo.

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Una parente: "Condividiamo storia perché le famiglie prendano precauzioni"

La causa del decesso è stata attribuita solo successivamente all'infezione da Naegleria Fowleri. Questo batterio penetra nel corpo umano attraverso il naso per raggiungere il cervello, causando la meningoencefalite amebica primaria, un'infiammazione cerebrale rara e solitamente mortale. Qui, l'ameba si moltiplica e distrugge i tessuti cerebrali. Un parente della bambina ha condiviso su piattaforme sociali: “Condividiamo la nostra storia in modo che tutte le famiglie possano prendere le dovute precauzioni. Siamo distrutti, devastati. Stefanía era una tennista, pattinatrice e ballerina classica che sognava di diventare una ginnasta. Il direttore operativo dell'hotel dove si ritiene che Stefanía abbia contratto l'ameba si è impegnato a rafforzare gli standard di sicurezza”.

Using the direct fluorescent antibody (DFA) staining technique, this photomicrograph depicts the histopathologic characteristics associated with a case of amebic meningoencephalitis due to Naegleria fowleri parasites. Naegleria fowleri infects people when water containing the ameba enters the body through the nose. This typically occurs when people go swimming or diving in warm freshwater places, like lakes and rivers. The Naegleria fowleri ameba then travels up the nose to the brain where it destroys the brain tissue. Image courtesy CDC/Dr. Govinda S. Visvesvara, 1980. (Photo by Smith Collection/Gado/Getty Images).

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