Il Niger ha autorizzato Burkina Faso e Mali a intervenire "in caso di aggressione"

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I ministri degli Esteri di Burkina Faso e Mali - Olivia Rouamba e Abdoulaye Diop - hanno visitato Niamey e sono stati ricevuti dal generale Abdourahamane Tiani, leader golpista. I soldati che quasi un mese fa hanno preso il potere nel Paese hanno annunciato di aver dato il via libera agli eserciti dei due Stati vicini di intervenire in territorio nigerino

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Burkina Faso e Mali sono stati autorizzati a intervenire sul territorio del Niger "in caso di aggressione". I soldati che quasi un mese fa hanno preso il potere nel Paese, infatti, hanno annunciato di aver dato il via libera agli eserciti dei due Stati vicini.

Burkina Faso e Mali autorizzati a intervenire in Niger

Nei giorni scorsi, i ministri degli Esteri di Burkina Faso e Mali - Olivia Rouamba e Abdoulaye Diop - hanno visitato Niamey e sono stati ricevuti dal generale Abdourahamane Tiani, leader golpista. I due ministri, ha poi spiegato un comunicato letto alla fine della visita dal segretario generale Oumarou Ibrahim Sidi, ministro degli Esteri del Niger, hanno “accolto con favore” la firma degli ordini "che autorizzano le forze di difesa e di sicurezza del Burkina Faso e del Mali a intervenire in territorio nigerino in caso di aggressione".

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Anche Burkina e Mali, come il Niger, guidati da militari

Anche il Burkina e il Mali, attraversati come il Niger da ricorrenti violenze jihadiste, sono guidati da militari che hanno preso il potere con la forza tra il 2020 e il 2022. Subito dopo il colpo di stato del 26 luglio a Niamey, i due Paesi hanno espresso la loro solidarietà alle nuove autorità del Niger, in particolare di fronte alla minaccia lanciata dalla Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas) di intervenire militarmente per ripristinare l'ordine costituzionale. I due Paesi avevano messo in guardia l'Ecowas contro qualsiasi intervento in Niger, che sarebbe paragonato a una "dichiarazione di guerra", cosa che hanno ripetuto nelle scorse ore. Il generale Tiani, da parte sua, ha assicurato che una tale operazione armata non sarebbe "una passeggiata come alcuni credono".

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