Ribadendo l'appoggio allo Stato ebraico e condannando il terrorismo, il presidente degli Stati Uniti ha assicurato al premier israeliano Benyamin Netanyahu che nuovi aiuti arriveranno nei prossimi giorni. "Nessun conflitto con le forniture a Kiev". Sarebbero quattro gli americani uccisi negli scontri
Navi e caccia nell'est del Mediterraneo e un nuovo sostanzioso pacchetto di armi e munizioni: gli Stati Uniti sono pronti a fare la loro parte a sostegno di Israele. Il presidente Biden ha ordinato di assicurare un "ulteriore sostegno" militare dopo gli attacchi a sopresa di Hamas (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA). Ribadendo l'appoggio allo Stato ebraico e condannando ancora una volta il terrorismo, Biden ha assicurato al premier israeliano Benyamin Netanyahu che "ulteriore assistenza è in arrivo, e nuovi aiuti arriveranno nei prossimi giorni". A breve infatti le prime forniture dovrebbero muoversi verso Israele, vicino al quale sarà schierata la portaerei Gerald R. Ford ma anche G-16 e F-35. Nell'annunciare il pacchetto di aiuti, il capo del Pentagono Lloyd Austin ha parlato di apparecchiature e munizioni, senza entrare nel dettaglio. Il pacchetto definito dall'amministrazione Biden, comunque, non richiede ulteriori fondi dal Congresso in quanto le armi sono già nelle scorte americane a disposizione o sono già state pagate con risorse approvate in passato. È probabile che alcune delle armi arriveranno dalle scorte americane in Israele, alle quali il Paese può accedere solo in caso di emergenza.
Almeno quattro americani uccisi negli scontri
Nonostante gli ingenti aiuti all'Ucraina, Washington ha un arsenale ancora adeguato per far fronte alle esigenze dell'alleato, anche perché i due Paesi usano sistemi d'arma diversi e quindi le loro richieste, hanno spiegato fonti del Pentagono, non confliggono. In prima linea nel tessere la tela diplomatica in Medio Oriente per smorzare la tensione ed evitare che lo scontro si allarghi ancora, il segretario di Stato Antony Blinken - che ha definito quello di Hamas "il peggior attacco dalla guerra di Yom Kippur" - ha anche dato disposizione allo staff del Dipartimento di Stato di verificare la situazione dei connazionali in Israele. Negli scontri diversi americani sarebbero morti (almeno quattro, secondo fonti dell'Ap), mentre altri sono in ostaggio a Gaza.