La decisione, secondo quanto riporta Bloomberg, apre la porta a maggiori afflussi di capitali esteri
La Banca centrale cinese ha lasciato invariato il tasso prime sui prestiti a un anno al 3,55% e quello a cinque anni al 4,2% a luglio. La banca centrale è intervenuta a sostegno dello yuan con un tasso di riferimento più forte del previsto. Ed è stato deciso anche un aumento del parametro per il finanziamento transfrontaliero di società e istituzioni finanziarie a 1,5 da 1,25. La decisione, secondo quanto riporta Bloomberg, apre la porta a maggiori afflussi di capitali esteri. (IN CINA IL PIL CRESCE MENO DELLE ATTESE)
La situazione finanziaria
Le Borse asiatiche chiudono deboli con gli investitori che concentrano la loro attenzione sull'andamento della crescita economica cinese. L'attenzione si focalizza su Pechino dopo che la banca centrale ha lasciato invariati i tassi d'interesse e ha messo in campo una manovra di sostegno allo yuan. Tokyo archivia la seduta in calo dell'1,23%, con l'export che cresce a livelli inferiori rispetto alle attese. Sul fronte valutario lo yen scende a 139,47 sul dollaro, mentre è poco mosso a 156,42 sull'euro. A contrattazione ancora in corso sono in calo Shanghai (-0,68%), Shenzhen (-0,81%) e Seul (-0,31%). Poco mosse Hong Kong (-0,07%) e Mumbai (-0,04%). Sul fronte macroeconomico, dopo l'indice dei prezzi alla produzione in Germania, in arrivo dalla Francia la fiducia delle imprese. Dall'Eurozona la fiducia dei consumatori in prima lettura. Dagli Stati Uniti previste le richieste settimanali dei sussidi disoccupazione e l'indice Philadelphia Fed manifatturiero.