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Guerra Ucraina Russia. Stoltenberg: "Continuare a fornire armi a Kiev"

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Il Segretario generale della Nato ha invitato i partner dell'alleanza atlantica a non allentare il sostegno militare all'Ucraina nella lotta contro gli aggressori russi: "Dobbiamo continuare a dare agli ucraini le armi di cui hanno bisogno per rimanere forti sul campo di battaglia, in modo che possano essere forti al tavolo dei negoziati domani", ha detto. Il presidente ucraino ha assicurato che Kiev è ancora sulla buona strada per "ottenere risultati militari entro la fine dell'anno"

Ucraina, Gb: "Sforzo bellico Mosca mette a rischio confini russi"

Lo sforzo bellico delle forze di Mosca in Ucraina sta rischiando di lasciare sguarniti i confini russi, secondo il bollettino quotidiano del ministero della Difesa di Londra, citato dal Guardian. Secondo i servizi britannici, la Russia è stata costretta la scorsa settimana a spostare molti dei suoi sistemi di difesa antiaerea Sa-21 per il lancio di missili a lungo raggio Sam, che hanno un raggio d'azione fino a 400 chilometri, da parti lontane della Russia, per sostituire quelli distrutti sul fronte ucraino. Questo, scrive Londra, lascia sguarniti molte parti strategiche dei confini russi, a riprova che la guerra in Ucraina "continua a stirare le capacità militari russe e mette a repentaglio le difese di base attorno ad un territorio enorme" com'è quello della Federazione russa. 

Russia-Kazakistan, Putin e Tokayev: "Siamo stretti alleati"

"Tutti sanno che il Kazakistan e la Russia sono alleati, partner strategici". Lo afferma il presidente della Repubblica del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev. Nel corso del forum ad Astana - scrive 'Ria Novosti' - sono stati preparati accordi e memorandum per un valore di 100 miliardi di dollari ed è stato firmato un piano d'azione comune per tre anni. La Russia parteciperà alla costruzione di tre centrali termoelettriche in Kazakistan. Putin ha affermato: "Non siamo solo alleati, ma gli alleati più stretti". Secondo lui, Mosca e Astana potranno sempre risolvere eventuali problemi tra loro senza violare gli obblighi internazionali.


Stoltenberg: "Continuare a fornire armi all'Ucraina"

Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha invitato i partner dell'alleanza atlantica a non allentare il sostegno militare all'Ucraina nella lotta contro gli aggressori russi: "Dobbiamo continuare a dare agli ucraini le armi di cui hanno bisogno per rimanere forti sul campo di battaglia, in modo che possano essere forti al tavolo dei negoziati domani", ha detto a Berlino prima di un incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Stoltenberg ha riconosciuto il contributo della Germania, secondo sostenitore dell'Ucraina dopo gli Stati Uniti. In particolare, ha menzionato la consegna di veicoli da combattimento di fanteria e carri armati, nonché di sistemi di difesa aerea: "Questi contributi aiutano l'Ucraina a difendere la propria libertà. E contribuiscono a mantenere l'Europa sicura". 

Zelensky firma l'estensione di mobilitazione e legge marziale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato l'estensione della mobilitazione generale e della legge marziale in Ucraina. Come si legge sul sito  della Verkhovna Rada (il Parlamento del Paese) la proroga è stata di 90 giorni, quindi queste misure rimarranno in vigore almeno fino al 14 febbraio 2024. Si tratta della nona estensione della legge marziale e della mobilitazione dall'inizio dell'invasione su larga scala della Russia. 

Zelensky

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Corridoi del grano, ripreso traffico da porto Odessa dopo bombardamento nave

La circolazione delle navi nel porto di Odessa, lungo il corridoio ucraino nel Mar Nero, è ripresa sia in uscita che in entrata, nonostante ieri un missile antiradar russo Kh-31 abbia colpito una nave civile battente bandiera liberiana, uccidendone il pilota. Lo ha reso noto il ministero ucraino per la Ricostruzione, citato da Ukrainska Pravda. 

Nella giornata odierna, sei navi cariche di 231.000 tonnellate di prodotti agricoli hanno lasciato il porto di Odessa e si stanno muovendo in direzione del Bosforo, mentre altre cinque imbarcazioni sono in attesa di entrare nel porto. "Il traffico lungo il corridoio non si è fermato nonostante gli attacchi sistematici della Russia alle infrastrutture portuali", ha sottolineato il ministero di Kiev per la Ricostruzione del Paese.

Zelensky: "Ho parlato con il presidente indonesiano a proposito della formula di pace, di sicurezza alimentare globale e di Medio Oriente"

Ucraina, l'Ungheria contraria ad apertura negoziati adesione Ue

Il governo ungherese non sostiene l'avvio dei negoziati di adesione all'Unione europea con l'Ucraina, poichè, a suo avviso, non soddisfa i requisiti minimi, come il rispetto dei diritti delle minoranze etniche. "L'Ucraina non soddisfa i requisiti minimi per poter avviare i negoziati di adesione all'Ue", ha dichiarato il ministro degli Interni Gergely Gulya's, il giorno dopo la raccomandazione da parte della Commissione europea di aprire i negoziati con Kiev. Secondo Gulya's, l'Ucraina non soddisfa i cosiddetti criteri di Copenaghen (che determinano le condizioni per l'avvio dei negoziati di adesione), né garantisce i diritti delle minoranze etniche. Il ministro ha inoltre indicato la corruzione come altro ostacolo in questo processo. "Siamo solidali con l'Ucraina, ma prima di tutto dobbiamo concludere i negoziati di adesione già iniziati" con gli altri Paesi, ha precisato. Secondo Gulya's l'Ue dovrebbe offrire all'Ucraina una sorta di partenariato speciale diverso dalla piena adesione. Da parte sua, il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto aveva detto già ieri che con l'eventuale adesione dell'Ucraina, la guerra "entrerà nell'Ue", motivo per cui la respinge. 


Kiev: "Quasi metà del bilancio del 2024 destinato alla Difesa"

Quasi la metà del bilancio statale per il 2024 sarà speso per l'esercito. Lo ha riferito il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, come riporta Ukrinform. "Il bilancio statale per il 2024 è stato adottato! Ringraziamo i parlamentari per il loro sostegno e la loro posizione costruttiva. Il bilancio stabilisce chiaramente le priorità. Tutte le nostre risorse interne saranno utilizzate per resistere e sconfiggere il nemico. Quasi il 50% delle nostre spese è destinato alla difesa e alla sicurezza dell'Ucraina", ha dichiarato Shmyhal. Secondo lui, ci saranno ancora più armi ed equipaggiamenti, più droni, munizioni e missili. 

Kiev: "Continuano esportazioni marittime dopo attacco russo"

Sei navi cariche di 231.000 tonnellate di prodotti agricoli hanno continuato a fare scalo oggi nei porti ucraini del Mar Nero, il giorno dopo che Kiev ha dichiarato che un missile russo aveva ucciso una persona colpendo una nave civile. Le navi sono salpate da tre porti nella regione di Odessa. "Il traffico lungo il corridoio ucraino è continuato nonostante gli attacchi sistematici della Russia alle infrastrutture portuali", ha detto il vice primo ministro Oleksandr Kubrakov in un post sui social media. La Russia non ha commentato l'incidente. L'inviato umanitario delle Nazioni Unite in Ucraina ha condannato l'attacco che ha colpito una nave battente bandiera liberiana mentre entrava nel porto ucraino di Pivdennyi, nella regione di Odessa. Il Mar Nero è una rotta commerciale cruciale per l'Ucraina, uno dei maggiori produttori ed esportatori agricoli del mondo. Da quando Mosca si è ritirata da un accordo mediato dalle Nazioni Unite che garantiva un passaggio sicuro per le esportazioni agricole dell'Ucraina a luglio, sia Kiev che Mosca hanno intensificato l'attività militare nel Mar Nero.

Medvedev: "410.000 nuovi contrattisti nelle forze armate nel 2023"

Sono oltre 410mila dall'inizio dell'anno i russi che si sono arruolati come contrattisti nelle forze armate. Lo ha detto l'ex presidente Dmitry Medvedev, attualmente vice segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale. "Non assistiamo ad alcuna diminuzione" dei contrattisti. "Al contrario vediamo un aumento nel numero di coloro che sono pronti a difendere la loro patria, il nostro Paese", ha sottolineato Medvedev. Medvedev parlava durante una visita al poligono e centro di addestramento di Alabino, a sud-ovest di Mosca. Un video dell'evento è stato postato dallo stesso ex presidente sul suo profilo del social russo VKontakte e ripreso dall'agenzia Ria Novosti. 

Kuleba: 'Dal 2014 al 2022 Mosca ha violato 20 cessate il fuoco'

"Per chi ha la memoria corta: tra il 2014 e il 2022, l'Ucraina ha tenuto circa 200 colloqui con la Russia. Durante questo periodo, sono stati raggiunti 20 accordi di cessate il fuoco, tutti rapidamente violati dalla Russia". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Tutto questo lavoro diplomatico, ha sottolineato Kuleba, non ha impedito "a Putin di lanciare una brutale invasione totale dell'Ucraina il 24 febbraio 2022". "Coloro che sostengono che l'Ucraina dovrebbe negoziare con la Russia ora sono disinformati o fuorviati, oppure stanno dalla parte della Russia e vogliono che Putin faccia una pausa prima di un'aggressione ancora più grande. Non dobbiamo e non vogliamo cadere in questa trappola" ha concluso il ministro degli Esteri ucraino.

Pe per divieto totale import fossili e diamanti russi

Divieto totale di importazioni russe di Gnl e Gpl nell'Ue, stop alla commercializzazione e al taglio di diamanti di origine russa e utilizzo dei beni russi congelati per finanziare la ricostruzione in Ucraina. Sono le richieste contenute in una risoluzione non vincolante adottata dal Parlamento europeo con cui i deputati chiedono sforzi maggiori per limitare la capacità di Mosca di aggirare le misure restrittive dell'Ue. Nel testo, il Parlamento esprime la sua preoccupazione per le lacune esistenti nel regime di sanzioni dell'Ue nei confronti

della Russia e sottolinea la mancanza di un'applicazione

adeguata delle sanzioni. 



Kiev: 'Potremmo completare il processo di adesione Ue in 2 anni'

L'Ucraina dovrebbe essere in grado di completare il processo di adesione all'Unione europea in due anni, dato l'attuale ritmo delle riforme e dei negoziati, ma questo periodo non è ancora ufficialmente iniziato. Lo ha dichiarato la vicepremier ucraina Olga Stefanishyna in una conferenza stampa nella capitale. Lo riporta il Kyiv Indpendent. L'Ucraina ha presentato ufficialmente domanda di adesione all'Ue alla fine del febbraio 2022, subito dopo l'inizio dell'invasione su larga scala da parte della Russia. Ieri Kiev ha ricevuto una raccomandazione dalla Commissione europea per iniziare i colloqui di adesione, ma per avviare quelli ufficiali sarà ancora necessario un voto finale tra gli Stati membri. L'Ungheria ha frenato su questa possibilità, sostenendo che un ingresso dell'Ucraina nell'Unione porterebbe la guerra in Europa.

Cremlino: "Promesse a Kiev di adesione Ue carota davanti a carro'

Una promessa vuota che assomiglia a "una carota messa davanti al carro". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito la raccomandazione della Commissione Europea al Consiglio Ue di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina. "Questa è come una carota legata di fronte al carro, difficilmente si tratta di promesse reali", ha affermato Peskov in un'intervista per il programma televisivo 'Mosca, Cremlino, Putin' del giornalista Pavel Zarubin, che ha postato sul suo canale Telegram alcune anticipazioni, riprese dall'agenzia Tass.

Mosca rigetta accuse di essere dietro le stelle David a Parigi

Mosca ha respinto oggi le accuse di essere dietro l'imbrattamento con dozzine di graffiti di stelle di David degli edifici di Parigi e delle periferie, definendole "stupide". Gli investigatori hanno affermato che alcune delle scritte, ampiamente condannate come antisemite potrebbero essere state eseguite su "espressa richiesta" di un individuo residente all'estero, suggerendo un possibile collegamento con la Russia. "È stupido, una totale sciocchezza e semplicemente poco dignitoso", ha detto oggi ai media la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharovaquando le è stato chiesto riguardo le accuse. "Si tratta di un tentativo da parte delle autorità francesi, o dei loro servizi speciali, semplicemente di fingere che l'aumento dell'antisemitismo in Francia sia qualcosa di diverso da un problema interno", ha aggiunto. Le tensioni sono aumentate a Parigi, sede di grandi comunità ebraiche e musulmane, dopo l'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre, seguito dal bombardamento israeliano a Gaza. Per i graffiti la Francia ha arrestato due moldavi, che hanno detto agli investigatori di aver agito per ordine di terzi. 

Zelensky: unico modo per finire guerra è ritiro russi

L'unico modo per fermare la guerra sarebbe il ritiro dei militari russi dall'Ucraina occupata. Lo ha sottolineato, intervenendo in videocollegamento con una conferenza organizzata da Reuters, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Lo faranno, vedrete che lo faranno", ha aggiunto il leader ucraino. Come riporta lo stesso Zelensky su Telegram, nel suo intervento ha parlato "in dettaglio delle nostre motivazioni, del piano di de-occupazione dei territori ucraini, dell'importanza di nuove tempestive forniture di armi da parte dei partner e dei preparativi per soddisfare i requisiti dell'ingresso nell'Unione europea".




Stoltenberg: "La Russia rende il mondo più pericoloso"

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha detto a Berlino che l'uscita della Russia dai grandi trattati sul controllo degli armamenti è un "comportamento sconsiderato" che "rende il mondo più pericoloso". 

Ucraina, viceministro Bornyakov: "Non temiamo Ue ci abbandoni"

Vovan e Lexus, chi sono i comici russi dello scherzo telefonico a Giorgia Meloni

In passato sono riusciti ad arrivare a Erdogan, Elton John, Gorbacev e al principe Harry. Il loro canale YouTube è stato oscurato l'anno scorso, dopo che -  fingendosi il primo ministro ucraino Denys Shmyal - avevano parlato con l'allora ministro della Difesa Uk Ben Wallace dei piani di Kiev di puntare sul nucleare nell’ambito della guerra contro Mosca. C'è chi dubita che il loro lavoro sia solo quello di far ridere. LA VICENDA

Anche l'Ucraina al centro dei temi dell'udienza di Papa Francesco con il presidente della Confederazione Svizzera

L'Africa, l'Ucraina e la situazione in Medio Oriente: sono i temi al centro dell'udienza che Papa Francesco ha concesso al presidente della Confederazione Svizzera, Alain Berset, il quale si è successivamente incontrato con il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, accompagnato da monsignor Miroslaw Wachowski, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati. 

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