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Guerra Israele-Hamas. Violenti combattimenti a Gaza. Colpiti due campi profughi

©Getty

Hamas esorta i Paesi arabi e musulmani "a prendere una posizione storica e decisiva per fermare i massacri" commessi da Israele, e quello che descrive come un "genocidio" contro il popolo palestinese. Le truppe israeliane hanno reso noto che i soldati di Tsahal sono stati impegnati in "feroci scontri contro i terroristi di Hamas all'interno della Striscia di Gaza". Le forze israeliane sono entrate nella zona nord-occidentale di Gaza

Media Israele: "Leader di Hamas si sentono traditi da Iran e Hezbollah"

"Hamas si sente tradita da Hezbollah e dall'Iran, e sembra improbabile che uno dei due possa aiutare in modo significativo Hamas". A sostenerlo è un funzionario della sicurezza dell'Autorità palestinese all'agenzia di stampa israeliana, Tazpit Press Service. "Ci sono chiari segnali che dimostrano che Hamas si sente tradito da Hezbollah e dagli iraniani", ha detto la fonte della sicurezza palestinese a Tts.  Secondo il funzionario "gli attacchi di Hamas del 7 ottobre contro le comunità israeliane meridionali sono stati effettuati all'insaputa dell'Iran e di Hezbollah", anche se un funzionario israeliano ha detto a Ttps "che ci sono prove che Teheran e l'Hezbollah erano a conoscenza dei piani di Hamas".

Secondo la fonte palestinese, "né l'Iran né Hezbollah hanno fretta di 'pagare un contributo diretto' sostenendo Hamas, e il gruppo avrebbe capito di essere lasciato solo ad affrontare Israele". Razi Hamed, uno dei più alti funzionari di Hamas, ha detto pochi giorni fa in un'intervista televisiva che i palestinesi di Hamas si aspettano di più dai loro alleati, ma non ha nominato specificamente l'Iran o Hezbollah. Anche Ahmed Abdel Hadi, un rappresentante di Hamas in Libano, ha detto di recente in diverse occasioni: "L'Iran ha tradito i palestinesi e Hamas". Hadi in seguito ha smentito. 


Israele: "Pronti a Rafah 80 camion con aiuti"

L'organismo del Ministero della Difesa israeliano, che sovrintende alle attività civili nei territori palestinesi (Cogat), ha annunciato la preparazione di 80 camion di aiuti umanitari, il più grande convoglio di camion dall'inizio della guerra, attualmente in corso di ispezione a Rafah.  Questi camion - ha aggiunto il Cogat - sono carichi di forniture mediche, cibo e acqua.

Rafah

©Ansa

Israele intercetta un missile lanciato dal Mar Rosso

Dall'area del Mar Rosso è stato lanciato un missile contro Israele che è stato intercettato dal sistema di contraerea. Lo ha fatto sapere l'esercito. Prima è stata individuata la traiettoria del missile - ha proseguito l'esercito - e poi è avvenuta l'itercettazione grazie al sistema 'Arrow'. Inoltre, aerei da combattimento si sono levati questa mattina a causa di una minaccia aerea identificata nell'area del Mar Rosso ed hanno intercettato "minacce aeree che volavano nella zona". Tutte le minacce sono state intercettate al di fuori del territori israeliano e non ci sono state infiltrazioni dentro Israele. 

Herzog: "E' cominciata qui ma poi sarà la volta dell'Europa"

"E' cominciato con Israele, con gli ebrei, ma non finirà mai lì. L'Europa sarà la prossima, ed è per questo che stiamo combattendo una battaglia per conto del mondo intero". Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog incontrando i leader delle comunità ebraiche europee. 

Reuters: "Israele afferma che le sue forze hanno attaccato uomini armati di Hamas all'interno della rete del tunnel sotto Gaza"

Comandante Israele fronte Gaza: "Combatteremo ovunque"

"Combatteremo nelle strade, nei tunnel, combatteremo ovunque sia necessario. Elimineremo l'abominevole nemico che fronteggiamo". Lo ha detto il comandante del fronte sud di Israele - quello di fronte a Gaza - Yaron Finkelman parlando ai soldati con i quali ha aggiunto: "completate la vostra missione, colpite il nemico, ancora e ancora". 

Sirene anti-razzi al confine Israele-Libano

Sirene anti-razzi stanno suonando nella città israeliana di Metula, vicino al confine con il Libano. Lo riportano i media israeliani. L'allarme arriva nel contesto di ripetuti attacchi missilistici da parte di Hezbollah e delle fazioni terroristiche palestinesi alleate dal sud del Libano al nord di Israele. Il quotidiano al-Manar, affiliato a Hezbollah, riferisce che le posizioni dell'IDF al confine sono state attaccate dal Libano e che Israele ha risposto con bombardamenti di artiglieria. 

Razzi

©Ansa

Media: "Ue propone coalizione internazionale a Gaza dopo guerra"

"Una coalizione internazionale per assumere la responsabilità di garantire la sicurezza nella Striscia di Gaza dopo la guerra”. E’ la proposta contenuta in un documento europeo, secondo la Tv Al-Arabiya. 

La coalizione internazionale proposta dovrebbe anche svolgere il compito “dello smantellamento dei sistemi di tunnel e del contrabbando di armi a Gaza” nonché “il prosciugamento delle fonti di sostegno finanziario e politico di Hamas”. 

Il documento ha inoltre avvertito delle “ripercussioni dei bombardamenti indiscriminati” da parte dello Stato ebraico suggerendo “delicate operazioni chirurgiche” a Gaza contro i miliziani di Hamas. 


In video pubblicato da Hamas la rabbia di alcune donne in ostaggio

A Gaza il 43% della popolazione è under 14. Unicef: ogni giorno 420 bimbi uccisi o feriti

Come ha sottolineato l’organizzazione internazionale, dal 7 ottobre sono stati uccisi 8.300 palestinesi presenti nella Striscia, di cui 3.400 bambini, e il dato rischia di peggiorare a causa della mancanza di acqua e di servizi igienico-sanitari. Le tante morti tra i più giovani sono spiegate anche dalla grande presenza di ragazzi nella popolazione: come sottolinea Index Mundi, i due terzi degli abitanti della Striscia hanno meno di 24 anni. I DATI

Hamas: "I tunnel di Gaza sono destinati solo ai combattenti"

I tunnel scavati sotto alla Striscia di Gaza sono destinati esclusivamente ai combattenti di Hamas. Lo ha affermato Mussa Abu Marzuk, membro dell'ufficio politico della fazione palestinese, in un'intervista trasmessa il 23 ottobre dalla televisione Russia Today, registrata dal centro di monitoraggio e di analisi Memri. All'intervistatore che voleva sapere come mai Hamas abbia scavato sotto a Gaza tunnel per complessivi 500 chilometri, ma non abbia approntato rifugi per la popolazione civile, Abu Marzuk ha risposto: "Abbiamo costruito i tunnel perché non abbiamo altro modo di proteggerci dagli aerei. Noi combattiamo da dentro i tunnel". "Tutti sanno - ha aggiunto - che il 75 per cento della popolazione di Gaza è costituita da profughi, è responsabilità dell'Onu proteggerli. Secondo la Convenzione di Ginevra, è responsabilità degli occupanti garantire loro tutti i servizi fino a che prosegue l'occupazione". 

Idf: "38 arrestati in Cisgiordania, 8 membri Hamas"

L'esercito israeliano ha arrestato durante la notte 38 palestinesi ricercati in Cisgiordania, inclusi 8 membri di Hamas. lo riferisce lo stesso esercito secondo quanto riportano i media israeliani. L'IDF afferma inoltre che le truppe hanno confiscato armi e che nella città di Qabatiya, a sud di Jenin, sono stati lanciati contro i soldati degli esplosivi che hanno provocato uno scontro a fuoco. Le truppe hanno operato anche nei campi profughi di Betlemme, dove sono scoppiati scontri tra soldati e abitanti che hanno lanciato bottiglie molotov.

Ft: "Pressing Israele su Ue, Egitto accolga i rifugiati da Gaza"

"Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha cercato di convincere i leader europei a fare pressione sull'Egitto affinché accetti i rifugiati da Gaza". Lo riporta il Financial Times online, citando fonti informate del dossier. L'idea del premier israeliano è stata "avanzata da Paesi come la Repubblica Ceca e l'Austria nel corso di discussioni private che hanno preceduto il vertice dei leader dell'Ue" della settimana scorsa, spiega il quotidiano britannico, specificando che "i principali Paesi europei, in particolare Francia, Germania e Regno Unito, hanno respinto la proposta come irrealistica". Il motivo, spiega il giornale londinese, sarebbe da rintracciare nella "costante resistenza" dell'Egitto all'idea di accogliere i rifugiati da Gaza anche su base temporanea. Il timore del Cairo è che "Israele cerchi di usare la crisi per far ricadere sull'Egitto i suoi problemi con i palestinesi". "Il ruolo potenziale" del Paese nella crisi sarebbe stato tra i temi discussi al summit Ue, che ha concordato, si legge ancora sul Ft, sul fatto che il Cairo debba "svolgere un ruolo nel fornire un'ampia assistenza umanitaria a Gaza, ma non essere costretto ad accogliere i rifugiati". Secondo il quotidiano della City, sarebbero in corso "trattative per portare i feriti da Gaza in Egitto", ma non ci sarebbe "alcuna certezza di raggiungere un accordo". 

Tajani: "Monitoriamo 14 italiani nella Striscia di Gaza"

"Ci sono anche lì 14 italiani e cinque loro familiari che ci auguriamo possano uscire dalla Striscia quando ci sarà l'accordo, li stiamo seguendo minuto per minuto attraverso il nostro consolato di Gerusalemme che ha la competenza sulla striscia di Gaza". A dirlo è  il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un evento a Milano. 


Tajani

©Ansa

Hamas: 8.525 vittime a Gaza, 3.542 bambini

Il bilancio delle vittime dei raid israeliani a Gaza è salito a 8.525, inclusi 3.542 bambini. Lo riferisce il ministero della Sanità palestinese controllato da Hamas. 


Generale Idf: "A Gaza non c'è altro risultato che la vittoria"

Le Forze di Difesa Israeliane hanno diffuso una registrazione radiofonica del capo del Comando Sud, il maggiore generale Yaron Finkelman, in cui dice alle truppe che operano nella Striscia di Gaza che "non può esserci altro risultato che la vittoria". "Stiamo lanciando un attacco contro Hamas e i gruppi terroristici nella Striscia di Gaza. Il nostro obiettivo è uno, la vittoria. Non importa quanto sarà lungo il combattimento, quanto sarà difficile, non c'è altro risultato se non la vittoria", dice Finkelman nella registrazione riportata dal Times of Israel. "Combatteremo con professionalità e forza alla luce dei valori dell'IDF con cui siamo cresciuti. Il principale tra questi è attenersi alla missione e lottare per la vittoria", aggiunge.


Esercito Israele

©Ansa

Hamas pubblica video su scontri con soldati vicino tunnel

Hamas ha rilasciato un video dei combattimenti di suoi miliziani con l'esercito israeliano nel nord della Striscia, vicino al valico di Erez. Il video mostra miliziani armati uscire dal tunnel e aprire il fuoco contro i soldati che rispondono. Dello stesso episodio aveva parlato il portavoce militare israeliano sostenendo che tutti i milizian erano stati uccisi.

Mo, "Sì a cessate il fuoco": deputato conservatore Gb licenziato da incarico governativo

Un deputato conservatore è stato licenziato dal suo incarico governativo in Gran Bretagna dopo aver sollecitato pubblicamente Rishi Sunak a sostenere un cessate il fuoco permanente a Gaza. In particolare Paul Bristow è stato licenziato dall'incarico di assistente ministeriale presso il Dipartimento per la scienza, l'innovazione e la tecnologia, dopo aver scritto al primo ministro per chiedere la fine delle ostilità tra Israele e Hamas per salvare vite umane.

La scorsa settimana Sunak ha sollecitato una pausa nei combattimenti a Gaza per consentire a più aiuti umanitari di raggiungere in sicurezza coloro che sono senza cibo, acqua o medicine, ma si è fermato prima di spingere per un cessate il fuoco totale. Bristow, che secondo il numero 10 è stato licenziato perché i suoi commenti “non erano coerenti con i principi di responsabilità collettiva”, diventa il primo portavoce di entrambi i lati della Camera dei Comuni a perdere il posto per aver chiesto la fine delle ostilità. 


Israele ha un piano di trasferimento per i palestinesi di Gaza nel Sinai

Le autorità israeliane hanno riconosciuto l'esistenza di un piano dell'intelligence per reinsediare tutti i residenti della Striscia di Gaza -2,3 milioni di persone circa- in Egitto. Lo riferisce l'agenzia Associated Press, sottolineando comunque che l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha minimizzato la portata del piano sostenendo che e' solo un'ipotesi di studio. Secondo l'agenzia, il documento è datato 13 ottobre. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi non ne vuole sapere di accogliere i palestinesi, lo ha ripetuto più volte e ha dichiarato anche di recente che l'esodo porterebbe l'Egitto alla guerra con Israele. "Qualsiasi tentativo di liquidare la questione palestinese con mezzi militari o attraverso lo sfollamento forzato dei palestinesi dalla loro terra, che avverrebbe a spese dei Paesi della regione", ha detto sabato scorso, al vertice per la pace organizzato al Cairo. Ma l'idea circola con insistenza nel governo israeliano se è vero, come ha scritto Financial Times, che nei giorni precedenti il vertice Ue a Bruxelles, Netanyahu ha cercato di convincere i leader europei a fare pressione sull'Egitto affinchè accetti rifugiati da Gaza. 

A Gerusalemme 230 letti vuoti in piazza per ricordare i rapiti

Nella piazza Safra di Gerusalemme un'installazione con 230 letti vuoti simboleggia e ricorda gli ostaggi tenuti da Hamas e Jihad islamica a Gaza. Letti, comodini, culle ricoperte di puzzle, pigiamini, libricini illustrati e tanti letti gemelli. L'installazione, chiamata 'Empty Beds' (letti vuoti) è stata realizzata da Bring Them Home Now, un'organizzazione di volontariato che sostiene le famiglie degli ostaggi e dei dispersi, con l'aiuto degli studenti d'arte della Bezalel Academy of Arts and Design. 

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