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Guerra Israele-Hamas, news. Hamas annuncia il rilascio di altri due ostaggi

L'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam, hanno liberato due donne israeliane. Una fonte della sicurezza egiziana ha riferito che alcuni prigionieri con doppia nazionalità detenuti da Hamas saranno rilasciati al valico di Rafah per essere consegnati alle ambasciate dei loro Paesi. Antonio Tajani ha dato la notizia su X della di  Liliach Le Havron e Nir Forti, i due italo-israeliani ancora dispersi

Tajani,: "Evitare regionalizzazione conflitto, fuori Libano e Iran"

"Continuiamo a lavorare per la de-escalation, per impedire che ci sia una regionalizzazione della guerra". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Lussemburgo per il Consiglio Affari Esteri. "Dobbiamo fare in modo - sottolinea - che Libano e Iran non siano parte del conflitto che c'è tra Israele e Hamas, fermo restando il diritto di Israele a difendersi. Nello stesso tempo, bisogna tutelare la popolazione civile", conclude.

17 morti in bombardamento campo profughi a Gaza

Almeno 17 persone sono rimaste uccise stamane in un bombardamento israeliano nell'affollato rione di Jabalya, a nord di Gaza. Lo riferisce il ministero degli Interni di Gaza, secondo cui si tratta di membri del clan familiare el-Batash, parenti di uno dei leader politici della Jihad islamica. A quanto pare, secondo testimoni sul posto, sotto le macerie ci sono altre vittime. Fonti locali aggiungono che gli abitanti di Jabalya hanno finora ignorato i ripetuti appelli giunti dalle forze armate di Israele di spostarsi nel sud della Striscia, oltre il Wadi Gaza. 

Tajani: "Vi sono rischi di un allargamento del conflitto"

I rischi di un allargamento del conflitto in Medio Oriente "ci sono" ed è per questo che stiamo lavorando perché "ciò non si trasformi in realtà". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando in Lussemburgo per il Consiglio Esteri. "Tutti noi, Usa e Ue, ci stiamo impegnando sulla via diplomatica e l'Italia ha assunto un ruolo di primo piano: l'obiettivo è evitare l'incendio del Medio Oriente", ha aggiunto Tajani. "La via diplomatica è quella che premia sempre", ha precisato Tajani.

Hamas: "Almeno 60 morti negli attacchi israeliani notturni a Gaza"

Hamas afferma che nella notte gli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 60 palestinesi, mentre funzionari palestinesi affermano che più di 400 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore.

Secondo le autorità di Gaza, dal 7 ottobre sono state uccise più di 4.650 persone nell'enclave assediata.

Tajani: "De-escalation ma Hamas non può fare quel che vuole"

Ora serve "una de-escalation", con "l'interruzione del lancio di razzi da parte di Hamas ed Hezbollah". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando in Lussemburgo. Sulla necessità o meno di chiedere immediatamente una tregua, Tajani ha però sottolineato che "non si può permettere ad Hamas di fare quel che vuole". "Israele - aggiunge - ha il diritto di difendersi ma in modo proporzionato, senza colpire indiscriminatamente la popolazione civile a Gaza". 

Media: "Crisi fiducia fra Netanyahu ed esercito"

Una profonda crisi di fiducia si e' creata fra il premier Benyamin Netanyahu ed i vertici delle forze armate e questa situazione si riflette negativamente nella conduzione del conflitto con Hamas a Gaza e con gli Hezbollah nel Libano sud. Lo sostiene oggi in prima pagina Yediot Ahronot. "Israele ha bisogno di una leadership efficiente e concentrata sugli obiettivi da raggiungere'', scrive il giornale, ma questo stato di cose impedisce a suo parere che vengano prese decisioni essenziali. Il giornale sostiene che i rapporti fra Netanyahu e Yoav Gallant sono particolarmente tesi al punto che, durante la visita in Israele di Joe Biden, il premier avrebbe impedito al suo ministro della difesa di illustrare al presidente Usa le proprie analisi. Netanyahu, aggiunge il giornale, ''nutre risentimento verso i comandanti dell'esercito'' per non aver saputo impedire l'attacco di Hamas del 7 ottobre. ''Egli reagisce con impazienza alle analisi dei generali e non si affretta ad accogliere i loro suggerimenti''. Questo articolo ha destato immediate reazioni nel mondo politico rafforzando fra quanti da mesi già si opponevano al governo Netanyahu la richiesta che egli si faccia adesso da parte per lasciare spazio a forze nuove. 

Netanyahu

©Ansa

Idf: "Hamas riconsegni ostaggi e si arrenda, così la guerra finirà"

''Hamas si arrenda senza condizioni, riconsegni gli ostaggi e la guerra finirà''. Lo ha assicurato il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane (Idf), Jonathan Conricus, che in una intervista all'Abc ha detto che le truppe di terra ''probabilmente'' entreranno nella Striscia di Gaza nei prossimi giorni ''a meno che Hamas non si arrenda incondizionatamente''. Evitando di rispondere a una domanda sul rinvio dell'operazione di terra, Conricus ha spiegato che "se Hamas uscisse dai nascondigli sotterrani nei quali nasconde i civili israeliani, se restituisse i nostri ostaggi, che sono 212, e si arrendesse senza condizioni, allora la guerra finirebbe". Ma "se non lo faranno, probabilmente dovremo intervenire e portare a termine" l'operazione di terra a Gaza.

Media: "Israele detiene 59 palestinesi a Hebron"

I raid israeliani contro i palestinesi, iniziati nella notte, continuano questa mattina con decine di persone arrestate nella Cisgiordania occupata. Lo riferiscono i media palestinesi, secondo cui gli ultimi arresti sono avvenuti nella città di Hebron, dove 59 cittadini sono stati portati via dalle forze israeliane, tra cui 40 lavoratori della Striscia di Gaza, aggiunge l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.

Il raid israeliano più violento ha avuto luogo nel campo profughi di Jalazone vicino a Ramallah, dove due persone sono state uccise e altre 20 sono state arrestate dopo gli scontri, secondo il ministero della Sanità palestinese.

Onu, 14 camion con aiuti entrati a Gaza da valico Rafah

Quattordici camion con aiuti umanitari sono entrati nella notte nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah con l'Egitto. Lo ha affermato Juliette Touma, direttrice delle comunicazioni dell'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistere i rifugiati palestinesi.

Guerra Medioriente, entrati 17 nuovi camion di aiuti a Gaza

Israele avverte: "Campagna a Gaza potrebbe durare mesi"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha avvertito che la campagna militare a Gaza "potrebbe richiedere un mese, due o tre. Ma alla fine -ha assicurato- non ci sarà più Hamas". Gallant ha parlato dopo un briefing operativo presso il Centro di Comando e Controllo delle operazioni dell'aeronautica militare israeliana. 


Gaza

©Ansa

Israele: "Nessuna tregua durante negoziati su ostaggi"

Non ci sarà "nessun cessate il fuoco" a Gaza mentre Usa e Qatar lavorano per liberare gli oltre 200 ostaggi detenuti da Hamas nell'enclave assediata: lo ha detto alla Cnn un portavoce dell'esercito israeliano, Jonathan Conricus. Il funzionario ha affermato che "non erano a conoscenza" delle richieste degli Stati Uniti per un rinvio della prevista operazione di terra di Israele a Gaza, aggiungendo che sia Israele sia gli Stati Uniti vogliono che tutti gli ostaggi vengano rilasciati "il più rapidamente possibile". "Non si può permettere che gli sforzi umanitari abbiano un impatto sulla missione di smantellare Hamas", ha sottolineato. 

Benny Morris: "La guerra riapre l'opzione dei due Stati"

La guerra in Medio Oriente riapre l'opzione dei due Stati, secondo Benny Morris, studioso del conflitto israelo-palestinese. "La soluzione dei due Stati viene riproposta come unica ragionevole da Biden, che ne ha parlato anche nella sua visita in Israele l'altro giorno", ricorda in un'intervista al Corriere della Sera. "Sembra paradossale - aggiunge lo storico -, all'Anp verrà data la gestione di Gaza sulle ceneri di Hamas". Per Morris, siamo di fronte anche alla "fine politica per Benjamin Netanyahu e per il suo governo. Dopo lo smacco del 7 ottobre e il terribile massacro di civili israeliani perpetrato da Hamas con tanta facilità, non credo proprio che potranno restare al loro posto". Netanyahu è responsabile del rafforzamento di Hamas, sostiene lo studioso. "Lo ha fatto per indebolire l'Autorità nazionale palestinese e bloccare la possibilità della nascita di uno Stato palestinese parallelo ad Israele", ricostruisce. Anche dopo Bibi, all'interno di Israele "resta uno scontro politico, culturale, sociale e identitario profondissimo e credo che resterà nel futuro - ritiene lo storico -. Ci sono questioni irrisolte e laceranti". "Israele ha in sé una forte componente di vendetta - sottolinea Morris -, nessuno dubita che Hamas vada distrutta, dirigenti e militanti. Il fronte di Gaza va cancellato del tutto, la geopolitica del conflitto cambierà, almeno nelle intenzioni". 

Gaza, Madrid: "Serve conferenza internazionale di pace"

"Dobbiamo avere la forza di promuovere una conferenza internazionale di pace che porti alla creazione di uni stato palestinese". Lo ha detto il ministro degli Affari esteri spagnolo, José Manuel Albares, arrivando in Lussemburgo (la Spagna detiene la presidenza di turno dell'Ue). "L'Ue deve parlare con una sola voce e dobbiamo condannare sia la violenza di Hamas che gli attacchi alla popolazione civile di Gaza", ha aggiunto. "Questo è il momento di una tregua: che si fermi la violenza e si guardi avanti". 

Usa: "Flusso continuo di aiuti". Ma Israele martella Gaza

Dopo  l'ingresso di un secondo convoglio di camion nella Striscia di Gaza, la Casa Bianca ha promesso un "flusso continuo" di aiuti umanitari. Ma intanto Israele, che continua a preparare l'operazione di terra, ha continuato a bombardare l'enclave assediata fino alle prime ore dell'alba. L'esercito israeliano, che si prepara dall'inizio del conflitto a lanciare un'offensiva per "annientare" Hamas, domenica ha intensificato i suoi attacchi contro la Striscia e le postazioni di Hezbollah in Libano. Secondo un portavoce sono stati uccisi "decine" di miliziani e colpite 320 postazioni di Hamas e Jihad Islamica. Il ministero della Sanità di Hamas sostiene che ci sono state vittime civili a Deir Al-Balah, Khan Younis e Rafah. Secondo al-Jazira, è stata "la piu' sanguinosa" notte di bombardamenti dal sanguinoso attacco di Hamas il 7 ottobre: i caccia israeliani hanno intensificato il livello e la portata dei raid, prendendo di mira diverse: uno degli attacchi e' avvenuto nel campo profughi di Jabalia, un'area densamente popolata dove vivono più di 120 mila palestinesi. Bombardate anche le vicinanze degli ospedali di Al Shifa e Al Quds. Un bagno di sangue: secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, sono stati almeno 400 i morti nelle ultime 24 ore, con attacchi alle case dei civili senza alcun preavviso.


Esercito Israele, colpiti 320 obiettivi di Hamas e Jihad a Gaza

Sono oltre 320 gli obiettivi colpiti dall'esercito israeliano la notte scorsa nella Striscia. Tra questi - ha fatto sapere il portavoce militare - bersagli che costituivano minacce per le forze che "nell'area si stanno preparando per le operazioni di terra, incluse decine di postazioni di mortaio e missili anti tank". Inoltre, tunnel nei quali si nascondevano miliziani e decine di centri operativi sia di Hamas sia della Jihad islamica. 

Idf: "Colpite 4 cellule terroristiche Hezbollah operanti al confine con il Libano"

Compleanno bambino israeliano in ostaggio, il fratello: "Sii forte"

Ohad Zichri, un bambino israeliano rapito da Hamas e portato a Gaza, compie oggi 9 anni in cattività. Suo fratello Roi, intervistato da Canale 12, ha detto che se potesse parlargli gli direbbe di "essere forte e di sapere che gli vogliamo bene". Ohad (che in italiano vuol dire 'Regno') è uno dei circa 30 minori, femmine e maschi, rapiti da Hamas lo scorso 7 ottobre. Insieme a lui ci sono la madre Keren e i nonni. 

Casa Bianca: Biden e alleati a sostegno di Israele e del suo diritto alla difesa

Da Washington nota sul colloquio tra il presidente americano e i suoi alleati. Il meeting è stato dedicato all’esame dell’evoluzione della grave crisi apertasi dopo l'attacco del 7 ottobre scorso perpetrato da Hamas contro Israele. I leader hanno accolto con favore l'annuncio dei primi convogli umanitari a Gaza e hanno chiesto il rilascio immediato degli ostaggi nelle mani di Hamas. IL PUNTO

Biden

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Quali armi usare e dove colpire: il manuale di istruzioni di Hamas per l’attacco a Israele

Il documento, visionato da The Washington Post, sarebbe stato ritrovato sul corpo di uno dei terroristi che ha partecipato all'attacco del 7 ottobre 2023 sul territorio israeliano. Dentro istruzioni su che parti del corpo colpire con i coltelli per uccidere i nemici e delucidazioni su come utilizzare al meglio altro materiale bellico. L'APPROFONDIMENTO

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