Vertice Paesi amazzonici, Lula chiede 100 miliardi per "polmone verde"

Mondo

Bolivia, Colombia, Guyana, Perù, Brasile, Venezuela, Ecuador e Suriname discuteranno delle strategie contro la deforestazione e la criminalità organizzata

ascolta articolo

Al via oggi a Belém, in Brasile, il vertice dei Paesi parte dell'Organizzazione del Trattato di Cooperazione Amazzonica (Otca). Guidati dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva, gli otto Paesi dell'Organizzazione - Bolivia, Colombia, Guyana, Perù, Brasile, Venezuela, Ecuador e Suriname - discuteranno delle strategie contro la deforestazione e la criminalità organizzata di una regione che ospita circa il 10% della biodiversità del pianeta. "Dobbiamo preservare l'Amazzonia non come un santuario, ma come una fonte di apprendimento per la scienza del mondo intero, per trovare un modo per preservarla guadagnando denaro, in modo che le persone che vivono qui possano vivere con dignità", ha detto Lula alla vigilia del vertice.

Le parole di Lula

Considerata il "polmone del pianeta", l'Amazzonia è diretta, secondo gli scienziati, verso un punto di non ritorno in cui comincerà ad emettere più anidride carbonica di quanta ne assorba. Ieri il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, è tornato a chiedere il sostegno dei paesi sviluppati per la salvaguardia dell'Amazzonia. "Hanno promesso di distribuire 100 miliardi di dollari, era la grande promessa dei paesi ricchi ma stiamo ancora aspettando quei soldi", ha affermato Lula durante un punto stampa. "Un po' sono arrivati dalla Norvegia e dalla Germania con il Fondo per l'Amazzonia ma siamo lontani da ciò che è necessario affinché i 28 milioni di abitanti della regione possano avere un futuro dignitoso", ha aggiunto. 

La Dichiarazione di Belèm

Quanto chiesto da Lula farà parte, secondo indiscrezioni, della bozza della Dichiarazione di Belém, il documento finale del vertice che sarà firmato dai Paesi dell'Octa, sollecitando i Paesi più ricchi a contribuire con denaro a progetti di sviluppo sostenibile. Secondo il quotidiano Folha de Sao Paulo, il documento finale dovrebbe "chiedere ai Paesi sviluppati di mantenere la promessa di stanziare 100 miliardi di dollari all'anno per i Paesi in via di sviluppo". La bozza della Dichiarazione inoltre "condanna la proliferazione di misure commerciali unilaterali che, basate su requisiti e norme ambientali, si traducono in barriere commerciali e colpiscono principalmente i piccoli produttori nei Paesi in via di sviluppo", informa il quotidiano, secondo cui questo paragrafo si rivolge in particolare all'Unione Europea ed è stato proposto dal Brasile.

Obiettivo deforestazione zero

La dichiarazione, negoziata dagli otto Paesi nell'ultimo mese, darà anche "istruzioni"

ai governi per attuare "nuovi obiettivi e nuovi compiti", ha spiegato il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira. Una delle principali sfide sarà il raggiungimento di

obiettivi comuni per contrastare la deforestazione, innescata dall'assegnazione dei terreni al pascolo del bestiame, ma alimentata anche dall'estrazione illegale e dal traffico di legname, di armi e di droga. Secondo un rapporto presentato dalla piattaforma online Global Forest Watch, Bolivia e Brasile sono primi per perdita di foresta originaria nel bioma amazzonico. "La Bolivia ha accumulato una perdita del 9,06% mentre il Brasile ha registrato l'8,46%", ha reso noto Jefferson Ferreira-Ferreira, del World Resources Institute (Wri) brasiliano, istituto che integra la piattaforma a cui partecipa anche la Nasa. "La Bolivia ha una dinamica di deforestazione molto forte simile a quanto accade in Brasile in termini di perdita di foreste per l'agricoltura e l'estrazione mineraria", ha affermato Ferreira-Ferreira, precisando che per "perdita di foreste" si intende la rimozione della copertura arborea mediante incendi legali e illegali e danni derivanti da fenomeni naturali. Il Perù è al terzo posto con il 3,58%, seguito dalla Colombia con il 3,51%, l'Ecuador con il 2,13% e il Venezuela con l'1,49%. Il Brasile arriva al vertice con la promessa, ribadita la scorsa settimana dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva, di raggiungere la deforestazione zero entro il 2030.

Aerial view of a sector of the Jamanxim National Forest clouded by a forest fire November 29, 2009, in the Amazon state of Para, nothern Brazil. A Danish draft proposal for a political agreement "threatens the success" of UN climate talks in Copenhagen, the head of the G77 group of developing countries said Tuesday.   AFP  PHOTO ANTONIO SCORZA (Photo credit should read ANTONIO SCORZA/AFP via Getty Images)

leggi anche

Deforestazione Amazzonia, nel 2022 abbattuti 10,5 milioni di km

Mondo: I più letti