Ucraina, morta la scrittrice Victoria Amelina: era rimasta ferita in un raid su Kramatorsk

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L’autrice 37enne si trovava in un ristorante che lo scorso 27 giugno è stato colpito da un missile ed era stata ricoverata per fratture multiple del cranio. Nata a Leopoli, negli ultimi anni aveva documentato i crimini di guerra di Mosca nei territori occupati

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Non ce l’ha fatta Victoria Amelina. La scrittrice ucraina di 37 anni è morta l’1 luglio nell'ospedale Mechnikov di Dnipro dopo essere rimasta ferita a Kramatorsk durante un raid russo lo scorso 27 giugno. Fondatrice di un festival letterario a Donetsk e dedita alla ricerca sui crimini di guerra russi, è deceduta per le ferite riportate nell’attacco, costato la vita a 12 civili fra cui quattro bambini (UCRAINA: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE)

Il raid su Kramatorsk

Il 27 giugno Amelina si trovava in una pizzeria insieme allo scrittore colombiano Hector Abad, all'ex Alto commissario per la pace della presidenza colombiana, Sergio Jaramillo e alla giornalista colombiana Catalina Gomez. Tutti e tre hanno riportato ferite lievi, mentre la scrittrice era stata ricoverata per fratture multiple del cranio.

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I romanzi e il diario di Volodymyr Vakulenko

Victoria Amelina era nata a Leopoli e "aveva esteso i confini del suo lavoro molto oltre la letteratura", ricorda il Pen Club, documentando dopo l'invasione dell'Ucraina "i crimini di guerra russi nei territori occupati". Il suo romanzo Dom's Dream Kingdom, pubblicato nel 2017, è stato selezionato per lo Unesco city of literature prize per lo European Union prize for literature. Le sue poesie, prose e saggi sono stati tradotti in inglese, tedesco, polacco e altre lingue. Nel lavoro di Amelina, ricorda il The Guardian, figura anche la scoperta del diario di Volodymyr Vakulenko, un collega scrittore detenuto e ucciso dai soldati russi nella città di Izium all'inizio della guerra. Il diario, sepolto nel giardino di Vakulenko, fungeva da documentazione in tempo reale delle atrocità russe.

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