L'ex presidente ucraino ha sottolineato che "Putin utilizza il grano come arma". Allarme nel mondo sulle conseguenze umanitarie. "L'accordo deve continuare a funzionare anche senza la Russia", ha spiegato il leader ucraino, Zelensky. "Usare il grano come arma è un'offesa all'umanità", ha affermato, invece, Giorgia Meloni, secondo cui "la parola pace non può essere confusa con la parola invasione". Nella notte esplosioni a Odessa e Mykolaiv, con l'allarme scattato in 7 regioni ucraine
Tass citando il Corriere della Sera: "La sospensione dell'accordo sul grano non porterà a una crisi alimentare e a un aumento dei prezzi del grano"
Zelensky vede Agenzia di cooperazione internazionale giapponese
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su Telegram di aver incontrato Akihiko Tanaka, presidente dell'Agenzia di cooperazione internazionale del Giappone (Jica). "Abbiamo discusso le aree prioritarie delle attività della Jica in Ucraina", ha riferito Zelensky, che vorrebbe "coinvolgere il Giappone nella produzione di attrezzature per lo sminamento, nello sviluppo di una rete di centri di riabilitazione per veterani e militari e nella produzione di attrezzature energetiche". Il presidente ucraino ha detto di apprezzare l'assistenza fornita dalla Jica "per l'attuazione di progetti a sostegno dei settori chiave dell'economia nazionale" e ha ringraziato l'Agenzia per "la disponibilità a contribuire attivamente alla preparazione della Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina".
Ucraina, cosa succede se esplode la centrale nucleare di Zaporizhzhia?
Preoccupa l'aumento della tensione tra Mosca e Kiev intorno al più grande impianto per la produzione di energia nucleare d’Europa. Torna lo spettro di un incidente con una disastrosa fuga di radiazioni, con la Russia accusata di aver posizionato anche "ordigni esplosivi" sul tetto dei reattori. Sky News ha interpellato un esperto di impianti nucleari, Eugene Shwageraus, per capire quali rischi ci sono dietro una eventuale esplosione con rilascio di isotopi radioattivi, a cominciare dallo iodio-131. LE RISPOSTE DELL'ESPERTO
Kiev, 'l'offensiva russa a Kupiansk attualmente non ha successo'
L'offensiva delle forze armate russe nel settore di Kupiansk "non ha attualmente successo". Lo riporta su Telegram la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar spiegando che "i combattimenti continuano, ma l'iniziativa è già dalla nostra parte". Malyar fa il punto anche sulla situazione del fronte meridionale a Bakhmut dove "oggi, come in tutti i giorni precedenti, c'è stata un'avanzata delle nostre truppe". A nord, invece, i russi stanno cercando di "riguadagnare il terreno perduto", mentre "i nostri soldati devono affrontare una fitta rete di mine e un intenso fuoco nemico" ha concluso la viceministra.
Presidente Celac, basta ipocrisia dalle grandi potenze
"Storicamente abbiamo subito molte attività di grandi potenze contro i Paesi più piccoli e più poveri, i Paesi meno potenti. Lo vediamo in America Latina, e alcuni di quelli che fanno queste cose in America latina e nei Caraibi vi ignorano, quando sollevate i principi di non interferenza negli affari interni, dell'uso della forza e delle altre cose. Ma sono gli stessi Paesi che evocano questi principi in Ucraina. Quindi bisogna porre fine a questa ipocrisia, se vogliamo un mondo migliore. E applichiamo questi principi della Carta dell'Onu in un modo chiaro e obiettivo. E chiamiamo le cose col loro nome quando le circostanze lo richiedano". Lo ha dichiarato il presidente di turno del Celac, Ralph Gonsalves, al termine del vertice Ue-Celac a Bruxelles.
Orban, 'il mondo ne ha abbastanza della guerra in Ucraina'
"Il vertice Ue-Celac ha confermato che la maggior parte del mondo ne ha avuto abbastanza della guerra russa in Ucraina. Oggi abbiamo sostenuto ancora una volta un cessate il fuoco immediato e colloqui di pace, e questa volta i leader dell'America Latina si sono uniti a noi. È giunto il momento della pace!". Lo scrive il premier ungherese, Viktor Orban, in un tweet, dopo il summit Ue-Celac.
Crosetto, 'continueremo a lavorare per percorso pace, supporto a Kiev'
“Continueremo a lavorare per favorire un percorso di pace. Che sia giusta e, soprattutto, duratura nel rispetto del diritto internazionale e a tutela della sicurezza collettiva”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante la riunione del Gruppo di Contatto per la Difesa dell’Ucraina (Ukraine Defense Contact Group) che si è svolta questo pomeriggio in forma di videoconferenza.
Si è trattato di una importante occasione per un confronto e un aggiornamento sull’attuale situazione in Ucraina e sul comune e costante impegno per costruire un processo negoziale che porti alla pace. "Confermo, ancora una volta, l’impegno dell’Italia a supporto di Kiev nella sua lotta per liberare i territori ucraini che Mosca ha illegittimamente invaso dando luogo a una guerra sanguinosa”, ha concluso il ministro. Il Gruppo di Contatto per la Difesa dell’Ucraina costituisce il periodico confronto tra i ministri della Difesa e i Capi di Stato Maggiore della Difesa dei Paesi che aderiscono alle iniziative di supporto alle Forze Armate ucraine.
Russia: innalzata 5 anni età per essere richiamati a militare
La Duma in seduta plenaria ha adottato in terza e ultima lettura un disegno di legge che innalza di cinque anni il limite di età per i cittadini riservisti con gradi militari. Lo scrive l'agenzia Tass. Il documento è stato presentato alla Camera da un gruppo di deputati guidati da Andrey Kartapolov, nel novembre dello scorso anno. Il limite di età per tali soggetti obbligati al servizio militare appartenenti alla prima categoria è aumentato da 35 a 40 anni, per la seconda categoria da 45 a 50 anni, per la terza categoria da 50 a 55 anni. Le nuove regole entreranno in vigore il 1 gennaio 2024. Allo stesso tempo, è previsto un periodo transitorio fino al 1 gennaio 2028.
Meloni, stop russo a grano è offesa contro umanità
"Il mancato rinnovo dell'accordo sul grano, che è sempre volontà della Russia" rappresenta "un segnale chiaro sul quale credo che tutti debbano interrogarsi perché usare la materia prima che sfama il mondo come un'arma è un'offesa nei confronti dell'umanità". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al vertice Ue-Celac (Comunità degli Stati latinoamericani e dei Caraibi).
Meloni, 'sull'Ucraina non confondere pace con invasione'
"Ho sentito qui diversi parlare di pace. Penso però che dobbiamo dare alle parole il giusto significato che hanno: la parola pace non può essere confusa con la parola invasione, perché pace e invasione sono due concetti molto diversi, su questo bisogna essere franchi. E se qualcuno ritiene di poter confondere queste due parole non si rende conto che un mondo nel quale non dovesse più esistere il diritto internazionale non sarà mai un mondo di pace". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo oggi alla Plenaria del summit Ue-Celac.
Von der Leyen, accordo Ue-Celac su difesa Carta Onu
Nel vertice Ue-Celac (Comunità degli Stati latinoamericani e dei Caraibi) "abbiamo ovviamente discusso del fatto che tutti vogliamo che questa guerra finisca e la pace deve essere giusta e durevole e incentrata sulla Carta delle Nazioni Unite. Abbiamo discusso l'importanza della Carta delle Nazioni Unite esplicitamente, che per noi è il terreno comune per ogni singolo Paese all'interno del diritto internazionale. E' nel nostro interesse essere determinati nella difesa del diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue-Celac (Comunità degli Stati latinoamericani e dei Caraibi).
Zelensky riunisce stato maggiore, export grano e sicurezza porti
Su Ucraina intesa tra Ue e Celac ad eccezione di Nicaragua
Accordo non all'unanimità tra l'Ue e la Comunità di Stati latinoamericani e caraibici sulle conclusioni del vertice: nel testo l'Ue e la Celac esprimono "profonda preoccupazione" per la guerra "contro l'Ucraina" ma si tratta di una dichiarazione finale nella quale manca l'adesione del Nicaragua.
Ucraina: accordo grano, Zakharova: non ci fidiamo promesse Occidente e Onu
La Russia non intende più fidarsi delle promesse dei paesi occidentali e delle Nazioni Unite in merito all'accordo sul grano del Mar Nero, e potrebbe prendere in considerazione il ritorno all'accordo solo dopo aver visto risultati concreti. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova durante una trasmissione televisiva di Channel One. "Abbiamo dato tutte le possibilità al Segretario Generale delle Nazioni Unite - ha aggiunto il diplomatico - eravamo pronti a lavorare con lui, e abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere per sbloccare la situazione. Non accetteremo più assicurazioni e promesse, o qualche sprezzante iniziativa dell'ultimo minuto mirata solo a farci dire 'sì'. Solo risultati concreti. E quando verranno presentati tali risultati concreti, solo allora, forse, sarebbe possibile pensare di tornare a questo accordo".
Ucraina: Zuppi in visita al Congresso Usa, poi alla Casa Bianca
Il cardinale Matteo Maria Zuppi ha fatto visita al Congresso americano nella sua missione di pace per l'Ucraina, che nelle prossime ore lo porterà alla Casa Bianca per un incontro con il presidente Joe Biden. Nell'agenda dell'inviato del Papa c'era l'incontro con alcuni parlamentari statunitensi.
Rutte: "Su aggressione Russia importante agire con Paesi Celac"
"In questi tempi di tensioni geopolitiche, è più importante che mai agire insieme, soprattutto con i Paesi al di fuori dell'Ue e della Nato. Il summit Ue-Celac offre un'opportunità unica di parlare in breve tempo con molti colleghi degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi". Lo ha detto il premier olandese Mark Rutte al termine del summit a Bruxelles. "Un tema importante è la lotta contro l'aggressione russa in Ucraina. La guerra spietata di Putin dimostra che non possiamo dare per scontato il nostro Stato di diritto internazionale. Dobbiamo continuare a rafforzarlo. Anche su altri temi è importante agire insieme, ad esempio nella lotta contro il crimine organizzato legato alla droga. Le reti che si nascondono dietro questo fenomeno sono organizzate a livello internazionale e quindi devono essere affrontate a livello internazionale. I Paesi Bassi auspicano che il maggior numero possibile di Paesi firmi e applichi la Convenzione di San Jose, che mira a combattere la droga nei Caraibi. Ciò contribuirà a mantenere sicure le nostre società, sia in Europa che in America Latina e nei Caraibi", ha aggiunto.
Accordo grano, Zakharova: "Non ci fidiamo delle promesse di Occidente e Onu"
La Russia non intende più fidarsi delle promesse dei paesi occidentali e delle Nazioni Unite in merito all'accordo sul grano del Mar Nero, e potrebbe prendere in considerazione il ritorno all'accordo solo dopo aver visto risultati concreti. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova durante una trasmissione televisiva di Channel One.
"Abbiamo dato tutte le possibilità al Segretario Generale delle Nazioni Unite - ha aggiunto il diplomatico - eravamo pronti a lavorare con lui, e abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere per sbloccare la situazione. Non accetteremo più assicurazioni e promesse, o qualche sprezzante iniziativa dell'ultimo minuto mirata solo a farci dire 'sì'. Solo risultati concreti. E quando verranno presentati tali risultati concreti, solo allora, forse, sarebbe possibile pensare di tornare a questo accordo".
La Zakharova ha sottolineato che la parte russa ha fatto di tutto affinché "i paesi veramente bisognosi potessero utilizzare i prodotti alimentari che potevano essere inviati attraverso i canali previsti da questo pacchetto di accordi. Ma, sfortunatamente, il gioco dell'Occidente è andato troppo oltre".
Kyiv Independent: "Le truppe russe hanno bombardato Dvorichna, un villaggio nell'oblast di Kharkiv, uccidendo un uomo e ferendo una donna"
Kiev: "Mosca ci dia subito l'elenco dei bambini deportati"
Kiev ha chiesto alla Russia di fornire immediatamente l'elenco dei bambini deportati: lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, citato dai media ucraini. Il ministro ha poi sottolineato che l'Ucraina chiede a Mosca di garantire l'accesso ai bambini portati via dal loro Paese ai rappresentanti delle missioni internazionali di monitoraggio e tutela dei diritti umani.