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Irlanda del Nord, fuga di dati della polizia: online informazioni riservate agenti

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©IPA/Fotogramma

Migliaia di nomi e indirizzi di agenti e delle loro famiglie pubblicati per errore su internet. La pubblicazione è avvenuta "per errore" da parte del Police Service of Northern Ireland (Psni), corpo di polizia locale

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Migliaia di nomi e indirizzi di agenti di polizia e delle loro famiglie pubblicati per errore su internet. E' successo in Irlanda del Nord, nazione più turbolenta del Regno Unito, scossa negli anni dalle vittime della stagione dei cosiddetti Troubles e dagli attentati terroristici. E' scattato quindi un allarme sicurezza per tutte le persone coinvolte, esposte a causa della pubblicazione resa possibile "per errore" dal dipartimento stesso, che ha coinvolto di fatto l'intero organico di agenti, funzionari e personale civile del Police Service of Northern Ireland (Psni), corpo di polizia locale. Una forza che negli ultimi 30 anni ha avuto circa 300 morti considerando anche gli attentati terroristici più recenti come quello attribuito alla New Ira che pochi mesi fa ha lasciato gravemente ferito il super poliziotto John Caldwell a Omagh, nella contea di Tyrone.

Materiale subito cancellato

La rivelazione dei dati è nata dalla risposta dei vertici del Psni a un richiesta avanzata dal sito sulla base delle norme britanniche sul libero accesso a informazioni di pubblico interesse. Richiesta a cui si sarebbe dovuto rispondere con una condivisione circoscritta di elementi specifici sulle attività di polizia e non dell'intero database dei profili degli effettivi, come invece è stato fatto. L'errore è stato corretto dopo poche ore, con la cancellazione dal web del materiale riservato. Ma il danno era comunque ormai fatto e non è facile prevederne adesso l'impatto o limitarne gli effetti: come hanno denunciato i sindacati di polizia, il governo centrale britannico e i responsabili di tutti i principali partiti nordirlandesi, convocatisi oggi per una riunione di emergenza ad hoc malgrado lo stallo politico che da mesi paralizza le istituzioni locali a Belfast.  Il numero due del Psni, Chris Todd, ha riconosciuto che "l'errore è stato inaccettabile". Ma Chris Heaton-Harris, ministro per l'Irlanda del Nord nell'esecutivo di Rishi Sunak, ha lasciato intendere che chiedere scusa non basterà. Mentre Liam Kelly, dirigente sindacale della Police Federation for Northern Ireland, ha invocato un'inchiesta indipendente immediata, sottolineando "lo sconcerto, lo shock e la rabbia giustificata degli uomini e delle donne" in divisa messi a rischio.   La bufera è destinata a travolgere pure il capo del Psni,  Simon Byrne, rimasto ieri in ferie a dispetto dello scandalo.

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