Un portavoce del governo del Punjab ha dichiarato che più di 100 persone sono state arrestate. La polizia sta cercando la famiglia di cristiani presa di mira perché accusata di avere offeso il testo sacro dell'Islam
La polizia pakistana ha annunciato più di cento arresti all'indomani dell'attacco al quartiere cristiano di Jaranwala, alla periferia della città industriale di Faisalabad, nello stato del Punjab, dove diverse chiese sono state bruciate e un cimitero cristiano è stato vandalizzato. Un portavoce del governo del Punjab ha dichiarato che più di 100 persone sono state arrestate. La polizia sta cercando la famiglia di cristiani presa di mira dagli assalti perché accusata di blasfemia contro il Corano, fanno sapere le autorità pakistane.
L'accusa che ha scatenato le violenze
Stando alle fonti dietro allo scoppio delle violenze c'è l'accusa di "blasfemia" mossa nei confronti di almeno due uomini, cristiani, che secondo la folla avrebbero profanato il Corano. Un ufficiale ha descritto la situazione come "tesa". "Stiamo cercando di disinnescare" le tensioni, ha detto.
Sui social sono circolati video che mostrano centinaia di uomini riuniti di fronte a una chiesa. Intonano slogan contro la comunità. Il vescovo pakistano Azad Marshall ha chiesto l'intervento della polizia. "Mentre scrivo l'edificio di una chiesa viene dato alle fiamme - ha scritto su X - Profanata la Bibbia. I cristiani sono stati torturati e molestati perché accusati ingiustamente di aver violato il sacro Corano".