Si tratta dell'equivalente di circa 7.800 tonnellate che sarà rilasciato in mare nel corso di 17 giorni
Il prossimo giovedì 5 ottobre il Giappone inizierà a rilasciare il secondo lotto di acqua trattata dalla centrale nucleare di Fukushima. A rendere nota la notizia è stato l'operatore dell'impianto, la Tokyo Electric Power (Tepco): un'operazione che, con ogni probabilità, attirerà ulteriori proteste dalla Cina. Dati alla mano, si tratta dell'equivalente di circa 7.800 tonnellate che saranno rilasciate in mare nel corso di 17 giorni, la stessa quantità del primo riversamento effettuato a partire dal 24 agosto e completato il 11 settembre.
La decisione
Attese le proteste, come detto, della Cina. All'indomani della decisione Pechino ha imposto un divieto totale sulle importazioni dei prodotti ittici giapponesi nonostante le rilevazioni abbiano fin qui dimostrato come la concentrazione del trizio nell'acqua sia al di sotto degli standard di sicurezza globali. Il governo di Tokyo ha esortato Pechino a revocare il divieto e a impegnarsi a basarsi su prove scientifiche, mentre nel frattempo tenta di aiutare l'industria ittica nazionale con incentivi economici e ad ampliare le destinazioni di esportazione.