Intanto l’esercito israeliano invita i civili ad abbandonare Gaza e i villaggi a Nord, prima dell'attacco finale da terra
La situazione continua a peggiorare nella Striscia di Gaza, dove oltre il 42% delle unità abitative (164.756) sono danneggiate o distrutte dall’inizio delle ostilità, e secondo le stime almeno un milione e 400 mila sono gli sfollati dell’enclave palestinese, dei quali 566 mila si trovano in strutture d’emergenza designate dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi. Sono diverse le agenzie dell’Onu che sono intervenute definendo la situazione catastrofica: come hanno riferito, gli ospedali sono sovraccarichi e i “bambini muoiono a un ritmo vertiginoso” (GUERRA ISRAELE-HAMAS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Le preoccupazioni delle Nazioni Unite
Cinque agenzie delle Nazioni Unite tra cui Oms e Programma Alimentare mondiale definiscono la situazione come “catastrofica”. Dall’inizio delle ostilità sono rimasti danneggiati anche sette ospedali che erano usati anche come rifugio, i servizi igienici assenti e il numero di morti potrebbe crescere a causa delle epidemie di colera, varicella, scabbia, diarrea. È l'allarme dell'agenzia umanitaria delle Nazioni unite. I più colpiti sono soprattutto i bambini e le donne.
Le parole di Blinken
Intanto il Segretario di Stato americano Antony Blinken intervistato dalla Nbc ha spiegato che “Israele ha riaperto una delle condutture dell'acqua verso Gaza la settimana scorsa”, ma “ci sono un paio di altre condutture che vorremmo vedere ripristinate”. Secondo il capo della diplomazia statunitense è necessario anche riaccendere gli impianti di desalinizzazione per garantire che l'acqua potabile a Gaza sia pulita.