Il capo della Commissione elettorale centrale Ella Pamfilova ha spiegato che i seggi sono aperti in 54 entità elettorali. Si vota anche in quattro regioni ucraine annesse a settembre (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia). Kiev: “Una farsa”. Francia, Germania, Italia e Nato condannano il voto: "Illegittimo"
Da oggi 8 settembre fino a domenica sono aperti i seggi per le elezioni amministrative in alcune regioni della Russia e in quattro regioni ucraine annesse a settembre (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia). In totale si vota in 54 regioni della Russia, come ha specificato in un briefing il capo della Commissione elettorale centrale Ella Pamfilova, ripresa da Ria Novosti. Come specifica Reuters, il governo ha impedito di candidarsi a molti politici contrari al presidente Vladimir Putin, e diverse formazioni di opposizione sono state dichiarate illegali.
Mosca: "Circa 43% ha votato nella Repubblica popolare di Lugansk"
Quasi il 43% degli elettori della Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) ha votato nella regione dopo la fine del primo giorno di votazioni generali. Lo ha dichiarato in un briefing la vicepresidente della commissione elettorale regionale Marianna Sumskaya, scrive l'agenzia Tass. "La prima giornata di votazioni generali è passata. I nostri elettori si recano attivamente alle urne, possono anche votare nei seggi elettorali all'aperto. Alla fine della giornata, l'affluenza alle urne è stata del 42,74%", ha detto Sumskaya. I candidati di cinque divisioni regionali dei partiti attivi nella repubblica competono per un seggio nel parlamento della Lpr.
Seggi aperti in 54 entità regioni
In cinque regioni il capo dell'esecutivo sarà eletto non direttamente: sarà invece stabilito attraverso il voto del parlamento locale. Un esempio è il distretto di Yamalo-Nenets, ma lo stesso vale per i cosiddetti nuovi territori. "In 54 entità elettorali della Federazione Russa, dove è stata presa la decisione di votare in tre giorni, i seggi elettorali sono aperti. E hanno aperto con l'inno della Federazione Russa", ha detto Ella Pamfilova. Anche Mosca elegge un nuovo sindaco fra i cinque candidati in lizza per la carica: Sergei Sobyanin , Boris Chernyshov , Vladislav Davankov, Leonid Zyuganov e Dmitry Gusev. I moscoviti voteranno anche per i deputati in 13 comuni. Nella regione di Mosca si stanno svolgendo inoltre le elezioni del governatore e gli elettori dovranno scegliere tra Andrei Vorobyov, Kirill Zhigarev, Alexander Naumov e Anatoly Nikitin. Le elezioni nella maggior parte delle regioni si svolgeranno nell'arco di tre giorni.
leggi anche
Ucraina Russia, separatisti dichiarano validi i risultati referendum
Kiev: “Elezioni farsa”
L'Ucraina ha definito una farsa le elezioni organizzate da Mosca: "Le pseudo-elezioni della Russia nei territori temporaneamente occupati non hanno alcun valore", ha affermato il ministero degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in una nota, invitando i partner stranieri "a condannare le azioni arbitrarie e vane della Russia". Risposta è arrivata da Berlino, tramite l’account X della ministra degli Esteri Annalena Baerbock: "La Russia sta facendo 'votare' nei territori ucraini di Donetsk, Luhansk, Crimea e parti di Kherson e Zaporizhzhya. Questo non è altro che un evidente esercizio di propaganda. Non riconosciamo il tentativo della Russia di rubare territori". Mentre su X il portavoce della Nato, Dylan White, ha rincarato: "La Nato condanna lo svolgimento da parte della Russia delle cosiddette 'elezioni' nelle zone occupate dell'Ucraina: si tratta di una truffa, di un'illegittimità e di un'altra violazione del diritto internazionale. La Nato è al fianco dell'Ucraina". "La Francia condanna fermamente l'organizzazione da parte della Russia di elezioni farsa sul territorio ucraino, e in particolare nella Repubblica autonoma di Crimea e nella città di Sebastopoli, nonché nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson", ha detto anche il ministero degli Affari Esteri francese. Queste "cosiddette elezioni" sono "prive di qualsiasi legittimità e si svolgono in territori che la Russia occupa illegalmente", ha proseguito Parigi in un comunicato stampa, precisando che "non ne riconoscerà i risultati".
Italia all'Onu: "Voto in Ucraina illegittimo, non lo riconosceremo"
"Lungi dall'essere un esercizio di democrazia e autodeterminazione, le cosiddette elezioni illegittime organizzate dalla Russia nei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina si svolgono in un contesto di diffuse e sistematiche violazioni dei diritti umani e di intimidazioni. È chiaro che rappresentano solo un tentativo di fingere una pratica democratica mentre impongono con la coercizione e la forza militare i piani imperialistici della Russia", ha detto anche l'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente all'Onu, a una riunione del Consiglio di Sicurezza. "Sia chiaro, l'Italia non riconoscerà mai i risultati, così come non ha riconosciuto e non riconoscerà mai il tentativo illegale di annessione dei territori ucraini temporaneamente occupati dalla Russia, e invita tutti gli Stati a fare lo stesso. Consideriamo ciò non come una scelta discrezionale per gli Stati, ma piuttosto come un nostro obbligo comune ai sensi del diritto internazionale". Massari ha poi sottolineato che "l'Italia condanna nella maniera più forte possibile i continui brutali attacchi di Mosca contro le infrastrutture civili e le città in tutta l'Ucraina, così come il totale disprezzo della Russia nei confronti dell'appello lanciato da tutti i Paesi membri a porre fine alla sua invasione illegale". "Non deve esserci impunità per i responsabili di crimini di guerra e altre atrocità. La Russia alla fine dovrà rispondere dei gravi danni causati dalla sua guerra di aggressione", ha concluso, sottolineando che "il sostegno all'Ucraina sarà una delle priorità chiave della nostra presidenza del G7 il prossimo anno e siamo determinati a continuare a farlo finché necessario, con l'obiettivo di raggiungere una pace giusta, globale e duratura".
Ong: già 600 denunce di presunte irregolarità nel voto
Il gruppo di monitoraggio elettorale Golos ha annunciato di aver ricevuto circa 600 denunce di presunte irregolarità e violazioni nelle elezioni amministrative. Lo riporta il Moscow Times. Secondo l'Ong, le lamentele più comuni riguardano presunte minacce di violenza, compravendita di voti e impedimenti a esercitare il diritto di voto. Sono stati denunciati anche presunti voti multipli da parte di persone che sarebbero andate in diversi seggi elettorali votando più volte e presunti inserimenti nelle urne di schede già compilate. A fine agosto, un tribunale russo ha disposto la custodia in carcere per Grigory Melkonyants, il condirettore del Centro Golos: una decisione ritenuta di matrice politica, arrivata a poco più di sei mesi dalle presidenziali russe del 2024.