Bruxelles, Isis rivendica attentato. Ucciso il killer in scontro con la polizia

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"Un combattente dello Stato islamico ha attaccato due cittadini svedesi", si legge in un comunicato pubblicato da Amaq, il network del gruppo terroristico. L’uomo che ha ucciso due persone è stato trovato in mattinata a Schaerbeek: ferito nello scontro a fuoco con gli agenti, è morto in ospedale. Il primo ministro ha dichiarato che era "di origine tunisina e soggiornava illegalmente" nel Paese e che ha agito da solo. Interrogata la moglie: "Non ho mai notato nulla né visto alcun segno" di cui preoccuparsi

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È morto Abdesalem Lassoued, l'attentatore che ha aperto il fuoco con un kalashnikov lunedì intorno alle 19 nel centro di Bruxelles. Era stato individuato questa mattina a Schaerbeek, dopo una fuga durata tutta la notte. Un testimone lo ha riconosciuto in un bar e ha allertato la polizia: nel corso di uno scontro a fuoco l’uomo è rimasto ferito ed è poi morto in ospedale. Durante la perquisizione nella sua casa sono state trovate diverse armi. Il primo ministro belga ha spiegato che il sospettato era un 45enne “di origine tunisina e soggiornava illegalmente” nel Paese. L'uomo ieri ha ucciso 2 persone. Le vittime sono cittadini svedesi. Nei video diffusi in rete da alcuni passanti, si vede il killer arrivare in scooter, vestito con una giacca arancione, scendere dal mezzo e imbracciare l'arma. Avrebbe gridato "Allah Akhbar". Il presunto attentatore aveva anche postato un video di rivendicazione sui social. "Ho vendicato i musulmani", diceva nel filmato, sostenendo di essere "un mujahid dell'Isis". Il gruppo terroristico ha poi rivendicato l'attacco: "Un combattente dello Stato islamico ha attaccato due cittadini svedesi", si legge in un comunicato di Amaq, il network dell'Isis, dove si specifica che la Svezia è finita nel mirino "perché nella Coalizione" contro l'Isis. A quanto si apprende, l'uomo sarebbe arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barchino.


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Isis: Un combattente dello Stato islamico ha attaccato due cittadini svedesi

"Un combattente dello Stato islamico ha attaccato due cittadini svedesi", recita il comunicato pubblicato da Amaq, il network del gruppo terroristico. La Svezia è finita nel mirino "perché nella Coalizione" contro l'Isis.

Isis rivendica attentato

L'Isis ha rivendicato l'attacco a Bruxelles in un comunicato ufficiale.

L'attentatore di Bruxelles era un lupo solitario. VIDEO

Fu identificato anche a Terni l'attentatore di Bruxelles

Era stato identificato anche a Terni, 11 anni fa durante un normale controllo di routine da parte delle forze dell'ordine, Abdesalem Lassoued, il 45enne di origini tunisine che nella serata di lunedì, a Bruxelles, ha fatto fuoco con un kalashnikov contro due cittadini svedesi. Lo si apprende da fonti della questura. L'uomo era stato sottoposto a controllo nella città umbra nel febbraio 2012.

L'Europa in allerta

Nelle ore che hanno fatto seguito all'attentato di Bruxelles in molte parti d'Europa è scattata l'allerta. In Francia le misure di sicurezza sono state rafforzate sin dall'attentato di venerdì scorso ad Arras. Ma gli allarmi bomba continuano a ripetersi: oggi, per la seconda volta in meno di una settimana è stata evacuata la Reggia di Versailles. Olanda e Francia hanno rafforzato immediatamente i controlli alle frontiere. In Spagna è stato convocato d'urgenza il Tavolo per la minaccia terrorista. Londra ha deciso di potenziare i controlli in vista della partita Inghilterra-Italia.

Meloni a leader Ue: "Gravi rischi per la sicurezza da immigrazione illegale di massa"

Giorgia Meloni, nella riunione con i membri del Consiglio Ue, a quanto si apprende, ha ricordato che l'autore dell'attentato di Bruxelles sbarcò nel 2011 in Italia, "come già successo in passato per altri terroristi". "Per questo - ha detto la premier agli altri leader - ho più volte cercato di accendere i riflettori sul fatto che dall'immigrazione illegale di massa possono sorgere anche gravi rischi per la sicurezza in Europa, quindi non possiamo più permetterci titubanze, ne va della sicurezza dei cittadini europei".

Meloni: "Cordoglio dell'Italia a Belgio e Svezia"

La premier Giorgia Meloni "ha espresso ai Primi Ministri belga De Croo e svedese Kristersson il più profondo cordoglio dell'Italia e suo personale per il grave attentato compiuto ieri sera a Bruxelles". Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi, trasmessa dopo la riunione in videoconferenza con i membri del Consiglio Europeo che era stata "convocata dal Presidente Charles Michel per discutere dell'attacco di Hamas subito da Israele e delle implicazioni del conflitto in corso, con riferimento anche alla situazione umanitaria di Gaza".

Attentatore di Bruxelles è stato in prigione in Svezia

L'attentatore di Bruxelles ha scontato una pena in prigione in Svezia. Lo riferiscono le autorità svedesi per l'immigrazione.

L'appello della moglie dell'uomo scambiato per Lassoued

La moglie dell’uomo erroneamente scambiato per Lassoued racconta: "Siamo andati a Genova dove c'è il consolato di riferimento per noi di Bologna. Dopo essere stati in consolato, ho girato un video in cui mi marito spiega la situazione in relazione al passaporto, coi nostri bimbi che gli giocano intorno. Alcuni media hanno fatto un fermo immagine del video che hanno trovato su una pagina Facebook, poi oscurata dalle autorità belghe, dicendo che l'uomo nelle immagini era Lassoued". La donna racconta che la scorsa notte un amico del marito lo ha avvertito della diffusione della sua immagine. Poi, all’alba, “abbiamo chiamato i carabinieri, non sapevamo cosa fare, lui tremava come una foglia”. A quel punto “i militari si sono giustamente presentati in tre pattuglie e in assetto antiterrorismo, non sapendo chi avevano davanti”. Capito l’equivoco, l’uomo è stato sentito in caserma come persona informata sui fatti. “Voglio fare un appello ai media: non mandate più quell'immagine. Mio marito è un uomo che lavora come trasportatore, vede persone tutto il giorno. Una persona tranquilla, padre di quattro figli. Non c'entra nulla col terrorismo”.

L'attentatore di Bruxelles non è l'uomo ripreso nel video a Genova

Abdesalem Lassoued non corrisponde all’uomo che si vede in un filmato girato nel 2021 a Genova, a differenza di quanto emerso nelle scorse ore. La persona che appare in un fermo immagine in piazza della Vittoria nel capoluogo genovese non è infatti il killer di Bruxelles ma un cittadino tunisino che risiede con la sua famiglia a Bologna. Lo racconta all’AGI la moglie, Nora Boudair: "Mio marito è arrivato in Italia nel 2011 dalla Tunisia. L'unica cosa che lo accomuna con Lassoued è la città di Sfaz, dove entrambi sono nati e per questo si conoscevano. Dal 2015 mio marito Slah Ayadi faceva parte assieme all'attentatore e ad altre persone di un gruppo Facebook formato da tunisini con problemi ad avere il passaporto che, come forma di protesta, si giravano dei video in cui raccontavano le loro difficoltà ad avere il documento".

Svedesi forse colpiti per roghi del Corano

"Al momento pensiamo più a un lupo solitario" che "non era parte di una cellula terroristica". Lo ha detto il ministro della Giustizia del Belgio, Vincent Van Quickenborne, in conferenza stampa, parlando della modalità d'azione del sospetto autore dell'attentato di Bruxelles, Abdesalem Lassoued. Il movente che ha portato l'uomo a prendere di mira persone di nazionalità svedese, ha spiegato il ministro, potrebbe essere legato ai roghi del Corano avvenuti in Svezia nei mesi scorsi.

Attentatore Bruxelles fece richiesta asilo a Torino nel 2011

Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles, aveva fatto una richiesta di asilo alla Questura di Torino nel 2011, lo stesso anno in cui era sbarcato in Italia. Dopo essere stato poi all'estero, Lassoued era tornato in Italia: a Bologna, nel 2016, aveva chiesto di essere ammesso al programma di protezione internazionale. Poi avrebbe fatto perdere le sue tracce.

Indagini sulla rete italiana dell'attentatore di Bruxelles

I carabinieri del Ros stanno lavorando d'intesa con la Digos e l'autorità giudiziaria di Bologna per ricostruire il percorso fatto in Italia da Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles. Uno degli obiettivi è di riuscire a risalire alla sua rete di conoscenze in Italia.

Premier Belgio: "Più rigore nei rimpatri dei migranti"

Il sospetto autore degli attentati a Bruxelles "viveva" in Belgio "in totale incognito. Dobbiamo trarre le dovute conclusioni. Innanzitutto, l'ordine di lasciare il territorio dev'essere più restrittivo. Ciò richiederà più monitoraggio e comunicazione con i Paesi d'origine", ha detto il premier belga Alexander De Croo in conferenza stampa. "Sapevamo che l'autore era un richiedente asilo, non aveva precedenti penali, non era mai stato in un centro per asilo. Non era sulla lista dei terroristi", ha precisato.

Procuratore: "Attentatore era lupo solitario, arrestati 4 sospetti"

L'ipotesi che fosse un "lupo solitario" è quella più attendibile al momento per descrive Abdelsalam Lassoued, il principale sospettato per l'attacco di ieri sera a Bruxelles. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa il procuratore federale belga, Frederic Van Leeuw. "Sono state effettuate perquisizioni e quattro persone, che potrebbero essere a lui collegate, sono state arrestate", ha aggiunto il procuratore, che ha poi spiegato come le forze dell'ordine siano riuscite a rintracciare Lassoued. "Poco prima delle 8 del mattino, un testimone ha indicato alla polizia di aver visto il sospettato in un bar a Schaerbeek. Gli agenti di polizia si sono recati sul posto e ha avuto luogo una sparatoria. L'autore è rimasto ferito. È morto in ospedale alle 9.38. Nel bar è stata trovata un'arma da guerra, mentre nella sua abitazione sono state rinvenute altre armi e un coltello", ha aggiunto Van Leeuw.

Belgio, la moglie dell'attentatore: "Mai notato nulla"

La vedova di Abdessalem Lassoued quando ieri sera ha visto le immagini del suo compagno rivendicare l'attacco, è subito andata in una stazione di polizia. Secondo i media belgi, temendo che l'uomo potesse tornare a casa, la moglie si è recata con la figlia dalla polizia dove ha trascorso la notte. "Non ho mai notato nulla né visto alcun segno" di cui preoccuparsi, "eravamo una coppia come tante", avrebbe dichiarato la donna. La compagna di Abdesalem Lassoued assicura di aver dato "piena collaborazione e tutte le informazioni di cui disponeva". "Ma non sapevo dove fosse", avrebbe detto riferendosi al momento dell'attentato. "Ho vissuto tutta la notte nella paura. Sono completamente esausta", ha detto questa mattina in lacrime ai giornalisti di Het Laatste Nieuws. "Ora che è morto, tutto quello che voglio è tornare a casa e stare con i miei figli", ha concluso la donna.

Francia, Darmanin: "Revoca soggiorno a simpatizzanti Jihad"

Il ministro dell'Interno Gerald Darmanin vuole inserire nel suo progetto di legge sull'immigrazione una disposizione che consenta di ritirare il permesso di soggiorno agli stranieri che "aderiscono a un'ideologia jihadista", ha dichiarato. A quattro giorni dall'uccisione di un insegnante in una scuola media di Arras da parte di un attentatore che si era dichiarato fedele allo Stato islamico, Darmanin "sta considerando questa disposizione".

Zelensky: "Vicini agli amici svedesi e belgi contro il terrorismo"

"Dopo l'attentato di ieri a Bruxelles, i miei pensieri vanno al premier svedese Ulf Kristersson, al popolo svedese e a tutte le persone colpite. Esprimo anche solidarietà al primo ministro belga Alexander De Croo e al popolo belga", scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, precisando che "l'Ucraina è fermamente al fianco dei nostri amici svedesi e belgi contro il terrorismo".

Belgio: scende a livello 3 l'allerta terrorismo a Bruxelles

L'allerta di minaccia terroristica a Bruxelles e' scesa dal livello 4 - l'allarme massimo decretato ieri sera dopo l'attacco - a 3. Nel resto del Belgio l'allerta resta a livello 3. Lo riporta il canale LN24.

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