A fine agosto i militari che hanno rovesciato il presidente Mohamed Bazoumi avevano ordinato l'espulsione del diplomatico, dopo il rifiuto di Parigi di adeguarsi all'ultimatum che ne chiedeva l'uscita dal Paese
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato oggi che l'ambasciatore in Niger è stato preso in "ostaggio" dai militari al potere e che si nutre soltanto con "razioni militari". "In Niger, mentre vi sto parlando, abbiamo un ambasciatore e degli esponenti diplomatici che sono letteralmente in ostaggio nell'ambasciata di Francia", ha detto Macron durante una visita a Semur-en-Auxois, nella Francia centrorientale.
A fine agosto ordinata l'espulsione
In Niger, i militari che hanno rovesciato il presidente Mohamed Bazoum e preso il potere il 26 luglio, avevano ordinato a fine agosto l'espulsione dell'ambasciatore di Francia, dopo il rifiuto di Parigi di adeguarsi all'ultimatum che ne chiedeva l'uscita dal Paese. La Francia continua a opporsi alla partenza dell'ambasciatore, affermando che il governo al potere non ha alcuna autorità per formulare una richiesta del genere. L'ambasciatore, Sylvain Itté, "non ha più la possibilità di uscire - ha aggiunto Macron - è stato dichiarato 'persona non grata' e gli viene rifiutato di alimentarsi". Alla domanda su un eventuale rimpatrio del diplomatico, il presidente francese ha ribadito: "Farò quello che converremo insieme al presidente Bazoum, perché è lui la legittima autorità e parlo con lui tutti i giorni".