Terremoto in Marocco, si scava tra le macerie: oltre 2.100 morti e 2.400 feriti

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Continua ad aggravarsi il bilancio del sisma che ha colpito venerdì sera il Paese, in particolare una zona a 70 chilometri da Marrakech. Tra i feriti, oltre mille sarebbero in condizioni critiche. A generare la scossa, di magnitudo 7, è stata la placca nordafricana. Vicino all’epicentro crollati diversi edifici e antiche mura. Tre giorni di lutto nazionale. Per la Croce Rossa, l'emergenza potrebbe durare anni

Morti 4 cittadini francesi

Il terremoto in Marocco ha finora provocato la morte di quattro francesi e il ferimento di altri 15. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri di Parigi.

I danni al patrimonio artistico

"Bisogna programmare subito anche la fase che prevede la ricostruzione delle scuole e dei beni culturali colpiti dal sisma", ha scritto Eric Falt, direttore regionale dell'Ufficio Unesco per il Maghreb, in un comunicato.  Facendo una prima valutazione dei danni, l'Unesco ha espresso "il desiderio di comprendere meglio l'impatto del disastro. "Abbiamo notato crepe significative sul minareto della Koutoubia, la struttura più emblematica, ma anche la distruzione quasi completa del minareto della moschea Kharbouch sulla piazza Jama El Fnaa. Anche le mura della città sono state danneggiate in più punti. Il quartiere ovviamente più colpito però è il Mellah (ex quartiere ebraico)". 

Distrutta la moschea di Tinmel sull'Atlante

La moschea di Tinmel, uno dei capolavori dell'arte sacra marocchina del 12esimo secolo è ormai un cumulo di macerie. Testimonianza dello splendore almohade, nel pieno delle montagne dell'Atlante, era tappa obbligata per i cultori di arte in viaggio tra Marrakech e Taroudant. Più volte restaurata, ha attirato l'interesse dell'Unesco, ma non è mai stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità. 

Turchia pronta a dare aiuto

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che si trova in India per il vertice del G20, ha dichiarato che Ankara è pronta "ad aiutare il Marocco con tutti i nostri mezzi".

Un uomo estratto vivo dalle macerie a Moulay Brahim

Continua la corsa contro il tempo in Marocco per cercare eventuali sopravvissuti al terremoto. Nelle scorse ore un uomo è stato estratto vivo a Moulay Brahim, un villaggio sulle montagne dell'Atlante tra i più devastati dal sisma. Nella zona si scava a mano e con qualsiasi mezzo disponibile tra i detriti. Le piccole ruspe lavorano senza sosta anche tra i vicoli della Medina di Marrakech.

Netanyahu: “Israele è al fianco del Marocco”

"Esprimo condoglianze a nome mio, a nome del governo e a nome di tutti i cittadini di Israele al re del Marocco Mohammed VI e a tutti i cittadini del Marocco in seguito al pesante disastro che li ha colpiti, provocando la morte di migliaia di persone". È con queste parole che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha aperto oggi la seduta settimanale del Consiglio dei ministri. "Israele fornirà al Marocco ogni aiuto possibile. Se lo desidereranno, una missione di salvataggio si tiene pronta per aiutarli. Israele è al fianco del Marocco in questa ora grave", ha aggiunto.

Il racconto di un italiano presente a Marrakech

Tra gli italiani presenti a Marrakech al momento del terremoto c’è anche Stefano Santini, allenatore del Viareggio calcio e direttore tecnico del Viareggio Beach soccer. “È stata davvero una brutta esperienza che ricorderò per sempre", ha raccontato. Santini era a Marrakech per la premiazione dei migliori venditori del Folletto: stavano brindando in un locale al terzo piano di un palazzo quando c'è stato il sisma. Con gli altri è riuscito a mettersi in salvo in tempo, anche se si è leggermente ferito al collo e a un ginocchio per scendere le scale di corsa e fuggire in strada. La notte l'ha poi trascorsa dormendo a bordo piscina. Poi i contatti con la Farnesina: "Ci hanno rassicurato e si sono adoperati per metterci a disposizione l'aereo di rientro a casa", ha detto a La Nazione.

Sulle montagne dell'Atlante strade intasate

Le strade sulle montagne dell'Atlante, vicino all'epicentro del sisma che ha sconvolto il Marocco, sono intasate di traffico, con i soccorritori che cercano di raggiungere le zone più colpite e le ambulanze che viaggiano nella direzione opposta trasportando i feriti. Le famiglie, scrive Sky News, sono riunite all'aperto, ai lati delle strade. Il villaggio di Moulay Brahim, destinazione popolare tra i turisti per la sua vicinanza a Marrakech, è un cumulo di macerie.

Turisti italiani ancora bloccati sull'Atlante

È ancora bloccata sul passo montano del Tizi n' Test, sull'Atlante, la famiglia di turisti italiani in vacanza in Marocco che ieri, mentre si trovava in hotel, è rimasta isolata a causa del terremoto. "Le ruspe stanno lavorando intensamente - dice una turista - ma a 8 chilometri da qui la frana è grande. Stanno facendo il possibile, ma il lavoro è lungo. Dicono che ce la faranno per questa sera. Vediamo".

Macron: Francia pronta ad aiutare

La Francia è pronta a intervenire in aiuto del Marocco quando le autorità di Rabat "lo riterranno utile". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante la conferenza stampa al termine del G20 di New Delhi. "Abbiamo mobilitato tutte le squadre tecniche e di sicurezza per poter intervenire quando le autorità marocchine lo riterranno utile", ha spiegato Macron.

Arrivati in Marocco vigili del fuoco francesi

Una squadra di vigili del fuoco volontari di Lione, accompagnata da un conduttore cinofilo, è arrivata nelle prime ore di oggi in Marocco per partecipare alle operazioni di soccorso dei terremotati a una cinquantina di chilometri da Marrakech: lo ha reso noto la prefettura del Rodano. La squadra è composta da 4 esperti nelle operazioni di soccorso, un infermiere e un conduttore cinofilo con il suo cane.

Code di turisti davanti all'aeroporto di Marrakech

Dopo il terremoto di venerdì sera, sono migliaia i turisti che stanno cercando di lasciare il Marocco per tornare nei loro Paesi. Code davanti all'aeroporto di Marrakech.

La fila di turisti all'aeroporto di Marrakech

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La Spagna invierà squadre di soccorso e aiuti

La Spagna invierà squadre di ricerca e soccorso e aiuti al Marocco: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri spagnolo Jose Manuel Albares. Ha spiegato che Madrid ha ricevuto una richiesta formale di aiuto da Rabat. "È un segno della solidarietà spagnola e del senso di amicizia che unisce il popolo spagnolo a quello marocchino", ha detto Albares in un'intervista a Catalunya Radio, aggiungendo di aver ricevuto una telefonata dal suo omologo marocchino con la richiesta di aiuto nelle prime ore di oggi.

Raccolta fondi della Croce Rossa Italiana

La Croce Rossa Italiana ha aperto sul suo sito web una raccolta fondi per aiutare la Mezzaluna Rossa Marocchina a soccorrere la popolazione colpita dal terremoto. Si può contribuire collegandosi al sito. "Dobbiamo supportare i soccorritori. La priorità di tutti - ha detto Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana - deve essere salvare più vite possibili. La Mezzaluna Rossa Marocchina (Mrcs) si è da subito attivata per affiancare le autorità locali nelle operazioni di ricerca di superstiti, per raggiungere coloro che sono intrappolati sotto le macerie, fornire il primo soccorso e prendersi cura dei sopravvissuti. Davanti a una emergenza così grande ha bisogno del sostegno di tutti: la popolazione colpita dal sisma avrà bisogno di un grande supporto anche nei mesi a venire".

Seconda notte fuori casa per migliaia di persone

Migliaia di persone hanno passato la seconda notte fuori casa in Marocco: alcune per la paura di nuove scosse, altre perché non hanno più un’abitazione sicura.

Gente dorme all'aperto in Marocco

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Il Papa: “Vicini al popolo del Marocco”

Il Papa all'Angelus ha espresso la sua "vicinanza al caro popolo del Marocco colpito da un devastante terremoto”. “Prego per i feriti, per coloro che hanno perso la vita, tanti, e per i loro familiari. Ringrazio i soccorritori", ha aggiunto Francesco. E ancora: "In questo tragico momento siamo vicini al popolo del Marocco".

Marocco: Banca mondiale, offerto pieno sostegno al Paese

Anche la Banca mondiale ha offerto sostegno al Marocco. "Il nostro pensiero è rivolto al popolo del Marocco, che sta soffrendo gli effetti del devastante terremoto che ha causato una tragica perdita di vite umane, feriti e danni nelle aree a sud di Marrakech. Abbiamo trasmesso le nostre più sentite condoglianze al Regno ai massimi livelli e offerto il nostro pieno sostegno al Paese in seguito a questa catastrofe. La nostra unica attenzione in questa fase è rivolta al popolo marocchino e alle autorità che stanno affrontando questa tragedia", si legge in una nota.

Le testimonianze degli italiani rientrati

Scossa di magnitudo 3.9 a sud di Marrakech

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 ha colpito questa mattina alle 9:59 ora locale (le 10:59 in Italia) il Marocco, a sud di Marrakech, nella stessa area in cui è stato registrato il sisma di magnitudo 7 di venerdì: lo riporta sul suo sito l'Istituto geofisico statunitense Usgs. L'ipocentro del terremoto odierno è stato localizzato a una profondità di 10 chilometri.

Corsa contro il tempo per trovare eventuali superstiti

In Marocco è corsa contro il tempo per cercare di trovare eventuali superstiti e salvare le vite delle persone rimaste intrappolate nelle macerie. "Le prossime 24-48 ore saranno fondamentali", ha detto Caroline Holt, direttrice delle operazioni della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. "Gli sforzi di ricerca e salvataggio avranno la priorità, ovviamente, parallelamente all'assicurarsi che coloro che sappiamo essere sopravvissuti siano assistiti", ha aggiunto. La situazione è critica nelle aree rurali dell'epicentro del sisma: molte case, costruire con mattoni di fango, sono crollate e le strade di accesso ai villaggi restano ancora inaccessibili.

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