Guerra Ucraina Russia, 6 morti in bombardamento su Donetsk. Zelensky: "Entreremo nell'Ue"
Il bombardamento ha colpito un edificio pubblico e ne ha fatto crollare il soffitto. I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto cinque veicoli aerei ucraini senza pilota nelle acque del Mar Nero vicino a Sebastopoli, in Crimea. Lo afferma il governatore Mikhail Razvozhayev. "Penso che non sia il momento di convocare elezioni". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Sei morti in un bombardamento su Donetsk
Sei persone sono morte in un attacco a Donetsk, una grande città dell'Ucraina orientale controllata dai russi, lo rende noto il capo dell'amministrazione locale russa, Alexei Koulemzine. Il bombardamento ha colpito un edificio pubblico e ne ha fatto crollare il soffitto, ha dichiarato, aggiungendo che "sei persone sono state uccise".
Trattato Cfe, Nato e Usa annunciano la sospensione dopo l'uscita della Russia
Un altro accordo siglato alla fine della Guerra Fredda per non far degenerare la situazione in Europa va verso la sua fine. Dopo che il Cremlino ha concluso la procedura per l'uscita dal Trattato sulle forze convenzionali, Washington e gli Alleati hanno fatto sapere che anche loro si muoveranno verso la sospensione. La notizia arriva a poca distanza dal ritiro della ratifica di Mosca a un altro trattato, quello che mette al bando gli esperimenti nucleari (Ctbt). COSA SAPERE
Zelensky rinvia visita in Israele a causa fuga di notizie
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non verrà oggi in Israele, come era stato inizialmente previsto. La fuga di notizie di questo weekend ha portato ad un rinvio della visita, che doveva rimanere riservata fino all'ultimo. Lo scrive Times of Israel, citando fonti diplomatiche israeliane.
Il viaggio di Zelensky in Israele è ancora in programma, ma al momento non è prevista nessuna data, affermano le fonti, sottolineando che il presidente ucraino verrà accolto "a braccia aperte".
'Kiev vuole silurare il capo dell'esercito', poi la smentita
Si fa sempre più incerta la posizione del capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny, dopo le recenti tensioni con il presidente Volodymyr Zelensky sull'andamento del conflitto con la Russia. Secondo l'agenzia russa Ria Novosti un deputato del parlamento ucraino, Vladimir Ariev, nel corso della giornata ha affermato che il ministro della Difesa Rustem Umerov ha proposto di rimuovere Zaluzhny dall'incarico. Tale ipotesi è stata però smentita a stretto giro da un consigliere dell'ufficio di Zelensky, Sergiy Leshchenko. Successivamente, lo stesso deputato Ariev ha cancellato il messaggio precedente, affermando di aver ricevuto informazioni opposte. Nei giorni scorsi Zaluzhny aveva creato non pochi malumori a Kiev, perché in una conversazione con l'Economist aveva aveva parlato di una guerra diventata ormai di "posizione" e di "logoramento
Tokyo: "Sostegno del G7 per l'Ucraina non si affievolirà a causa della guerra"
Il sostegno del G7 per l'Ucraina non sarà incrinato dall'intensificarsi del conflitto in Medio Oriente, ha precisato il Giappone, presidente di turno, in anticipo sul colloquio dei ministri degli Esteri, riuniti a Tokio oggi e domani, con Dmytro Kuleba, in video collegamento.
"Il nostro impegno a proseguire rigide sanzioni contro la Russia e per un deciso sostegno per l'Ucraina non è messo in discussione in alcun modo, anche se la situazione in Medio Oriente si intensifica", ha dichiarato il capo della diplomazia di Tokio, Yoko Kamikawa, in una conferenza stampa.
Il messaggio è stato ribadito dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, dopo aver incontrato la controparte giapponese: dal G7 il sostegno per l'Ucraina è duraturo e sarà un punto cruciale della riunione in cui tuttavia si parlerà anche della guerra in Medio Oriente e della necessità di una pausa nei combattimenti e dell'accesso umanitario a Gaza.
Ucraina, ucciso consigliere del capo delle forze armate: ordigno tra regali di compleanno
Gennady Chastyakov, stretto consigliere di Valery Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate di Kiev, è stato ucciso oggi in un'esplosione. Sulla sua morte sarà aperta "un'indagine preliminare". LA VICENDA
L'appello di Yellen e Blinken: "Il Congresso approvi fondi per Kiev"
Il Congresso deve approvare gli 11,8 miliardi di dollari chiesti per l'Ucraina: aiuteranno Kiev "a vincere la guerra, e quindi aiuteranno la sicurezza nazionale degli Stati Uniti". E' l'appello lanciato da Janet Yellen, Antony Blinken e Lloyd Austin in una lettera al Congresso. "Il sostegno finanziario all'Ucraina e inestricabilmente legato al suo successo sul campo di battaglia", affermano i segretari di Stato, del Tesoro e della Difesa. "Senza un adeguato e tempestivo sostegno, l'Ucraina non sarà in grado di difendersi e questo potrebbe spingere la Russia verso l'invasione di altri Paesi Nato", si legge ancora nella lettera.
Kiev: "Le perdite in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 7 novembre 2023"
Usa: "Inaccettabile vincolo trattato Cfe dopo il ritiro di Mosca"
La decisione degli Usa di sospendere il trattato sulle forze convenzionali in Europa in risposta al ritiro della Russia dallo stesso accordo è stata presa "in stretta consultazione e coordinamento con i nostri alleati Nato, molti dei quali sono anche Stati parte del trattato Cfe" e "rafforzerà la capacità di deterrenza e di difesa dell'Alleanza rimuovendo le restrizioni che influiscono sulla pianificazione, sugli schieramenti e sulle esercitazioni - restrizioni che non vincolano più la Russia dopo il ritiro di Mosca": lo afferma in una nota il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sulllivan. "Come risulta dalla dichiarazione rilasciata oggi al quartier generale della Nato - prosegue la nota - i nostri alleati condividono all'unanimità la nostra opinione secondo cui una situazione in cui gli Stati Uniti e i nostri alleati dell'Alleanza continuano a essere militarmente vincolati dal Trattato Cfe, mentre la Russia - le cui forze armate sono le più grandi in Europa, e che continua a condurre attivamente una guerra di aggressione contro l'Ucraina utilizzando proprio le forze che il trattato mira a limitare - non lo è, sarebbe inaccettabile". ;"Mentre il ritiro della Russia dal Trattato Cfe dimostra ulteriormente il continuo disprezzo di Mosca per il controllo degli armamenti - sottolinea Sullivan - gli Stati Uniti, i nostri alleati della Nato e i nostri partner responsabili continuano a impegnarsi per un efficace controllo degli armamenti convenzionali come elemento critico della sicurezza euro-atlantica. Continueremo a perseguire misure volte a rafforzare la stabilità e la sicurezza in Europa riducendo i rischi, prevenendo percezioni errate, evitando conflitti e costruendo la fiducia".
Libia: "La Russia verso accordo con Haftar per base nell'est". Ma Lna nega
Mosca si starebbe muovendo per espandere la propria presenza militare nella Libia orientale, un piano che se dovesse concretizzarsi potrebbe portare alla creazione di una base navale russa alle porte meridionali dell'Europa. La notizia, riportata dall'agenzia Bloomberg e rilanciata da diversi media libici, è stata smentita da una fonte dell'autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna).
Secondo Bloomberg, sarebbe in fase di definizione un accordo di difesa tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il leader della Libia orientale, Khalifa Haftar, dopo il loro incontro a Mosca di fine settembre. L'intesa, oltre alla base, includerebbe per le navi da guerra russe diritti di attracco permanenti in un porto libico, molto probabilmente Tobruk. La Russia finora ha una sola base navale nel Mediterraneo, a Tartus, in Siria. Il capo dell'Lna, dal canto suo, vorrebbe dalla Russia sistemi di difesa aerea per mettere al riparo l'est da eventuali attacchi delle sue forze rivali a Tripoli. Haftar, inoltre, avrebbe chiesto anche l'addestramento dei suoi piloti dell'aeronautica e delle forze speciali.
Ucraina, Sullivan: "Usa sospendono esecuzione obblighi previsti dal Cfe con la Russia"
"Gli Stati Uniti sospendono l'esecuzione di tutti gli obblighi previsti dal Trattato sulle forze convenzionali in Europa (Cfe) con tutti gli altri Paesi firmatari, a partire dal 7 dicembre", ha dichiarato il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, dopo che il ritiro della Russia dal Trattato e il proseguimento della sua guerra di aggressione a tutto campo contro l'Ucraina, "un altro Paese firmatario", "hanno profondamente alterato le circostanze essenziali perché gli altri Paesi si sentissero tenuti a rispettare il Trattato e ha radicalmente trasformato gli obblighi previsti dal Trattato".
Tale decisione è stata presa "in stretta consultazione e coordinamento con i nostri alleati Nato, molti dei quali sono anche parti del Cfe". "Diversi partner Cfe che non sono membri della Nato sostengono la sospensione degli obblighi del Trattato Cfe in risposta alle azioni di Mosca", ha aggiunto Sullivan.
Usa-Nato sospendono trattato forze convenzionali in Europa
Gli Usa e i loro alleati della Nato hanno notificato che sospenderanno formalmente la loro partecipazione a un trattato del 1990 che limita le forze convenzionali in Europa, segnando la fine di un altro storico accordo sul controllo degli armamenti. Lo scrive il Wall Street Journal. La mossa dell'Alleanza fa seguito al ritiro formale della Russia dallo stesso accordo e alle lamentele occidentali di lunga data secondo cui Mosca non stava onorando i termini del trattato. La sospensione scatterà il 7 dicembre per gli Stati Uniti.
Zelensky: "Chiunque eserciti pressione sullo Stato terrorista è un difensore della libertà e dell’umanità"
Turchia: sempre disponibili ad ospitare colloqui Mosca-Kiev
"La Turchia continuerà a fare del suo meglio per stabilire la pace" tra Mosca e Kiev "ed è pronta ad ospitare i negoziati se le parti ne avranno la volontà". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan durante un colloquio con l'omologo della Bielorussia, Serghei Aleinik, in visita ad Ankara. Come riporta CnnTurk, durante l'incontro Fidan ha ribadito che la Turchia vorrebbe che il conflitto tra Russia e Ucraina finisse in quanto "il prolungamento della guerra ha effetti negativi sia a livello regionale che globale".
Mosca: 'Fermati 17 droni su Mar Nero e Crimea, ferito un civile'
Il ministero della Difesa russo sostiene di aver "sventato" nella notte un attacco ucraino contro delle "infrastrutture" abbattendo o mettendo fuori uso 17 droni ucraini sul Mar Nero o sulla penisola di Crimea. "I sistemi di difesa aerea hanno distrutto nove velivoli senza pilota e ne hanno intercettati altri otto sulle acque del Mar Nero e sul territorio della Repubblica di Crimea", afferma il dicastero, ripreso dalla Tass. Sempre secondo la Tass, il governatore filorusso di Sebastopoli, nella Crimea occupata e annessa da Mosca nel 2014 , denuncia che un civile sarebbe rimasto ferito e verserebbe ora in "gravi condizioni" dopo la caduta dei rottami di un drone abbattuto nel cortile di un'abitazione a Orlovka. Sempre secondo il governatore Mikhail Razvozhayev, i rottami di un drone sarebbero precipitati anche sul tetto di un'abitazione ad Andreyevka.
Tokyo: guerra a Gaza non allenterà sostegno G7 a Kiev
Il sostegno del G7 all'Ucraina nella sua guerra contro la Russia non sarà influenzato dall'intensificarsi del conflitto in Medio Oriente: lo annuncia il Giappone, mentre i ministri degli Esteri del gruppo si preparano a tenere colloqui virtuali con Kiev durante una riunione a Tokyo. Le nazioni del Gruppo dei Sette (G7) - Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti - e l'Unione Europea si incontreranno a Tokyo oggi e domani per discutere di questioni quali la guerra della Russia in Ucraina e la crisi tra Israele e Gaza. "Il nostro impegno a continuare a imporre sanzioni severe contro la Russia e a sostenere con forza l'Ucraina non è affatto venuto meno, anche se la situazione in Medio Oriente si sta intensificando", ha dichiarato il ministro degli Esteri giapponese, Yko Kamikawa, in una conferenza stampa, scrive il Guardian. Kamikawa ha detto che il G7 sta organizzando un incontro virtuale con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, da tenersi durante i colloqui di Tokyo
Georgia: 'Russi hanno ucciso un uomo vicino a Ossezia del Sud'
I servizi di sicurezza di Tbilisi (Sus) accusano i soldati russi di aver ucciso un cittadino georgiano sparandogli mentre cercavano di arrestarlo vicino alla regione separatista georgiana dell'Ossezia del Sud, di fatto sotto il controllo della Russia dalla guerra del 2008 tra Mosca e Tbilisi: lo riportano diverse testate, tra cui l'americana Radio Liberty e l'agenzia France-Presse. "Un cittadino georgiano è morto in seguito agli spari delle forze di occupazione russe vicino al villaggio di Kirbali, nella provincia di Gori", è l'accusa dei servizi georgiani, secondo i quali un altro connazionale sarebbe stato "arrestato illegalmente" dalle forze di Mosca. La missione di monitoraggio Ue, dispiegata per la prima volta nella zona durante il conflitto del 2008, ha confermato che "si è verificato un incidente sulla linea del confine amministrativo dell'Ossezia del Sud che ha portato alla tragica morte di un cittadino georgiano", ha espresso "preoccupazione per il mortale incidente con colpi di arma da fuoco" e ha condannato "nel modo più duro l'uso della forza in ogni sua forma".
Russia completa uscita da trattato forze convenzionali
La Russia ha completato oggi l'uscita dal Trattato sulle Forze armate convenzionali in Europa (Cfe), che pone limiti al possesso di armi convenzionali da parte dei firmatari. La nuova rottura s'inserisce nella progressiva uscita della Russia dagli accordi internazionali per limitare gli armamenti, accelerato dall'avvio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022.
L'uscita dal Cfe è avvenuta a mezzanotte ora di Mosca, si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri russo, secondo il quale l'accordo, già sospeso da Mosca nel 2007, "è ormai storia". "Il Cfe è stato concluso alla fine della Guerra fredda, quando sembrava possibile formare una nuova architettura della sicurezza europea basata sulla cooperazione, afferma il ministero, aggiungendo che la Nato ha "apertamente aggirato" il trattato con l'allargamento a nuovi membri. Il trattato, nota ancora il ministero, è definitivamente morto con l'ingresso nella Nato della Finlandia e presto della Svezia.
Il Cfe era stato firmato a Parigi il 19 novembre 1999 dai paesi membri della Nato e del patto di Varsavia. In seguito allo scioglimento del patto di Varsavia era stato adottato un accordo di adattamento nel 1999.
Cremlino conferma visita Putin in Kazakistan giovedì
Il Cremlino ha confermato che il presidente russo Vladimir Putin sarà in visita giovedì in Kazakistan per colloqui con il suo omologo Kassym-Jomart Tokayev. La visita era stata annunciata ieri dalla presidenza kazaka. I due presidenti, riferisce l'agenzia Tass, prenderanno anche parte al XIX Forum di cooperazione interregionale e firmeranno alcuni "importanti documenti congiunti".
Media ucraini, 'la corvetta russa Askold è stata distrutta'
La corvetta russa Askold attaccata dalle forze ucraine il 4 novembre nel cantiere navale di Zaliv a Kerch, nella Crimea occupata, è stata distrutta e dovrà essere ricostruita "letteralmente 'da zero'": lo scrive il sito ucraino Defense Express. Il sito basa la sua valutazione su alcune immagini della nave circolate dopo l'attacco, da cui emerge che la corvetta, "sebbene sia rimasta a galla, ha subito danni gravissimi ad elementi molto importanti". La Askold non era entrata ancora in servizio, ricorda Defense Express, sottolineando che l'Ucraina è diventata così "la prima nella storia a distruggere una nave missilistica nemica che non aveva nemmeno lasciato il cantiere e non era stata inserita nella sua flotta". Questa mattina, il ministero della Difesa britannico aveva scritto nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence che la Askold è stata "quasi certamente danneggiata" nell'attacco del 4 novembre.