Il partito populista Smer-Sd, che si oppone agli aiuti all'Ucraina, ha vinto le elezioni legislative in Slovacchia. La formazione dall'ex premier Robert Fico ha ottenuto il 23,3% dei voti, davanti al partito centrista Slovacchia Progressista (17,03%)
La formazione Smer-Sd, i socialdemocratici nazionalisti di sinistra dell'ex premier filorusso Robert Fico, hanno vinto le elezioni parlamentari in Slovacchia. Robert Fico, l'ex-premier con simpatie putiniane, è dichiaratamente contrario all'invio di armi a Kiev ed è arrivato a sostenere apertamente l'invasione dell' "Ucraina fascista". La formazione dall'ex premier ha ottenuto il 23,3% dei voti, davanti al partito centrista Slovacchia Progressista (17,03%). Ora bisognerà vedere l'esito dei negoziati per la formazione del governo fra i sette partiti che entrerebbero nel parlamento monocamerale di Bratislava.
Fico in testa ai sondaggi da mesi
Nel Paese dell'Europa orientale, gli elettori sono solo 4,3 milioni ma la loro scelta viene monitorata con ansia da diverse capitali del mondo proprio a causa della tendenza anti-Ucraina del partito 'Direzione-Socialdemocrazia' (Smer-Sd) di Fico, che è stato sempre in testa in quasi tutti i sondaggi elettorali degli ultimi nove mesi. Opportunista sperimentato da due decenni (celebre il suo dietro-front sull'uscita dalla Slovacchia dall'Euro) l'ex premier sa da un sondaggio che il 51% degli slovacchi crede che la colpa della guerra sia dell'Occidente o di Kiev anche se il governo ad interim di Bratislava è stato il primo a inviare missili anti-aerei e caccia alla confinante Ucraina.
Sconfitta Slovacchia progressista
Uscirebbe dunque 'Slovacchia progressista' (Ps) di Michal Simecka, uno dei 14 vicepresidenti del parlamento europeo e il primo mai espresso dalla Slovacchia. Unendo destra e sinistra moderate, l'ex giornalista è un sostenitore della Nato e dell'Ucraina, oltre che della protezione del clima e dei diritti umani. Fico invece aveva promesso di fermare gli aiuti militari a Kiev e di impedirne l'adesione alla Nato.