"Le nostre forze sono nel cuore del nord della Striscia, dentro Gaza city, circondandola e approfondendo l'operazione", ha detto il capo di Stato maggiore Herzi Halevi. Netanhyau si scontra con l'Idf: "Niente carburante agli ospedali". Almeno 195 i palestinesi uccisi negli attacchi aerei sul campo profughi di Jabalia. L'Onu: "Possibile crimine di guerra". Centinaia di persone in possesso di passaporti stranieri o palestinesi con doppia cittadinanza lasciano la Striscia
Chiuso per motivi di sicurezza cimitero ebraico di Novara
Rimarrà chiuso oggi a Novara il cimitero ebraico. Lo ha chiesto al Comune la Comunità Ebraica di Novara e Vercelli, per motivi di sicurezza legati alla situazione di tensione internazionale a seguito della guerra in Medio Oriente.
Yad Vashem, 'leader mondo dichiarino guerra antisemitismo'
Lo Yad Vashem, il Museo della Shoah a Gerusalemme, ha fatto appello "ai leader politici, culturali, religiosi e accademici di tutto il mondo a dichiarare guerra all'antisemitismo". Un appello lanciato "in risposta all'allarmante ondata di antisemitismo che sta attanagliando il globo", ha spiegato, a seguito del "terribile attacco contro Israele da parte di Hamas e dei terroristi jihadisti del 7/10". "Seguiamo da vicino il drammatico aumento dell'antisemitismo nelle parole e nei fatti - ha detto il presidente di Yad Vashem, Dany Dayan -, compresi gli attacchi violenti contro le comunità, le istituzioni e gli individui ebraici".
Hezbollah, abbattuto drone Israele in sud Libano
Il gruppo islamico libanese Hezbollah sostiene di aver abbattuto un drone israeliano nel sud del Libano con un missile terra-aria mentre sorvolava i villaggi libanesi vicino al confine, Al-Malikiyah e Hunin. Lo riferisce Cnn. Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno confermato il missile Hezbollah ma hanno escluso che il drone sia stato colpito, dicendo anzi di avere risposto e "colpito la cellula terroristica che ha lanciato il missile e il sito di lancio".
Wafa, un palestinese ucciso da Israele in Cisgiordania
Un palestinese "è stato ucciso ed altri 2 gravemente feriti dalle forze di occupazione israeliane" a Qalqilya, in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui dal 7 ottobre scorso, giorno dell'attacco di Hamas, sono 131 i palestinesi uccisi.
Unicef, 'a Jabalia scene di carneficina, molti bambini fra le vittime'
"Le scene di carneficina che provengono dal campo di Jabalia, nella Striscia di Gaza, in seguito agli attacchi di ieri e di due giorni fa, sono orribili e spaventose". Lo scrive l'Unicef, aggiungendo che "anche se non abbiamo ancora una stima delle vittime tra i bambini, le case sono state rase al suolo, centinaia di persone sono state evidentemente ferite e uccise e fra loro molti bambini".
"Questi due attacchi - prosegue l'Unicef - fanno seguito a 25 giorni di bombardamenti (oggi 26) in corso che, secondo le notizie, hanno provocato la morte di oltre 3.500 bambini - senza contare i morti di ieri - e il ferimento di oltre 6.800 bambini. Si tratta di oltre 400 bambini uccisi o feriti al giorno, per 25 giorni di fila. Questa non può diventare la nuova normalità. I campi profughi, gli insediamenti per gli sfollati interni e i civili che li abitano sono tutti protetti dal Diritto internazionale umanitario (Diu). Le parti in conflitto hanno l'obbligo di rispettarli e proteggerli dagli attacchi".
"Attacchi di questa portata contro quartieri residenziali densamente popolati possono avere effetti indiscriminati e sono assolutamente inaccettabili. I rifugiati e gli sfollati interni sono protetti dal diritto internazionale umanitario. Le parti in conflitto hanno l'obbligo di proteggerli dagli attacchi. I bambini hanno già sopportato troppo. L'uccisione e la prigionia dei bambini devono finire. I bambini non sono un obiettivo. L'Unicef - conclude - ribadisce il suo urgente appello a tutte le parti in conflitto per un immediato cessate il fuoco umanitario, per garantire la protezione di tutti i bambini e per un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli per fornire aiuti salvavita su larga scala in tutta la Striscia di Gaza, secondo il Diritto Internazionale Umanitario".
Egitto: 7.000 titolari di passaporto straniero in attesa di lasciare Gaza
Circa 7.000 titolari di passaporti stranieri provenienti da 60 paesi sono in attesa di lasciare la Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri egiziano, invitando i rappresentanti delle ambasciate straniere ad un incontro al Cairo per fornire informazioni sui documenti necessari per entrare in Egitto dal territorio palestinese devastato dalla guerra.
Non è chiaro se i 7.000 siano esclusivamente cittadini stranieri o anche palestinesi con un secondo passaporto. Né se ci siano altri stranieri a Gaza che non vogliono andarsene. Ieri centinaia di cittadini stranieri e palestinesi con doppia nazionalità hanno lasciato Gaza ed sono entrati in Egitto per la prima volta dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas.
Anche alcuni palestinesi gravemente feriti sono stati trasferiti in Egitto attraverso il valico di Rafah per essere curati. La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato ieri sera di aver ricevuto altri 55 camion di aiuti umanitari, portando il totale a 272 – ancora una piccola parte di ciò che gli operatori umanitari ritengono sia necessario.
Antisemitismo, è allerta in Europa. Casi in aumento e controlli rafforzati
Dopo lo scoppio della guerra in Medioriente, sono aumentati i casi di intolleranza nei confronti di ebrei, come evidenziano gli episodi di Parigi, Roma e Vienna, che si aggiungono a quanto successo in Russia domenica scorsa. “È nostra responsabilità comune garantire che il nostro passato più oscuro non ritorni e dobbiamo proteggere la vita delle comunità ebraiche in Europa”, ha dichiarato un portavoce della Commissione europea. GUARDA LA GALLERY
Israele, in azione sistema Arrow 3: cos'è e come può cambiare il corso della guerra
La nuova struttura anti-missile dello Stato ebraico è entrata in funzione per la prima volta nelle scorse ore, quando ha intercettato e distrutto un razzo lanciato dagli Houthi dello Yemen. Considerata "più infallibile di Iron Dome", agisce in soli 30 secondi. LE FOTO
Egitto favorirà evacuazione di circa 7 mila stranieri
L'Egitto favorirà l'evacuazione di circa 7 mila stranieri dalla Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo ha comunicato il Cairo. Ieri sono usciti dall'enclave le prime 335 persone con passaporto straniero o doppio passaporto.
Ex consigliere Rabin, 'ho avvisato Bibi, non mi ha ascoltato'
Aveva avvisato il governo israeliano della minaccia imminente di Hamas ma non è stato ascoltato da Netanyahu: "Bibi pensava di essersi comprato la tranquillità, credeva che Hamas non avrebbe avuto motivo di attaccare. In questo c'è stata una vera complicità del governo di Israele: ha rifiutato di credere all'evidenza che si stava preparando un attacco". Così al Corriere della Sera Yigal Carmon, già consigliere di Shamir e Rabin ed ex ufficiale dell'intelligence israeliana. "La sua idea da almeno dieci anni era di lasciare che i vertici di Hamas ricevessero denaro dal Qatar e si arricchissero o almeno si concentrassero sul dominio di Gaza - aggiunge - Netanyahu aveva dato chiare indicazioni di non ostacolare il flusso di fondi del Qatar a Gaza e poi, apertamente, a Hamas stessa. Bibi si è lasciato ingannare. C'erano tutti i segni che Hamas stava preparando un attacco e che lo stava mettendo fuori strada. È lui che non ha voluto capire". L'intelligence israeliana? "Sospettavano qualcosa. Il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, la sera del 6 ottobre, un venerdì, capisce che qualcosa sta per accadere e convoca una riunione per il mattino seguente alle 8. Quella sera rimane persino a dormire in ufficio: molto inusuale per uno Shabbat. Purtroppo alle 8 di sabato era tardi per prevenire, l'attacco era già iniziato alle sei e mezzo del mattino". Rispetto al ruolo del Qatar, "Il Qatar è Hamas e Hamas è il Qatar. La sua influenza è superiore a quella dell'Iran. Ogni missile, ognuno dei 30 o 40 mila terroristi di Hamas, ogni drone, ogni arma, ogni proiettile e le centinaia di chilometri di tunnel: tutto viene dai fondi del Qatar, 1,5 miliardi di dollari in dieci anni".
Guerra Israele-Hamas, i primi 4 italiani lasciano la Striscia di Gaza da Rafah: chi sono
Quattro italiani, volontari di Ong internazionali, uno dei quali con moglie palestinese, nelle scorse settimane erano già localizzati presso la base Unrwa a Rafah: ieri hanno attraversato il valico e sono passati in Egitto, assistiti da personale dell'Ambasciata d'Italia al Cairo. I concittadini usciti da Gaza sono Giuditta Brattini, Maya Papotti, Laura Canali e Jacopo Intini (con la moglie palestinese Amal Khayal). Tajani: “Si lavora per gli altri”. CHI SONO
Hamas, 195 le vittime dei bombardamenti a Jabaliya
Sarebbero 195, secondo le fonti di Hamas riferite dalla stampa israeliana e palestinese, le vittime degli attacchi di Israele sul campo profughi di Jabaliya. L'esercito di Israele ha attaccato nei giorni scorsi con bombardamenti l'insediamento fittamente abitato, uccidendo un dirigente di Hamas che vi si trovava.
Israele, sale a 17 il bilancio dei soldati uccisi a Gaza
E' salito a 17 il bilancio dei soldati israeliani rimasti uccisi a Gaza da martedì nel corso della vasta operazione di terra dell'esercito. Lo ha reso noto il portavoce militare.
Ministro Esteri Giappone in Israele e Giordania, parlerà con Anp
Il ministro degli Esteri giapponese ha reso noto che domani incontrerà funzionari dell'Autorità Palestinese durante la sua visita in Israele e Giordania. Yoko Kamikawa vedrà anche il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen durante il suo viaggio di due giorni che inizierà domani.
"Spero di discutere su come rispondere alla grave situazione umanitaria nella regione di Gaza e di comunicare direttamente la disponibilità del Giappone a continuare a fornire aiuti", ha detto Kamikawa del suo incontro con le sue controparti palestinesi.
Tutti i 10 cittadini giapponesi e i loro otto familiari palestinesi che desideravano lasciare Gaza sono stati evacuati in Egitto ieri, ha detto Kamikawa, aggiungendo che gli sfollati erano in buona salute.
Australia chiede a Israele fine violenze in Cisgiordania
La ministra degli Esteri australiana, Penny Wong, ha avvertito Israele che la comunità internazionale "non tollererà che i civili continuino a morire" nel conflitto israelo-palestinese, e lo ha esortato a porre fine alla violenza da coloni israeliani contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata. "Anche in guerra ci sono delle regole. La comunità internazionale non accetterà che i civili continuino a morire", ha dichiarato la responsabile della diplomazia dell'Australia, chiedendo anche di attuare "pause umanitarie" affinché cibo, acqua, medicine e carburante raggiungano Gaza. In una conferenza stampa ad Adelaide, Wong ha annunciato che 20 cittadini australiani, fra cui anche bambini, sono stati evacuati ieri da Gaza in Egitto, assieme a due parenti stretti e a un altra persona palestinese.
Msf, 'più di 20.000 feriti ancora intrappolati nella Striscia di Gaza'
Secondo Medici Senza Frontiere (Msf), più di 20.000 feriti sono ancora intrappolati nella Striscia di Gaza , nonostante l’evacuazione di alcuni titolari di passaporto straniero e di palestinesi gravemente feriti oltre il confine con l’Egitto mercoledì. Msf ha affermato che 22 membri del suo staff internazionale a Gaza erano tra coloro che hanno lasciato il territorio attraverso il valico di frontiera di Rafah.
“Tuttavia, ci sono ancora oltre 20.000 feriti a Gaza con accesso limitato all’assistenza sanitaria a causa dell’assedio”, si legge in una nota dell'organizzazione, aggiungendo che il personale palestinese di Msf sta ancora offrendo assistenza nel territorio e un'altra équipe internazionale è in attesa di entrare nel territorio per sostituire coloro che se ne sono andati “non appena la situazione lo consentirà”.
L’organizzazione ha poi chiesto l’evacuazione di un maggior numero di persone, nonché un cessate il fuoco e l’ingresso di aiuti. “Coloro che desiderano lasciare Gaza devono poterlo fare senza ulteriori ritardi. Deve anche essere concesso loro il diritto al ritorno”.
Ex funzionario Onu, 'ciò che vedo accadere a Gaza è genocidio'
Le atrocità e gli attacchi israeliani contro Gaza, che hanno ucciso quasi 9.000 palestinesi nell’enclave assediata dal 7 ottobre, costituiscono un “genocidio”. Lo ha dichiarato un alto funzionario delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Craig Mokhiber, che era direttore dell’ufficio di New York dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha scritto nella sua lettera di dimissioni del 28 ottobre che le azioni militari di Israele a Gaza sono un “genocidio da manuale” e ha accusato le Nazioni Unite di “non riuscire” ancora una volta ad agire.
"Sono abbastanza fiducioso come avvocato per i diritti umani nel dire che ciò che vedo accadere a Gaza e oltre è un genocidio", ha detto ad Al Jazeera.
Continuano gli scontri a fuoco al confine tra Israele e Libano
Continuano gli scontri a fuoco al confine tra Israele e Libano. L'esercito israeliano ha confermato che uno dei suoi droni è stato abbattuto da un missile terra-aria lanciato dal Libano. L'Idf ha dichiarato di aver attaccato il gruppo di militanti che avrebbero lanciato il razzo. E' la seconda volta dall’inizio della guerra che Hezbollah colpisce un drone israeliano. Nelle ultime tre settimane, il gruppo armato sciita libanese e l’esercito israeliano sono stati impegnati in scaramucce, relativamente limitate nella loro portata e geografia. Ma dalla scorsa settimana, abbiamo visto entrambe le parti sparare più profondamente l’una nel territorio dell’altra, in una mossa che secondo gli esperti segna un nuovo livello di confronto.
Raid israeliani colpiscono per la terza volta il campo profughi di Jabalia
Attacchi aerei israeliani hanno preso di mira il campo profughi di Jabalia, a Gaza, per la terza volta negli ultimi giorni. Lo riporta al Jazeera, secondo cui almeno tre palestinesi sono stati uccisi e molti feriti nel bombardamento di una casa. Quasi 200 persone sono state uccise e almeno 777 ferite nei primi due bombardamenti del campo martedì e mercoledì. Secondo un rapporto pubblicato dal Government Media Office di Gaza, altre 120 persone risultano ancora disperse.
Israele: durante la notte uccisi decine di terroristi
L'esercito israeliano sta continuando "a colpire terroristi e distruggere infrastrutture del terrore" nella Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nella notte "i soldati si sono scontrati con numerose cellule terroristiche nel nord della Striscia di Gaza uccidendo decine di terroristi". I soldati hanno affrontato le milizie di Hamas con "l'assistenza del fuoco dell'artiglieria e dei tank guidando al tempo stesso un attacco aereo con un elicottero e un missile lanciato da una nave".