Ai giudici è stato chiesto di ritardare le condanne a partire dalla settimana prossima. La capacità delle prigioni in Galles e Inghilterra è arrivata al punto di rottura
LONDRA - Le carceri del Regno sono piene. Anche per criminali violenti come violentatori o rapinatori, che potrebbero così evitare di finire dietro le sbarre. Per quanto incredibile la notizia possa sembrare, ai giudici dei tribunali della Corona è stato detto di ritardare le udienze di condanna, nel tentativo di gestire l'espansione della popolazione carceraria. Lord Andrew Edis, che presiede le corti di giustizia in Inghilterra e Galles, ha dichiarato che dalla prossima settimana la condanna dei criminali in libertà provvisoria dovrebbe essere ritardata. Per alcuni detenuti potrebbe invece scattare la scarcerazione anticipata, in modo tale da liberare posti.
“Uno stato di crisi profonda”
Già lo scorso gennaio Lord Edis aveva denunciato come le carceri fossero in uno stato di crisi profonda. Il ministro della giustizia Alex Chalk, riferirà alla Camera dei Comuni lunedì prossimo, ma intanto la notizia ha suscitato forti polemiche. Durante l’estate aveva già ammesso come il sistema carcerario fosse sotto notevole pressione. Secondo le proiezioni del governo, la popolazione carceraria è destinata a crescere fino a 89.100 unità entro novembre, ma sono rimasti solo 87.573 posti operativi in carcere, con una carenza di 1.527 posti.
Il caso della presunta spia riuscita a evadere
Le prigioni inglesi sono da tempo motivo di preoccupazione non solo perché hanno raggiunto ormai la capienza massima, ma anche perché il personale è sotto staffato ed esposto a stress molto elevato. Proprio questo aspetto aveva contribuito lo scorso settembre alla rocambolesca fuga di Daniel Khalife, una presunta spia poco più che ventenne, da Wandswoth, una delle carceri di Londra. Proprio Wandswoth è una di quelle realtà in cui la capacità stabilità è stata superata del 70%.
