Elezioni Argentina, 35 milioni al voto per scegliere il nuovo presidente. Affluenza al 74%
MondoL'ultraliberista di La Libertad Avanza (Lla) punta alla vittoria al primo turno, ma secondo i sondaggi è incalzato da vicino dal peronista progressista Sergio Massa di Union por la Patria (Uxp) e dalla conservatrice Patricia Bullrich di Juntos por el ambio (Jxc)
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Si è conlcuso il primo turno delle elezioni in Argentina, dove i seggi hanno chiuso alle 18 locali. L'affluenza alle urne è stata pari al 74%, in aumento rispetto a quella registrata nelle primarie obbligatorie dello scorso 13 agosto. Oltre 35 milioni di argentini erano chiamati alle urne per eleggere il presidente della Repubblica, che resterà in carica fino al dicembre 2027. Il voto porterà anche al rinnovo di una parte del Congresso nazionale, con 130 deputati e 24 senatori in rappresentanza di otto province. A contendersi la vittoria sono soprattutto l'ultraliberista Javier Milei di La Libertad Avanza (Lla), il peronista progressista Sergio Massa di Union por la Patria (Uxp) e la conservatrice Patricia Bullrich di Juntos por el cambio (Jxc).
Milei sogna di vincere al primo turno
Milei ha il sogno di vincere al primo turno le Presidenziali. L'outsider della politica argentina ha promesso di "mettere fine a tutta la casta politica ladrona e inutile" e di "chiudere la Banca centrale", basando l'economia dello Stato sul dollaro americano. L'ultraliberista, che considera i cambiamenti climatici "una farsa della Sinistra", ha dichiarato di essere in grado "di battere la casta al primo turno" con il suo "progetto liberale con proiezione nazionale". Milei vuole anche chiudere i rubinetti dei sussidi statali con la privatizzazione di ospedali, scuole e trasporti.
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Cosa dicono i sondaggi
Nonostante i proclami di Milei, l'esito del voto non è affatto scontato. Secondo i sondaggi, il peronista progressista Sergio Massa di Union por la Patria (Uxp) e la conservatrice Patricia Bullrich di Juntos por el cambio (Jxc) lo rincorrono con margini percentuali risicati.
Il ruolo degli indecisi
Stando ai sondaggisti, il voto degli indecisi - stimato tra il 10 e il 12 - sarà l'ago della bilancia. Per conquistare la Casa Rosada servirà arrivare al 45% delle preferenze, o anche il 40% con uno scarto del 10% sul secondo avversario. Altrimenti ballottaggio il 19 novembre, tra un mese.
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Il perché dell'ascesa di Milei
Come spiegano gli analisti, l'ascesa di Milei è da inquadrare nella cornice di un Paese nel mezzo di una profonda crisi economica, con un'inflazione schizzata al 140% e una classe politica accusata di aver trascinato l'Argentina sull'orlo del baratro. Milei la definisce una "casta ladrona" da fare a pezzi: per sottolinearlo, durante i suoi comizi si è presentato imbracciando una motosega. Le sue idee hanno trovato anche sostenitori internazionali: ad accompagnarlo durante lo spoglio delle schede, all'hotel Shereaton Libertador di Buenos Aires ci saranno esponenti della spagnola Vox ed Eduardo Bolsonaro, uno dei figli dell'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro.