Guerra Israele-Hamas, via libera alla tregua: scatterà venerdì alle 6 ora italiana

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Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza comincerà domani, 24 novembre, e il trasferimento degli ostaggi avrà luogo attraverso il valico di Rafah. Previsto lo scambio tra 13 israeliani e 39 palestinesi. "Sarà una breve tregua", poi il conflitto riprenderà e si prevedono "altri due mesi di guerra", ha detto il ministro della difesa Yaov Gallant parlando ai soldati. Fonti palestinesi: almeno 27 morti in seguito a un bombardamento israeliano su una scuola delle Nazioni Unite

Wsj, Egitto ha ricevuto lista primi 10 ostaggi

Le autorità del Cairo hanno ricevuto la lista con i nomi dei primi 10 ostaggi che dovrebbero essere liberati da Hamas, mentre proseguono le trattative per attuare l'intesa. Lo ha riferito il Wall Street Jour al citando un funzionario egiziano.

Francia chiede accordo tregua entri in vigore "senza ulteriori rinvii"

L'accordo di tregua dovrebbe andare avanti “senza ulteriori rinvii”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri francese Anne-Claire Legendre, precisando che il governo francese sta anche sollecitando “il rilascio immediato di tutti gli ostaggi”."Chiediamo che i termini di questo accordo siano pienamente rispettati", ha aggiunto, la portavoce.


Presidente Iran: "Israele è stato distrutto dalla resistenza"

"Se dovessimo fare un'analisi degli oltre 40 giorni passati dall'invasione sionista di Gaza dovremmo dire che il nemico sionista è stato distrutto". Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi, come riporta Irna, aggiungendo che "il regime sionista non è stato in grado di raggiungere i suoi obiettivi, volevano neutralizzare la resistenza ma non sono riusciti a farlo". In riferimento all'accordo tra Hamas e Israele, il presidente iraniano ha affermato che "ora, con l'annuncio del cessate il fuoco, possiamo dire che la Palestina è vincitrice in questo conflitto". 

Mo, 10 persone uccise a Gaza City dai bombardamenti dell'Idf

Almeno 10 persone sono state uccise e decine ferite in un bombardamento israeliano contro una casa nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City. Lo riporta al Jazeera.

Israele, con il direttore Shifa Hamas ha usato l'ospedale

Il direttore dello ospedale Shifa di Gaza City "è stato arrestato a seguito delle prove che mostrano che la struttura sotto la sua direzione è servita come comando e centro di controllo di Hamas". Lo ha fatto sapere il portavoce dell'esercito aggiungendo che "il tunnel del terrore sotto l'ospedale ha anche usato l'elettricità e le risorse sottratte all'ospedale". Inoltre Hamas "ha immagazzinato numerose armi all'interno dell'ospedale e sul terreno dell'ospedale stesso".

Palestinese ucciso dai soldati israeliani a est di Ramallah

Soldati israeliani hanno ucciso un palestinese all'ingresso del villaggio di Barqa, a est di Ramallah, nella Cisgiordania occupata. Lo ha riferito il Ministero della Sanità palestinese. Salgono così a 228 i palestinesi uccisi negli attacchi dell’esercito israeliano e dei coloni in Cisgiordania dal 7 ottobre.

Fonte Israele, Hamas ha avanzato "richieste aggiuntive"

Hamas avrebbe avanzato "richieste aggiuntive", facendo slittare l'entrata in vigore dell'accordo sugli ostaggi. E' quanto riferisce la Bbc, citando una "fonte governativa" israeliana che tuttavia non ha specificato di che tipo di domande si tratta. Inizialmente previsto per stamane alle 10 ora locale, l'avvio della liberazione degli ostaggi israeliani e il rilascio dei detenuti palestinesi è stato rinviato a domani.

Israele conferma arresti: ospedale Al-Shifa covo Hamas

L'esercito israeliano e lo Shin Bet confermano l'arresto del direttore dell'ospedale Al-Shifa, Mohammad Abu-Salmiya, e accusano il medico di avere consentito "l'uso dell'ospedale come quartier generale di Hamas". La decisione sulla proroga della detenzione verra' presa in base ai risultati dell'indagine, si legge sui media israeliani. Secondo Israele, Hamas ha sfruttato molte risorse, compresa l'elettricità, per rafforzare il sistema di tunnel costruito sotto l'ospedale e per immagazzinare armi ed equipaggiamento da combattimento dentro e intorno all'ospedale. Dopo l'attacco terroristico del 7 ottobre, sempre secondo Israele, Hamas ha utilizzato l'ospedale come rifugio per i suoi militanti e vi ha anche portato prigionieri israeliani. 

Idf impedirà ritorno civili a nord di Gaza durante cessate il fuoco

L'esercito israeliano si sta preparando alla realizzazione dell'accordo per la liberazione di parte degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco e il rilascio di detenuti palestinesi. Lo riferisce Haaretz, sottolineando che vi è particolare enfasi sul mantenere la separazione fra il nord e il sud della Striscia di Gaza, anche per evitare che operativi di Hamas tornino nella parte settentrionale. Le Idf si sono munite di "equipaggiamento per il controllo della folla" per impedire il ritorno a nord di civili sfollati a sud. Non è ancora stato deciso se l'esercito continuerà o meno le attività all'interno di ospedali o altri luoghi sensibili.


Egitto: "Tregua in vigore domani, consultazioni in corso"

"La tregua, con tutte le sue condizioni, entrerà in vigore domani, venerdì": lo afferma il capo dell'Ufficio stampa del governo, Diaa Rashwan, sul sito ufficiale.   "Le comunicazioni e le consultazioni egiziane continuano con tutte le parti riguardo alla tregua concordata nella Striscia di Gaza". Ciò su cui ci si sta attualmente consultando "sono le procedure esecutive dettagliate che entrambe le parti dell'accordo dovranno implementare e rispettare". 

Hamas: data tregua quando tutti dettagli concordati

"Annunceremo la data della tregua quando tutti i dettagli saranno concordati e le cose si muoveranno in una direzione positiva". Questa la posizione di Hamas secondo quanto riporta Al Arabiya che cita un leader dell'organizzazione

Amb. Israele a Mosca: cessate il fuoco in vigore da domani

Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza comincerà domani, 24 novembre, e il trasferimento degli ostaggi avrà luogo attraverso valico di Rafah, secondo quanto annunciato dall'ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Bin Zvi, citato dalla Tass

Hamas: dopo arresto direttore sospesa evacuazione al-Shifa

Il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha annunciato la sospensione del coordinamento con l'Oms in seguito all'arresto giovedì mattina del personale medico dell'ospedale Al-Shifa, compreso il direttore dell'ospedale, mentre si dirigevano verso la parte meridionale della Striscia. . Per il Ministero, citato da Haaretz, ciò significa che l'evacuazione dei feriti e delle rimanenti squadre mediche è bloccata. Ha criticato il fatto che le squadre siano state arrestate nonostante la loro uscita fosse stata coordinata con Israele, aggiungendo di attendersi "un'azione rapida (dell'Onu) per affrontare la questione". 

Rabbini: da Papa su stesso piano aggressore e aggredito

"Ieri l'incontro del Papa con i parenti degli ostaggi rapiti da Hamas, da tempo richiesto e sempre rinviato, è stato finalmente possibile perché è stato seguito da un incontro con parenti di palestinesi prigionieri in Israele, così come riportato dal Papa, mettendo sullo stesso piano innocenti strappati alle famiglie con persone detenute spesso per atti gravissimi di terrorismo. E subito dopo il Papa ha pubblicamente accusato entrambe le parti di terrorismo.

Queste prese di posizione al massimo livello seguono dichiarazioni problematiche di illustri esponenti della Chiesa in cui o non c'è traccia di una condanna dell'aggressione di Hamas oppure, in nome di una supposta imparzialità, si mettono sullo stesso piano aggressore e aggredito". Lo afferma in una nota, l'assemblea dei Rabbini d'Italia (ARI).

In Israele ai neonati i nomi in memoria dei kibbutz del massacro

Dall'attacco del 7 ottobre scorso, 34 neonati e 15 neonate portano il nome di Beeri, uno dei kibbutz più colpiti dal massacro di Hamas. Lo ha fatto sapere, citata dai media, l'Autorità israeliana per la popolazione e l'immigrazione segnalando che i luoghi degli attacchi sono diventati per gli israeliani una memoria da coltivare. Il nome Oz - dal kibbutz Nir Oz, uno degli altri colpiti - è stato dato a 49 neonati e a una bambina. Tre le bambine che sono state chiamate Nova, dal nome della festa a Reim dove sono stati uccisi da Hamas 360 israeliani. Otto bambini e due bambine sono stati chiamati Erez in riferimento al nome del valico israeliano omonimo con Gaza

Hezbollah annuncia lancio 48 razzi contro base israeliana

Il gruppo sciita libanese Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato oggi 48 razzi contro una base militare nel nord di Israele, in uno dei più grandi attacchi missilistici dall'inizio del fuoco incrociato tra le parti più di sei settimane fa. "I mujaheddin della Resistenza islamica hanno attaccato alle 10.15 di giovedì (9.15 italiane) con 48 razzi 'Katyusha' la base di Ein Zeitim, vicino alla città di Safed, sede della 3 Brigata di fanteria della 91 Divisione", ha annunciato il movimento armato libanese in un comunicato. Si tratta di uno degli attacchi missilistici più importanti dallo scoppio delle violenze al confine, l'8 ottobre, per il numero di razzi utilizzati e anche per la posizione geografica dell'obiettivo, ad almeno 20 chilometri dal confine con il Libano.

Mezzaluna rossa: evacuate 190 persone da ospedale al-Shifa

Altre 190 persone sono state evacuate dall'ospedale al-Shifa a Gaza, secondo quanto ha reso noto la Mezzaluna rossa palestinese. Ammalati, feriti, loro accompagnatori e membri dello staff medico sono stati portati a Khan Yunis e Rafah nel sud della Striscia a bordo di 14 ambulanze e due autobus, ha reso noto l'organizzazione sul social X.

"Molti altri feriti e i loro accompagnatori, così come lo staff medico, si trovano ancora nell'ospedale", riferisce la Mezzaluna rossa, lamentando che il processo di evacuazione delle 190 persone sia durato quasi 20 ore dato che il convoglio "ha subito ostruzioni e attenta ispezione attraverso il checkpoint che separa il nord e il sud di Gaza, mettendo ancora una volta in pericolo le vite delle persone malate e ferite"

Tajani: "Forte impegno per pace, grazie a Qatar ed Egitto per loro lavoro"

“Noi siamo fortemente impegnati per la pace in Medio Oriente e ne abbiamo parlato anche ieri, a lungo, durante il vertice italo-tedesco. C’è una visione comune con la Germania". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Forum di Coldiretti a Roma. "Il voto del parlamento europeo non è vincolante, la tregua è un buon segnale e procediamo nella direzione” della pace, ha aggiunto il ministro. "L’Italia ha sempre mantenuto relazioni costanti e voglio ringraziare il Qatar e l’Egitto per il lavoro che hanno svolto - sottolinea Tajani - Noi abbiamo sempre sostenuto l’azione degli Stati Uniti che andava in questa direzione. Ritengo dunque che il nostro ruolo sia stato importante".

Hamas, 13 mila morti e 6 mila dispersi a Gaza

Sono più di 13 mila i morti e circa seimila i dispersi nella Striscia di Gaza dall'inizio dei raid israeliani. Lo dice il ministero della Sanità di Gaza, gestito dal governo guidato da Hamas, che ha ripreso il conteggio dettagliato delle vittime della guerra. Il direttore del ministero della Sanità, Medhat Abbas, ha detto che sono stati documentati più di 13.000 decessi. L'ultimo conteggio si basa sui dati aggiornati degli ospedali del sud e sui dati dell'11 novembre degli ospedali del nord. Il bilancio reale, ha aggiunto, è probabilmente più alto. Secondo il ministero della Sanità altre 6.000 persone risultano disperse e si teme siano sepolte sotto le macerie. Il ministero palestinese aveva smesso di aggiornare i suoi dati l'11 novembre dopo l'interruzione dell'accesso e della comunicazione nel nord di Gaza. 

Hamas: "Netanyahu costretto ad accettare accordo"

E' stato "costretto ad accettare l'accordo" per una tregua con Hamas il premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo quanto detto stamani a Beirut da Walid Kilani, portavoce del movimento islamico palestinese in Libano. "Malgrado l'opposizione di alcune persone all'accordo (di tregua), diversi fattori hanno costretto Netanyahu ad accettarlo", ha detto Kilani.   "Hamas rimane comunque prudente circa l'effettiva entrata in vigore dell'accordo, vista la scarsa fiducia che abbiamo nel nemico", ha aggiunto Kilani.

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