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Guerra Israele-Hamas, raid su Sud Striscia, battaglia in Cisgiordania. Stallo su ostaggi

©Ansa

Secondo report palestinesi nei combattimenti a Gaza è stato ucciso da Israele Ahmed Bahar, membro di rilievo dell'ala politica di Hamas. Netanyahu ammette che Israele non sta riuscendo a ridurre le vittime civili a Gaza, accusando Hamas. Blinken chiede di adottare misure "urgenti" per porre fine alla violenza dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania. Scontri a Jenin e almeno dieci morti in un attacco aereo a Khan Younis

Idf: "Come Hamas, Al Qaeda ha utilizzato l’ideologia radicale antisemita per giustificare l’omicidio su vasta scala di migliaia di uomini, donne e bambini"

Iran agli Usa: "Non vogliamo un allargamento del conflitto"

L'Iran ha detto agli Stati Uniti di non volere un ampliamento della guerra fra Israele e Hamas, mettendo però in guardia che un conflitto regionale potrebbe essere inevitabile se gli attacchi di Israele a Gaza continuano. "In risposta agli Stati Uniti abbiamo detto che l'Iran non vuole che la guerra si allarghi ma, visto l'approccio adottato dagli Usa e da Israele nell'area, se i crimini contro la popolazione di Gaza e della Cisgiordania non si fermano, allora ogni possibilità potrebbe essere considerata, e un conflitto più ampio potrebbe rivelarsi inevitabile", ha detto il ministro degli Esteri iraniano al Financial Times. 

Al Jazeera, decine di morti in una scuola colpita nella Striscia

Decine di persone sono state uccise e altre cento ferite in un attacco alla scuola al-Falah nel quartiere di Zeitoun a sud di Gaza City, secondo quanto scrive Al Jazeera online citando testimoni e precisando che si tratta di una scuola che ospita migliaia di sfollati. La stessa fonte sottolinea di non avere ancora numeri certi sulle vittime, ma precisa che l'attacco è avvenuto ieri sera, ma l'ospedale indonesiano di Gaza ha dichiarato di esserne venuto a conoscenza solo questa mattina a causa di un blackout dei servizi di telecomunicazioni nella Striscia.

Gaza: "80 morti in bombardamento israeliano su campo profughi Nuseirat"

Sarebbero almeno 80 i palestinesi morti in un bombardamento israeliano contro il campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, in una giornata di attacchi aerei che avrebbero fatto circa 150 morti nel contesto delle operazioni israeliane contro Hamas dopo i terribili attacchi del 7 ottobre in Israele.

Secondo un aggiornamento dell'agenzia palestinese Maan, i soccorritori e i civili che partecipano alle ricerche a Nuseirat hanno recuperato finora 80 corpi, anche di bambini, e l'Ospedale Indonesiano di Gaza City ha ricevuto 120 corpi senza vita di persone rimaste uccise a Nuseirat e in altre aree del nord della Striscia. Stando alla stessa agenzia, vi sono decine di morti e feriti a seguito di un altro bombardamento che avrebbe colpito una scuola dove vengono accolti migliaia di sfollati della zona di Al Zaytun, a Gaza City, e ha fatto decine di vittime anche un altro attacco nell'area di Al Sabra.

Almeno 11 persone sono morte in un nuovo bombardamento che ha colpito il campo profughi di Jabalya e qui è stata distrutta la sede dell'emittente Namaa. Altre tre persone sono morte in un altro bombardamento a Gaza City. Ancora altri nove palestinesi sono morti in un attacco contro un'area a est di Rafah, nel sud della Striscia, dieci in un raid ad Al Qarara e tre a Bani Suheila, sempre nel sud. Tra le persone uccise ci sarebbe anche Khaled Abu Halal, segretario generale del movimento al-Akhrar, creato dopo che Hamas nel 2007 prese il controllo della Striscia e composto da un gruppo di ex esponenti di Fatah guidati da Abu Halal, che poi si è avvicinato a Hamas.

Erdogan: gli studenti di Gaza in Turchia non pagheranno le tasse

I palestinesi della Striscia di Gaza che studiano nelle università pubbliche turche non pagheranno le tasse per nel prossimo semestre. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, facendo sapere che il provvedimento è stato approvato per aiutare i palestinesi di Gaza che studiano nelle università statali in Turchia dal momento che hanno difficoltà a ricevere trasferimenti di denaro dalle famiglie che si trovano nella Striscia a causa degli attacchi di Israele. 

Decine di arresti nei raid della notte scorsa in Cisgiordania

Nel corso dei raid della notte scorsa in Cisgiordania, le forze israeliane hanno arrestato almeno 36 palestinesi, secondo quanto scrive l'agenzia palestinese Wafa, precisando che gli arresti sono avvenuti in una serie di raid nelle città, paesi, villaggi e campi profughi palestinesi in tutto il territorio.  Secondo la Commissione palestinese per gli affari dei prigionieri e degli ex detenuti citata da al Jazeera, le persone arrestate durante la notte sarebbero invece 47, la maggior parte delle quali, 26, sono state arrestate nel villaggio di Nilin vicino a Ramallah. Secondo varie fonti, dal 7 ottobre sono stati arrestati in Cisgiordania circa  2.800 palestinesi, o 2.500, secondo la Wafa, che nota come in tal modo il numero totale di palestinesi nelle carceri israeliane abbia raggiunto livelli senza precedenti. 

Medioriente, Israele approva l'ingresso di autocisterne diesel a Gaza

Il gabinetto di guerra israeliano ha accolto la richiesta statunitense di autorizzare l'ingresso quotidiano nel sud della Striscia di Gaza di due autocisterne di diesel destinato alle necessità dell'Onu, in particolare per quanto riguarda il sostegno alla rete idrica e alle fognature. Lo ha detto una fonte politica israeliana, citata dai media. Le autocisterne passeranno dal valico di Rafah. L'intento, ha aggiunto la fonte, è di impedire che nel sud della Striscia di Gaza si diffondano epidemie. Quel carburante, secondo la fonte, non potrà essere utilizzato da Hamas.

Ue, sia Israele che Ucraina attaccati, unico paragone guerre

Stilare parallelismi tra la guerra a Gaza e la guerra in Ucraina "è inappropriato", l'unico paragone che si può fare è che sia l'Ucraina che Israele "sono stati attaccati". Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea. "L'Ue non è timida, in tutte le situazioni in cui c'è un chiaro aggressore ci schieriamo dalla parte della vittima e ci impegniamo per trovare una soluzione al tavolo diplomatico: ma Hamas e Putin non sono interessati a trovare accordi", ha aggiunto.

Ue, forze internazionali a Gaza? Dibattito in corso

"Ci sono discussioni in corso su come gestire la situazione sul terreno una volta che l'operazione israeliana sarà finita. Parte di queste discussioni ovviamente è considerare come Gaza sarà amministrata dal governo e come sara' garantita la sicurezza. Non ci sono ancora decisioni fisse. Ci sono discussioni in corso, scambi di opinioni, il viaggio dell'Alto rappresentante nella regione, in Medio Oriente e nel Golfo, può essere visto nel contesto di queste discussioni e scambi in corso per trovare il modo migliore, il miglior modus operandi per quello che chiamiamo 'il giorno dopo'". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, nella conferenza stampa quotidiana dell'esecutivo Ue, rispondendo a una domanda sulla proposta Ue di una forza di peacekeeping a Gaza. "Ma non commenterò i dettagli delle discussioni che sono in corso, molte idee sono state proposte da diversi attori e interlocutori e molte cose vengono considerate, ma nessuna decisione è stata presa", ha aggiunto. "Il termini della sistemazione per Gaza nella fase successiva al conflitto è un tema in discussione sia nell'Ue che con i partner", ha sottolineato.

Milizie filo-Iran, attaccata base Usa in Siria con droni

La Resistenza islamica in Iraq, composta da miliziani filo-Iran, ha annunciato di aver preso di mira la base Usa 'Tal Al-Baydar', a ovest della città di Al-Hasakah in Siria, con due droni. 

Lunedì videoconferenza ministri Esteri Ue

"L'Alto rappresentante Borrell ha convocato per lunedì una videoconferenza informale con i ministri degli Affari esteri per aggiornarli esattamente su cosa ha ascoltato, cosa ha appreso, cosa ha fatto durante il suo viaggio in Medio Oriente. Quindi ci sarà uno scambio informale in videoconferenza con i 27 ministri degli Affari esteri dell'Ue lunedì sera e l'Alto rappresentante ha invitato anche il ministro degli Affari esteri dell'Arabia Saudita a parlare ai ministri, specialmente nel contesto delle recenti importanti riunioni dell'Organizzazione della Conferenza Islamica e della Lega dei Paesi arabi a Riad". Lo ha annunciato il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, nella conferenza stampa quotidiana dell'esecutivo Ue. 

Sirene di allarme risuonano nel sud e nel nord di Israele

Sirene di allarme stanno risuonando sia nel sud di Israele (per nutriti lanci di razzi palestinesi da Gaza verso la città di Ashkelon) sia nel nord, per nuovi attacchi dal Libano meridionale. In particolare si segnalano attacchi verso le località israeliane di Malkiya, Arab el-Aramshe e Adamit, tutte immediatamente a sud del confine con il Libano. Lo riferiscono i media. La popolazione è stata chiamata a raggiungere i rifugi.

Troupe tv turca attaccata da forze Israele a Gerusalemme

Una troupe della televisione di Stato turca Trt è stata vittima di un attacco da parte delle forze di sicurezza israeliane questa mattina a Gerusalemme. Cameraman e giornalisti si erano recati nella città Santa per documentare la tensione che regolarmente sale il venerdi, giorno della più importante preghiera della settimana per i musulmani. Nelle ultime settimane le crescenti misure di sicurezza da parte dello Stato ebraico hanno reso sempre più complicato l'accesso alle aree di preghiera per i musulmani, dando vita a scontri e tensioni.


Ucciso a Gaza Ahmed Bahar, ex presidente Parlamento Hamas

Secondo report palestinesi - ripresi da Haaretz - nei combattimenti a Gaza è stato ucciso da Israele Ahmed Bahar, membro di rilievo dell'ala politica di Hamas. Bahar - è stato ricordato - era il presidente del parlamento di Hamas quando nel 2006 la fazione islamica prese il controllo della Striscia.

Egitto, da Rafah a Gaza quasi 150 mila litri di gasolio

 Quasi 150 mila litri di gasolio destinati agli ospedali della Striscia di Gaza sono usciti dal valico di Rafah. Lo riferisce l'emittente statale al Qahera citando un suo corrispondente sul posto. 

Nonni di ostaggi in moto al confine con Gaza, 'prendete noi'

Nove nonni di ostaggi israeliani nelle mani di Hamas  sono arrivati in moto al confine con la Striscia di Gaza chiedendo di essere scambiati con i loro nipoti. "Prendete noi", hanno gridato verso la Striscia. La decisione di andare in motocicletta - hanno spiegato ad Haaretz - è legata al fatto che Hamas ha usato i motoveicoli per portare dentro la Striscia i loro parenti. Il convoglio era composto da 45 moto con le bandiere israeliane. Shaul Levy, nonno di Naama Levy - una vedetta dell'esercito rapita nel kibbutz di Nahal Oz -, ha spiegato che il messaggio dell'iniziativa è diretto al governo. "Vogliamo dire alla nostra leadership - ha sottolineato - che dobbiamo fare di tutto per riportarli a casa. Come anziani, siamo pronti a pagare un prezzo".

Oms, preoccupati per diffusione malattie a Gaza

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha espresso preoccupazione per la diffusione di malattie a Gaza a causa delle difficilissime condizioni di vita in cui è costretta la popolazione per i bombardamenti israeliani. "Siamo estremamente preoccupati per la diffusione di malattie con

l'arrivo della stagione invernale", ha dichiarato Richard Peeperkorn, rappresentante Oms nei Territori palestinesi, aggiungendo che sono state registrate piu' di 70.000 infezioni respiratorie acute e oltre 44.000 casi di diarrea. 

Missile anticarro Hezbollah da Libano, Israele risponde

Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un missile anticarro contro un avamposto delle forze armate israeliane a Malkiya, nel nord di Israele. I militari hanno risposto bombardando postazioni del gruppo nel sud del Libano, riferiscono media locali.

Israele, ritrovato corpo ostaggio vicino ospedale di Shifa

Live In Genova, cardinale Parolin: "Liberare gli ostaggi a Gaza, soluzione è due Stati"

La seconda giornata di Live In Genova, organizzato con il  Festival Orientamenti, inizia con l'intervista al segretario di Stato  Vaticano Pietro Parolin, preoccupato per la situazione di conflitto in  Israele: "Gli ospedali devono essere luoghi sicuri, Gerusalemme sia una  città aperta e tutelata per tutti i credenti. La guerra è tornata come  elemento di risoluzione dei conflitti internazionali". Poi parla della  possibile visita del papa a Kiev e Mosca, e del contrasto alla violenza  sui minori LEGGI

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