È stata pubblicata la seconda parte dell'enciclica “Laudato si’", l'esortazione apostolica "Laudate Deum", in cui il Pontefice integra i suoi moniti sul degrado del pianeta, sul riscaldamento globale e sulle sue gravi conseguenze. "Evitare altri drammi legati al clima, siamo appena in tempo. Tutto è collegato, e nessuno si salva da solo. Opinioni sprezzanti e irragionevoli anche dentro la Chiesa", scrive poi esorta: "Cop28 Dubai porti decisa transizione energetica"
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Oggi 4 ottobre, in concomitanza con la festa di San Francesco d'Assisi, è stata pubblicata la seconda parte dell'enciclica “Laudato si’", l'esortazione apostolica "Laudate Deum", in cui Papa Francesco integra i suoi moniti sul degrado del pianeta, sul riscaldamento globale e sulle sue gravi conseguenze in termini di disastri ambientali ed emergenze sociali, anche in vista delle prossime conferenze internazionali sull’argomento.
Papa: potenze economiche disinteressate a crisi clima
"L'origine umana - 'antropica' - del cambiamento climatico non può più essere messa in dubbio", dice Papa Francesco nella sua esortazione apostolica. "Negli ultimi cinquant'anni la temperatura è aumentata a una velocità inedita, senza precedenti negli ultimi duemila anni", sottolinea. Ma secondo il Pontefice, "purtroppo, la crisi climatica non è propriamente una questione che interessi alle grandi potenze economiche, che si preoccupano di ottenere il massimo profitto al minor costo e nel minor tempo possibili". "Sono costretto a fare queste precisazioni, che possono sembrare ovvie, a causa di certe opinioni sprezzanti e irragionevoli che trovo anche all'interno della Chiesa cattolica", aggiunge.
"Evitare altri drammi clima, siamo appena in tempo”
"Per quanto riguarda il clima, ci sono fattori che permangono a lungo, indipendentemente dagli eventi che li hanno scatenati. Per questo motivo, non possiamo più fermare gli enormi danni che abbiamo causato. Siamo appena in tempo per evitare danni ancora più drammatici”, dice il Papa nell'esortazione apostolica "Laudate Deum". Secondo Francesco, "la pandemia di Covid-19 ha confermato la stretta relazione della vita umana con quella degli altri esseri viventi e con l'ambiente. Ma in particolare ha confermato che quanto accade in qualsiasi parte del mondo ha ripercussioni sull'intero pianeta. Questo mi permette di ribadire due convinzioni su cui insisto fino a risultare noioso: 'tutto è collegato' e 'nessuno si salva da solo'".
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Il Papa: “Cop28 Dubai porti decisa transizione energetica”
"Non possiamo rinunciare a sognare che la Cop28 porti a una decisa accelerazione della transizione energetica, con impegni efficaci che possano essere monitorati in modo permanente. Questa Conferenza può essere un punto di svolta, comprovando che tutto quanto si è fatto dal 1992 era serio e opportuno, altrimenti sarà una grande delusione e metterà a rischio quanto di buono si è potuto fin qui raggiungere”, afferma Francesco nel "Laudate Deum", nei capitoli dedicati alle "Conferenze sul clima: progressi e fallimenti" e a "Cosa ci si aspetta dalla Cop28 di Dubai?".
“Basta ridicolizzare tema ambiente per interessi economia”
"Poniamo finalmente termine all'irresponsabile presa in giro che presenta la questione come solo ambientale, 'verde', romantica, spesso ridicolizzata per interessi economici". È uno dei richiami di Papa Francesco. "Attirano spesso l'attenzione, in occasione delle Conferenze sul clima, le azioni di gruppi detti ‘radicalizzati'. In realtà, essi occupano un vuoto della società nel suo complesso, che dovrebbe esercitare una sana pressione, perché spetta ad ogni famiglia pensare che è in gioco il futuro dei propri figli". Il Pontefice prosegue dicendo che "se consideriamo che le emissioni pro capite negli Stati Uniti sono circa il doppio di quelle di un abitante della Cina e circa sette volte maggiori rispetto alla media dei Paesi più poveri, possiamo affermare che un cambiamento diffuso dello stile di vita irresponsabile legato al modello occidentale avrebbe un impatto significativo a lungo termine".
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“Progressi impressionanti, ma mettiamo a repentaglio vita”
"Mai l'umanità ha avuto tanto potere su sé stessa e niente garantisce che lo utilizzerà bene, soprattutto se si considera il modo in cui se ne sta servendo", afferma Francesco nel secondo capitolo dell'esortazione apostolica "Laudate Deum", dedicato al "crescente paradigma tecnocratico", che "è alla base dell'attuale processo di degrado ambientale". "Abbiamo compiuto progressi tecnologici impressionanti e sorprendenti - constata il Pontefice -, e non ci rendiamo conto che allo stesso tempo siamo diventati altamente pericolosi, capaci di mettere a repentaglio la vita di molti esseri e la nostra stessa sopravvivenza". "Ci vuole lucidità e onestà per riconoscere in tempo che il nostro potere e il progresso che generiamo si stanno rivoltando contro noi stessi", è il suo monito. Poi aggiunge: "Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti. Nessuno può ignorare che negli ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni estremi, frequenti periodi di caldo anomalo, siccità e altri lamenti della Terra che sono solo alcune espressioni tangibili di una malattia silenziosa che colpisce tutti noi". L’esortazione apostolica "Laudate Deum” è stata pubblicata a otto anni di distanza dall’enciclica "Laudato si’” e intende ampliare e completare il messaggio sulla cura della casa comune e sull'"ecologia integrale". “Mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura". Tuttavia, "negli ultimi anni non sono mancate le persone che hanno cercato di minimizzare questa osservazione". Ma "si tratta di un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana", aggiunge Francesco.