
Armi nucleari, il Pakistan è il Paese con l’arsenale che cresce più velocemente al mondo
Secondo le stime dell'Arms Control Association, a marzo le dotazioni atomiche di Islamabad potevano contare su 165 armi. Tra queste, missili balistici a corto e a medio raggio, missili da crociera e bombardieri strategici. Il Pakistan non è firmatario del Trattato di non proliferazione del 1968

Con 165 testate atomiche rilevate a marzo, il Pakistan è il Paese con l’arsenale nucleare che cresce più velocemente di ogni altro Paese del mondo. Lo riporta la Arms Control Association (in foto, un missile nucleare Shaheen-1 pakistano)
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Nel 1998 il Pakistan ottenne lo status di potenza nucleare grazie agli esperimenti portati avanti durante il governo di Nawaz Sharif (in foto, nel 2007) e coordinati dall’ingegnere Abdul Qadeer Khan, che ha trascorso cinque anni agli arresti domiciliari per aver venduto a Paesi stranieri le tecnologie sviluppate dal Pakistan in ambito nucleare
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Islamabad segue la regola del "no first use", secondo cui un Paese dotato di arsenale nucleare si impegna a non utilizzare questo tipo di armi come mezzo di guerra a meno che non venga prima attaccata da uno Stato nemico sempre con mezzi nucleari
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Il Pakistan è stato spesso accusato di aver eseguito test nucleari contrari alle regole del Trattato di non proliferazione - firmato nel 1968 tra Stati Uniti, Regno Unito e Urss - a cui ancora oggi non ha aderito (in foto, il segretario di Stato Usa Dean Rusk mentre firma il trattato)
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Molti analisti esprimono dubbi sulla posizione del Pakistan sul nucleare. Ufficialmente, il Paese ha dichiarato di vedere l’utilizzo di armi atomiche come risorsa estrema, ma la tradizionale instabilità politica del Paese e la presenza sul territorio di frange estremiste preoccupano la comunità internazionale
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Secondo l’ACA, l’arsenale atomico pakistano può contare su missili balistici a corto e a medio raggio. Tra i primi, che arrivano fino a mille chilometri, si segnalano missili Haft-1, Abdali (Haft-2), Saheen-1 (Haft-3), Haft-4 (Shaheen-1A) e Nasr (Haft-9). (In foto, un missile Abdali pakistano)

I missili a medio raggio sono invece capaci di raggiungere distanze fino a 3mila chilometri. Il Pakistan, riporta l’ACA, avrebbe a disposizione missili Shaheen-2 (Haft-6), Shaheen-3 (Haft-10), Ghauri-1 (Haft-5), Ghauri-2 (Haft-5a) e Ababeel. (In foto, un missile Shaheen-3 dell'arsenale pakistano)

Non si segnalano invece ICBM, i missili balistici intercontinentali (in foto, un ICBM dell'arsenale americano), che sarebbero però in via di sviluppo. Islamabad starebbe lavorando in particolare ai Taimur, con raggio d’azione fino a 7mila chilometri

Nell’arsenale atomico pakistano ci sono poi vari tipi di missili da crociera: Babur (Hatf-7), Babur-2, Babur-3, Ra'ad (Hatf-8) e Ra'ad-2. (In foto, missili Babur)

A questi si aggiungono alcuni bombardieri strategici, come gli americani F-16A/B e i francesi Mirage 2000, modificati dal Pakistan. Gli stessi sono nella dotazione atomica indiana (in foto, Mirage 2000 dell'esercito greco)

La corsa al nucleare pakistana è da anni al centro delle preoccupazioni della comunità internazionale per la possibilità che possa scoppiare un conflitto con la vicina India, altra potenza nucleare non firmataria del Trattato di non proliferazione