Guerra Israele-Hamas, il valico di Rafah apre in 24-48 ore. Liberati due ostaggi Usa
Il presidente americano Joe Biden ha raggiunto un accordo con Israele ed Egitto per il transito dei primi 12 camion di aiuti a Gaza. I terroristi fanno sapere di avere rilasciato madre e figlia, la Croce Rossa conferma. "Questo" - ha detto Hamas - "per dimostrare al popolo americano quanto siano errate le affermazioni di Biden e della sua amministrazione fascista". L'esercito israeliano annuncia di avere ucciso un agente di alto livello dell'unità di sviluppo delle armi strategiche di Hamas
Open: 'Sito di Hamas ospitato da server russi'
Il sito di Hamas utilizza server russi per pubblicare i suoi contenuti online. Questo è quanto emerge da un'indagine approfondita condotta da Open, che partendo dall'analisi del dominio 'Hamas.ps', è riuscita a dimostrare come l'organizzazione mantenga attivo il proprio sito web nonostante sia riconosciuta come terroristica e quindi sulla lista nera di tutti i domini occidentali. "Il sito internet ufficiale del movimento islamico palestinese Hamas non risulta attualmente accessibile dall’Italia. Che sia un problema dovuto ai troppi accessi? Un attacco informatico?" Con queste domande come presupposto, è partita l'indagine di Open. "Abbiamo controllato, partendo dall’analisi del dominio Hamas.ps. Questo risulta legalmente registrato nel 2011 presso l’ente The Palestinian National Internet Naming Authority (PNINA), ottenendo un serie di informazioni completamente pubbliche che ci portano in un altro Paese del mondo: la Russia", ha svelato il giornale. Tutti i server del sito di Hamas "puntano al dominio russo 'selectel.ru' - si legge - abbiamo provato a individuare a quale IP viene reindirizzato il dominio, effettuando un semplice ping e anche in questo caso si tratta di un IP russo" (GUERRA UCRAINA-RUSSIA, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Migliaia a Piazza Tahrir al Cairo a raduno pro-palestinesi
Diverse migliaia di persone a sostegno della causa palestinese si sono radunate in piazza Tahrir, epicentro della rivolta del 2011 che rovesciò l'ex presidente Hosni Mubarak. Altri raduni con decine di migliaia di persone si stanno tenendo in altre città egiziane.
Esercito francese: 'Truppe lasceranno il Niger entro fine anno'
Il comandante delle forze francesi nel Sahel ha dichiarato che 1.500 soldati francesi lasceranno il Niger entro il 31 dicembre, una tempistica già annunciata dal presidente francese Emmanuel Macron alla fine del mese scorso. "L'obiettivo degli annunci presidenziali di una partenza il 31 dicembre sarà raggiunto", ha dichiarato il generale Eric Ozanne in una conferenza stampa congiunta con il colonnello nigerino Mamane Sani Kiaou nella capitale Niamey.
Ambasciatore palestinese a Mosca: "3 Paesi arabi pronti a guerra"
"L'Egitto, la Giordania e il Libano proabbilmente entreranno nel conflitto in Medio Oriente con l'inizio dell'operazione di terra israeliana nella Striscia di Gaza". Lo ha detto l'ambasciatore palestinese a Mosca, Abdel Hafiz Nofal, all'agenzia Tass. "La decisione di Israele di lanciare un'operazione di terra nella Striscia di Gaza e' un grosso errore", ha avvertito il diplomatico. "I palestinesi, nonostante le dichiarazioni sull'inizio dell'operazione di terra da parte di Israele, non intendono lasciare la loro terra", ha spiegato l'ambasciatore (GUERRA UCRAINA-RUSSIA, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Tajani incontra Saied: 'Italia chiede liberazione ostaggi e apertura Rafah'
"Ho riferito al presidente Saied e al mio amico ministro degli Esteri che l'Italia continua a lavorare affinché non ci sia un allargamento del conflitto in corso, ho riferito quella che è la posizione dell'Italia, noi chiediamo la liberazione degli ostaggi e ci auguriamo e lavoriamo perché possa essere aperto il valico di Rafah". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in dichiarazioni alla stampa dopo l'incontro con il presidente tunisino, Kais Saied. Tajani ha auspicato che nella Striscia "possano arrivare i rifornimenti alimentari e di medicine per il popolo palestinese e anche che possano uscire da Gaza i nostri concittadini che, hanno in alcuni casi, hanno la doppia nazionalità italiana e palestinese".
Israele: 'Colpi di mortaio dal Libano, risponde artiglieria'
Colpi di mortaio dal Libano in direzione di Israele. Secondo le forze israeliane (Idf) sono stati lanciati verso la regione contesa del Monte Dov, nell'area delle Fattorie di Shebaa, dove si trovano postazioni militari. Non vengono segnali feriti. Le Idf stanno rispondendo con l'artiglieria. Lo riferisce il Times of Israel.
Macron parla con famiglie ostaggi: 'Facciamo tutto il possibile per rilascio'
"La Francia non abbandona la sua gente. Stiamo facendo tutto il possibile per ottenere la liberazione e il ritorno dei nostri connazionali". E' quanto si legge in un post sul social X del presidente francese Emmanuel Macron che rende noto di aver "parlato con famiglie degli ostaggi francesi trattenuti da Hamas" dopo il terribile attacco del 7 ottobre in Israele.
Israele: '100.000 richieste di licenze private per armi da inizio guerra'
Il ministero della Sicurezza Nazionale israeliano ha riferito di aver ricevuto, dall'inizio della guerra, circa 100.000 richieste di licenze private per armi da parte di cittadini. L'aumento è imponente, se si considera che dall'inizio dell'anno sono state rilasciate circa 26.000 licenze per il porto d'armi.
Tajani: "Ascoltato Saied,avanti confronto con Paesi arabi"
"Ho ascoltato con grande attenzione tutte le osservazioni, le idee del presidente Saied e del ministro degli Esteri sulla questione palestinese. Vogliamo continuare a ascoltare e confrontarci con i Paesi arabi, perche' insieme possiamo raggiungere l'obiettivo della pace che per noi italiani si può raggiungere solo dando una prospettiva al popolo palestinese, che e' quella di avere un suo Stato". Lo ha affermato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio
Tajani, in una dichiarazione al termine del suo incontro, al Palazzo presidenziale di Cartagine, con il presidente Kais Saied. "Voigliamo tutti lavorare per la pace", ha aggiunto Tajani, accompagnato all'incontro dai ministri Francesco Lollobrigida e Calderone.
Comandante logistica Idf, prontissimi a invasione terra
Le forze israeliane sono "più pronte che mai" all'invasione di terra della Striscia di Gaza. Lo ha detto, come riporta The Jerusalem Post, il maggiore generale dell'Idf Mishel Yanko, responsabile della logistica.
Libano, compagnia bandiera Mea annulla 'più di metà' dei voli
Più della metà dei voli della compagnia aerea di bandiera libanese, la Middle East Airlines (Mea), saranno cancellati a causa della tensione in corso in Medio Oriente e, in particolare, in Libano. Lo ha detto poco fa, citato dai media di Beirut, l'amministratore delegato della Mea, Muhammad al Hout, affermando che la decisione è stata presa dopo che la compagnia di assicurazione della Mea ha comunicato di aver annullato la copertura assicurativa a partire da questa domenica. La Mea non ha ancora comunicato quali e quanti voli saranno in effetti cancellati. "Voglio rassicurare che nessuna informazione indica che presto sarà bombardato l'aeroporto (di Beirut)", ha detto al Hout citato dai media locali. "La nostra priorità è di mantenere i collegamenti tra il Libano e l'estero". Nei giorni scorsi la Mea aveva deciso, in forma precauzionale, di spostare cinque velivoli nell'aeroporto di Istanbul.
Massicce manifestazioni pro-palestinesi nelle città egiziane
Al termine della preghiera settimanale del venerdì, in diverse città egiziane sono state organizzate massicce manifestazioni a sostegno della Palestina e contro lo sfollamento dei palestinesi. I raduni sono state organizzate in particolare a Giza, dove i manifestanti hanno ripetuto slogan a favore della causa palestinese, tra cui "Con l'anima e con il sangue difendiamo Al Aqsa", in riferimento alla moschea di Al Aqsa di Gerusalemme, e "Colpisci Tel Aviv '. Altre proteste sono state organizzate a Nasr City, al Cairo, e nei governatorati di Sohag, Charkeya, Dakahleya, Assiut, Alessandria, Port Sai e Minya. Migliaia di persone hanno manifestato anche nella moschea di Al Azhar ripetendo slogan contro Israeke e chiedendo l'apertura del valico di Rafah.
Bombardamenti israeliani sulle Fattorie di Shebaa
L'artiglieria israeliana bombara con l'artiglieria le Fattorie di Shebaa, un territorio conteso tra Israele, Siria e Libano nel settore orientale della Linea Blu di demarcazione tra Libano e Israele. Lo riferiscono media libanesi e fonti locali sul posto.
Azienda del Kerala sospende fornitura uniformi a Israele
Maryan Apparel, un'azienda del Kerala che produce uniformi ha annunciato che interromperà le forniture alla polizia israeliana "per motivi morali". Dal 2015 la Maryan Apparel ha fornito alla Polizia di Israele 100 mila uniformi l'anno. Il direttore generale Thomas Olickal ha detto che la sua azienda "non vuole avere nessun ruolo, diretto o indiretto, nella crisi in corso tra Israele e Hamas", e ha sottolinato che in questo momento non accetterebbe ordini, se arrivassero, neppure dalla Palestina. La Maryan Apparel veste militari, poliziotti, agenti di sicurezza in tutto il mondo, e produce uniformi scolastiche, divise per dipendenti dei supermercati, camici per strutture mediche. Oltre a Israele, l'azienda, che impiega al 90% donne, lavora per l'esercito delle Filippine, per l'aviazione e la polizia del Qatar, e per agenzie di sicurezza inglesi e statunitensi. Olickal ha fatto sapere che la compagnia, "non si schiera politicamente con nessuno", ed è pronta a ricevere nuovamente ordini da Israele quando la guerra sarà finita.
Iran alla Turchia, sostegno Usa a Israele complica la situazione
Il capo di stato maggiore dell'Esercito iraniano, il maggior generale Mohammad Bagheri, ha affermato che "il sostegno degli Stati Uniti a Israele complica la situazione" nella Striscia di Gaza durante una telefonata con il ministro della Difesa turco Yasar Guler. Durante il colloquio, Bagheri ha detto che dovrebbero essere prese iniziative per impedire gli attacchi di Israele contro Gaza e fornire aiuti alla popolazione civile palestinese. Secondo quanto riporta Irna, Guler ha affermato che la Turchia continuerà a impegnarsi per ridurre la tensione e cercare di fermare il conflitto.
Biden chiederà al Congresso 14 miliardi per Israele
L'amministrazione Biden è pronta a richiedere al Congresso un finanziamento di 105 miliardi di dollari per fornire aiuti e risorse all'Ucraina e a Israele, di cui 14 miliardi a Tel Aviv, in linea con la richiesta israeliana, e 60 miliardi all'Ucraina, per continuare gli aiuti statunitensi al Paese. Lo scrive la Cnn. Altri dieci miliardi di dollari sono previsti per aiuti umanitari, compresa Kiev; 14 miliardi di dollari per finanziamenti alle frontiere per affrontare il traffico di droga e il fentanyl; 7 miliardi di dollari per l'Indo-Pacifico e Taiwan.
Israele, Gallant: 3 le fasi per abbattere Hamas
Sono tre le fasi con le quali Israele intende eliminare Hamas nella Striscia. Lo ha detto alla Knesset il ministro della difesa Yoav Gallant secondo cui la prima fase è "un impegno prolungato di fuoco su Gaza con una manovra di terra per l'eliminazione dei membri di Hamas e delle strutture" della fazione. La seconda è "una fase intermedia per eliminare i nidi di resistenza". La terza invece - secondo Gallant - è "la creazione nella Striscia di una nuova realtà di sicurezza sia per i cittadini di Israele sia per gli stessi abitanti di Gaza".
Sirene d'allarme nel centro di Israele e zona Gerusalemme
Le sirene di allarme anti aereo sono risuonate nella zona centrale di Israele e nell'area di Gerusalemme. Lo riferiscono i media locali.
Israele: la maggior parte dei circa 200 ostaggi è viva
E' viva la maggior parte delle circa 200 persone rapite in Israele dai terroristi di Hamas e portate nella Striscia di Gaza, ha dichiarato oggi l'esercito israeliano. "La maggior parte degli ostaggi è viva. A Gaza ci sono anche cadaveri" di persone uccise in Israele e portati nella Striscia", ha dichiarato l'esercito.
MSF, a Gaza '3 mila feriti da gestire, impossibile evacuare'
"Il settore sanitario a Gaza sta per collassare. È imminente. Non so come faremo a gestire l'enorme numero di feriti, ne stiamo assistendo oltre 3mila. Nel nostro ospedale, nei giorni normali, la capacità massima è di 700 letti". È un tono concitato quello del chirurgo ortopedico Nedal Abed, dall'ospedale Ospedale Al -Shifa di Gaza in un collegamento audio diffuso sul profilo Facebook di Medici Senza Frontiere. "Alcuni pazienti gravemente feriti sono al Pronto Soccorso in attesa di essere operati - specifica Abed - ma non abbiamo posto per ricoverarli. Purtroppo la maggior parte dei pazienti feriti sono civili, bambini e donne. Stiamo lavorando sotto forte pressione, abbiamo forniture mediche molto limitate, Msf ha messo a disposizione le scorte per il ministero della Sanità qui a Gaza". "Chiaramente, non c'è elettricità e non si sa quanto carburante sia rimasto per far funzionare i generatori - prosegue il chirurgo -. È solo questione di tempo. Non ci sono luoghi sicuri all'esterno, qui in ospedale abbiamo più di 40mila civili che cercano un luogo sicuro. L'esercito israeliano ha richiesto l'evacuazione di tutti gli ospedali di Gaza, quest'ordine non è ragionevole perché più di 3mila pazienti feriti non possono essere evacuati in nessun luogo" "È sempre più insostenibile la situazione che sta affrontando la popolazione di Gaza, tra cui i nostri colleghi - è il messaggio dell'Ong che accompagna l'audio -. Alcuni di loro stanno continuando senza sosta a garantire assistenza medica alle persone malate, ai feriti e alle vittime dei bombardamenti nelle poche strutture mediche ancora funzionanti. È solo questione di tempo prima che scorte mediche e carburante finiscano del tutto e gli ospedali smettano di funzionare".