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Guerra Ucraina Russia, news. Zelensky: "Sulla Crimea è possibile negoziare"

"Quando saremo ai confini amministrativi della Crimea, penso che sia possibile forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola", ha detto il presidente ucraino. Secondo i media Erdogan potrebbe recarsi in visita in Russia l'8 settembre. La sezione speciale delle Forze ucraine ha colpito con droni le postazioni della Guardia costiera russa della Flotta del Mar Nero a Perevalne in Crimea. Le forze ucraine hanno liberato il villaggio di Robotyne

Ucraina, Lukashenko: “La guerra si poteva evitare, ora si può fermare”

Il presidente bielorusso in un'intervista ha dichiarato che "è necessario e possibile" fermare il conflitto ucraino "in qualsiasi momento". Il leader di Minsk ha poi precisato che la Bielorussia "non entrerà in guerra", ma continuerà sempre ad "aiutare la Russia". LEGGI L'ARTICOLO

Gli ultimi mesi di Prigozhin, dal tentato golpe all'esilio in Bielorussia fino alla morte

Il capo della Wagner era a bordo del jet abbattuto il 23 agosto tra Mosca e San Pietroburgo. Per anni uomo di fiducia di Putin, negli ultimi mesi la sua parabola aveva subìto un declino. In contrasto con i vertici militari russi aveva messo i suoi uomini in marcia verso la capitale. La mediazione di Lukashenko aveva risolto la situazione ma da allora il numero uno dei miliziani era un personaggio scomodo. LEGGI

L'ultima ipotesi sul jet di Prigozhin, "bomba nel condizionatore"

Un ordigno piazzato all'interno del condizionatore del jet. E' l'ultima ipotesi sulla caduta del jet privato del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, formulata dal quotidiano russo Moskovskij Komsomolets. Secondo quanto ricostruito dal giornale, il 18 luglio sull'aereo "è successo l'imprevisto: il condizionatore d'aria si è rotto" e per il tempo necessario a rimpiazzarlo il jet "è rimasto nell'area aperta dell'aeroporto Sheremetyevo. Tre persone hanno avuto accesso all'Embraer durante la riparazione: due ingegneri, Sergey Kitrish e Alexey Anshukov, e il direttore tecnico Minchenkov. L'installazione del turbocooler è iniziata la mattina del 19 agosto e si è conclusa la sera del 20 agosto". Pur riportando l'ipotesi, il giornale cita tuttavia l'opinione dell'esperto pilota militare ed ex viceministro dell'aviazione civile dell'Urss Oleg Smirnov, "scettico riguardo alla versione della bomba nel turbo-refrigeratore, sebbene ammetta che i moderni ordigni esplosivi, grazie alle loro piccole dimensioni, possono essere installati ovunque". Le fonti del quotidiano tra gli esperti che hanno studiato l'incidente dell'aereo hanno in ogni caso suggerito che l'ordigno esplosivo potesse trovarsi nella cabina, nella zona di attacco dell'ala. "Forse il dispositivo era posizionato sotto il sedile sul lato destro della cabina. Ma sicuramente non nel telaio", ha affermato uno degli esperti citato nell'articolo.

Ankara: "Incontro Putin-Erdogan settimana prossima a Sochi"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan incontrerà il suo omologo russo, Vladimir Putin, la prossima settimana in Russia, in particolare a Sochi. Lo ha dichiarato Omer Celik, portavoce del Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) citato dal quotidiano turco filogovernativo Daily Sabah. La possibilità che il summit tra i due leader si svolgesse a Sochi era già stata riportata dalla Tass, che parlava del 4 settembre come una possibilità data, a differenza di Bloomberg che oggi parla dell'8 settembre. Al centro dell'incontro ci sarà l'accordo sul grano, da cui la Russia è uscita. "Il presidente Erdogan ha finora condotto un'intensa attività diplomatica per aiutare a prevenire una crisi alimentare globale", ha dichiarato Çelik ai giornalisti ad Ankara dopo la riunione del Comitato decisionale e amministrativo centrale del partito.

Kiev critica i Paesi che vogliono estendere restrizioni su grano

Il ministro degli Esteri dell'Ucraina Dmytro Kuleba ha criticato gli Stati vicini per i loro piani di imporre limiti alle importazioni di grano dal suo Paese dopo la scadenza del divieto imposto dall'Ue, promettendo di "difendere ferocemente i diritti" degli agricoltori ucraini. Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria hanno dichiarato la settimana scorsa di volere che l'Unione Europea proroghi il divieto alle importazioni, che scade il 15 settembre, fino alla fine dell'anno e hanno minacciato di adottare misure individuali se l'Ue non agirà. "Siamo assolutamente contrari perché questa mossa violerà le regole del mercato comune", ha detto il ministro Kuleba durante una visita a Praga. "Violerà l'accordo di associazione Ucraina-Ue, ma soprattutto andrà contro il principio di solidarietà su cui si basa l'Unione europea", ha detto ai giornalisti. Kuleba ha detto che il suo Paese è pronto a lavorare con i cinque membri dell'Ue a una soluzione, invitando a "non affrontare la questione dell'esportazione di grano in ottica di politica interna", poiché soprattutto la Polonia si prepara alle elezioni generali. "Se si comportano in questo modo, non ci lasceranno altra possibilità se non quella di difendere ferocemente i nostri diritti e quelli degli agricoltori ucraini", ha aggiunto Kuleba. Nonostante sia alleata dell'Ucraina, la Polonia si è scontrata con Kiev sulle importazioni di grano: l'assistente presidenziale polacco Marcin Przydacz ha dichiarato il mese scorso che Varsavia dà priorità "agli interessi degli agricoltori polacchi" e ha esortato l'Ucraina ad "apprezzare il ruolo svolto dalla Polonia" nel sostenere il Paese devastato dalla guerra. Kiev ha reagito convocando l'ambasciatore polacco presso il ministero degli Esteri ucraino.

Putin sente Modi e comunica che non andrà al G20 a New Delhi

Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato al telefono con il primo ministro indiano Narendra Modi, al quale ha comunicato che non potrà partecipare al vertice del G20 che si terrà a New Delhi dal 9 al 10 settembre. Lo ha riferito in un comunicato l'ufficio del primo ministro indiano citato dalla Tass. "Il presidente Putin ha comunicato la sua impossibilità a partecipare al vertice del G20 che si terrà a Nuova Delhi il 9-10 settembre 2023 e ha informato che la Russia sarebbe stata rappresentata dal ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergei Lavrov", si legge nella nota. Esprimendo comprensione per la decisione della Russia, Modi ha ringraziato il presidente russo per il costante sostegno del Paese a tutte le iniziative sotto la presidenza indiana del G20, continua il comunicato. "I due leader hanno esaminato i progressi su una serie di questioni di cooperazione bilaterale e hanno scambiato opinioni su questioni regionali e globali di reciproco interesse, compreso il vertice Brics recentemente concluso a Johannesburg", si legge nella dichiarazione. Riferendo della telefonata, il servizio stampa del Cremlino ha dichiarato che Putin e Modi "si sono scambiati opinioni in vista del prossimo vertice del G20". La scorsa settimana, il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov aveva riferito che Putin non si sarebbe recato in India per il summit e che le modalità della partecipazione del leader russo sarebbero state precisate più avanti.

Chisinau: "Daremo presto più assistenza all'Ucraina"

La presidente della Moldavia, Maia Sandu, ha dichiarato che il Paese darà presto maggiore assistenza all'Ucraina per porre fine a "questa guerra folle". "L'Ucraina ha bisogno di maggiore sostegno... e tutti dovrebbero capire che se l'Ucraina non viene aiutata, la Russia non si fermerà né in Ucraina né in Moldavia", ha sostenuto la leader moldava in un'intervista alla Cnn riportata da Ukrinform, sottolineando che "presto arriverà un maggiore sostegno, in modo che l'Ucraina possa recuperare i suoi territori e vedremo la fine di questa folle guerra". Interpellata sulla morte di Yevgeny Prigozhin, Sandu ha osservato che "questo non fa che riconfermare i rischi che provengono dalla Russia, un Paese che non ha giustizia". Questi rischi non si limitano ai confini della Russia, ha aggiunto la presidente, facendo riferimento alle truppe del Cremlino che stazionano nella regione della Transnistria e del modo in cui le autorità di Mosca stanno cercando di influenzare la situazione in Moldavia.

Onu: "Oltre 9.500 civili uccisi dall'inizio dell'invasione russa"

Più di 9.500 civili hanno perso la vita in Ucraina da quando la Russia ha lanciato la sua offensiva militare nel febbraio 2022, secondo un bilancio aggiornato delle Nazioni Unite, che in ogni caso presuppone che il numero reale delle vittime sia "considerevolmente più alto" a causa della mancanza di accesso ad alcune aree e della impossibilità di verificare tutti i casi. Nello specifico, l'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha registrato 9.511 civili morti, mentre il numero dei feriti ammonta a 17.206. La maggior parte delle vittime è collocate in aree controllate dal governo ucraino, anche se la Russia non collabora con questo tipo di indagini.

Solo nel mese di agosto, l'Onu ha confermato 108 morti civili, tra cui cinque bambini, e 477 feriti, secondo il rapporto pubblicato aggiornato a ieri. Le Nazioni Unite hanno denunciato la Russia di aver commesso crimini di guerra e contro l'umanità in Ucraina e la Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati di arresto per presunta deportazione di minori, tra gli altri, anche nei confronti del presidente della Russia Vladimir Putin.


Zelensky auspica da Usa garanzie di sicurezza in stile israeliano

Volodymyr Zelensky spera che l'Ucraina possa ottenere dagli Stati Uniti garanzie di sicurezza simili a quelle di cui gode Israele. Il presidente ucraino ha affermato che le garanzie di sicurezza includono 'uno scudo  e una spada' e che arriveranno grazie al processo di adesione dell'Ucraina alla Nato, ma saranno rafforzate attraverso un accordo bilaterale con gli Stati Uniti. "Probabilmente avremo un modello simile con gli Stati Uniti, come il modello israeliano, dove abbiamo armi, tecnologia, addestramento, finanze, ecc. Qualcosa come quello che ha Israele, ma abbiamo un nemico diverso", ha detto Zelensky in un'intervista ai media ucraini, aggiungendo che un simile accordo non dipenderà da chi sarà alla Casa Bianca, poiché sarà approvato dal Congresso.


Bielorussia, Gb: "Verso stop Russia a esercitazioni strategiche congiunte"

La Russia sembra aver cancellato le sue esercitazioni strategiche annuali con la Bielorussia "Zapad" (ovest), rende noto il ministero della Difesa britannico citando come ragione "la scarsità di soldati e mezzi disponibili". Le manovre "considerate come il culmine dell'addestramento militare dell'anno" erano in programma, come ogni anno, a settembre, dal 2021, quando avevano preso parte alle esercitazioni 200mila soldati. "E' anche possibile che la presentazione sfavillante delle esercitazioni" avrebbe potuto, secondo Mosca, innescare critiche interne considerata la situazione al fronte in Ucraina". 


Macron: "Ue dovrebbe essere unione a più velocità"

Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che la Ue dovrebbe “forse” evolversi verso un’unione “a più velocità” in considerazione dell’integrazione di Ucraina, Moldova e paesi dei Balcani occidentali. Parlando all'incontro annuale degli ambasciatori francesi, il capo dell'Eliseo ha ribadito che l'Unione Europea deve riformarsi se vuole integrare nuove nazioni e deve creare consenso con più di 30 paesi membri.

“Il rischio è pensare di poter allargare senza riforme - ha spiegato Macron - Posso testimoniare che è già abbastanza difficile per l’Europa avanzare su temi delicati con 27 membri. Con 32 o 35 membri non sarà più facile".


Kiev, evacuazione obbligatoria dei bambini a Zaporizhzhia

Le autorità ucraine annunceranno oggi l'evacuazione obbligatoria dei bambini da due distretti della regione sud-orientale di Zaporizhzhia, vicine alle zone del fronte dove stanno infuriando i combattimenti. Lo ha dichiarato il vice primo ministro per la Reintegrazione Iryna Vereshchuk alla tv pubblica ucraina, citata da Rbc-Ucraina. "Oggi avremo una riunione del quartier generale, sarà annunciata l'evacuazione obbligatoria dei bambini da due distretti della regione di Zaporizhzhia, Vasylivskyi e Pologivskyi. Dobbiamo evacuare cinque insediamenti, 54 bambini", ha detto. Intanto, ha detto Vereshchuk, nella nel distretto di Kupyansk, nella regione di Kharkiv, è l'evacuazione obbligatoria dei minorenni è già in corso. Inoltre, ci sono ancora 89 bambini nella regione di Donetsk che devono essere portati in un luogo più sicuro. 


Media: possibile visita Erdogan in Russia l'8 settembre

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, potrebbe recarsi in visita in Russia l'8 settembre. Lo riporta Bloomberg, citando funzionari turchi, secondo i quali Erdogan ha in programma di incontrare Vladimir Putin e discutere con lui del possibile rilancio dell'accordo sul grano dopo il ritiro di Mosca. Secondo l'agenzia, dopo la visita in Russia, Erdogan si recherà a Nuova Delhi per il vertice del G20. In precedenza, fonti diplomatiche turche avevano indicato il 4 settembre come data per il colloquio tra i due leader a Sochi.




Peskov: "Ancora no intesa con Turchia e Qatar su ripresa accordo grano"

Non esistono accordi specifici sulla ripresa di un accordo sui cereali che coinvolga Russia, Turchia e Qatar. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce del presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov, aggiungendo che sono sul tavolo "varie opzioni, ma al momento non ci sono accordi sostanziali su questo argomento" e che i colloqui continuano in diversi formati. Commentando le informazioni delle autorità ucraine, secondo cui una seconda nave è entrata nel Mar Nero attraverso un corridoio temporaneo organizzato da Kiev dopo la fine dell'accordo, Peskov ha sottolineato che "questo non ha nulla a che fare con le prospettive di ripresa dell'accordo sul grano, che invece dipendono direttamente dall'adempimento sostanziale - non a parole, ma nei fatti - di quelle promesse e obblighi verso la parte russa".

Estonia-Lettonia discutono di azioni verso la Russia

Si è svolto oggi a Riga un bilaterale tra il Segretario di Stato del ministero degli Esteri lettone, Andris Pelss, il Segretario generale del ministero degli Esteri estone, Jonatan Vseviov. Durante l'incontro, i due diplomatici hanno discusso della guerra in Ucraina e delle azioni da prendere in ambito internazionale per portare in giudizio la Russia per il crimine di aggressione. All'ordine del giorno sono state anche le relazioni transatlantiche e la sicurezza energetica al livello regionale ed europeo. 

Kuleba vede omologo ceco, 'discusso percorso di Kiev verso l'Ue'

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha incontrato il suo omologo ceco Jan Lipavsky, con il quale hanno discusso il percorso dell'Ucraina verso Ue e Nato. Lo ha scritto sulla piattaforma X il ministro ucraino, pubblicando un video del momento. 'E' un piacere incontrare Jan Lipavsky e ringraziarlo per avermi invitato a rivolgermi agli ambasciatori cechi oggi. Le diplomazie ucraina e ceca lavorano fianco a fianco per difendere la libertà, far avanzare l'Ucraina verso l'Ue e la Nato, rafforzare i legami con le nazioni africane e altre priorità condivise" ha scritto Kuleba.

Bambini russi lasciano peluche per Prigozhin

Peluche, giocattoli, lumini e fiori rossi: nelle città russe l'omaggio a Yevgeny Prigozhin e ai combattenti del gruppo Wagner morti nell'incidente del 23 agosto  arriva non solo da adulti ma anche dai bambini. Che lasciano biglietti colmi di affetto e nostalgia: "Zio Zhenya e Dima, tutti noi siamo addolorati e ci mancate, vi amiamo, vi piangiamo. Veri patrioti e difensori della patria. Che tutti coloro che hanno fatto questo possano morire in agonia!", scrive una bambina di San Pietroburgo. E ancora: ""Famiglia, famiglia, famiglia, esprimo gratitudine a tutti i dipendenti della Wagner per la speranza che ci hanno dato. La speranza che le cose in Russia possano essere diverse. Che sfortuna che non ce l'abbiate fatta fino alla fine", si legge nella lettera di una giovane famiglia russa. A pubblicare le immagini del tributo a Prigozhin e agli altri miliziani rimasti uccisi nello schianto del Jet è Grey Zone, canale Telegram di riferimento della Wagner. 

Ucraina: arcivescovo Kiev, 24 mila le persone scomparse

"Secondo le informazioni che otteniamo oggi dalle autorità ucraine, il numero dei concittadini ucraini dispersi ammonta a 24.000 individui, dei quali circa 7.000 sono militari". Lo afferma l'arcivescovo maggiore di Kiev Sviatolsav Shevchuk nel suo messaggio settimanale nel quale ricorda che il 30 agosto la comunità mondiale celebra la Giornata internazionale delle persone scomparse. "Le migliaia di persone scomparse oggi in Ucraina rappresenta una ferita enorme per il nostro popolo". 

Ucraina: Polonia e Stati Baltici a Minsk, ora espellere Wagner

La Polonia e gli Stati che si affacciano sul Baltico hanno chiesto a Minsk di espellere i mercenari della milizia Wagner che ancora si trovano in Bielorussia. "Abbiamo chiesto al regime (del presidente bielorusso Alexander Lukashenko) di espellere immediatamente il gruppo Wagner dalla Bielorussia", ha dichiarato il capo della diplomazia polacca, Mariusz Kaminski, dopo aver incontrato i suoi omologhi di Lituania, Estonia e Lettonia. "Abbiamo chiesto al regime (del presidente bielorusso Alexander) Lukashenko di espellere immediatamente il gruppo Wagner dalla Bielorussia", ha dichiarato Kaminski dopo un incontro con i suoi omologhi lituani, lettoni ed estoni. La richiesta di questi Paesi, geograficamente più esposti alle pressioni dei mercenari, è arrivata all'indomani dell'identificazione, accertata dal Dna, del corpo del capo della milizia privata, Evgenij Prigozhin. Varsavia, in particolare, ha sempre ritenuto pericolosa la presenza alle porte dell'Ue del gruppo Wagner. 

Kiev, 'cinese il 67% delle componenti dei droni usati da Mosca'

Il principale fornitore delle componenti elettroniche dei droni che i russi utilizzano per attaccare l'Ucraina è la Cina: è quanto emerge da un rapporto del gruppo di esperti Yermak-McFaul che studia le sanzioni, come riporta Rbc-Ucraina. Il rapporto si riferisce ai droni iraniani Shahed-136/131, ai russi Lancet e Orlan-10: la Cina, sottolinea il gruppo, rappresenta il 67% delle forniture, il 17% delle quali passa attraverso Hong Kong. Tra gli altri Paesi, la Turchia fornisce il 5% delle componenti e gli Emirati Arabi Uniti il 2%. Inoltre, nei droni sono state trovate componenti prodotte in Giappone, Corea del Sud, Svizzera e altre nazioni. 

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